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Motori per cancelli: tutte le tipologie

Sono tanti i motori che permettono di rendere i cancelli scorrevoli, ma quali sono? Scopri qui le diverse tipologie e come scegliere il modello giusto

23-11-2020 (Ultimo aggiornamento 17-06-2021)
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automazione cancelli

Se una volta parlare di motore per cancelli scorrevoli rappresentava un lusso che si potevano permettere i più abbienti, oggi si guarda ad un bacino di utenza maggiore e differenziato. Sia i privati che le aziende, negli ultimi anni, hanno adottato sempre più questa scelta grazie alla sicurezza, al comfort e non per ultimo grazie ai design accattivanti. Ma quali sono i motori per cancello elettrico più adatti? 

Cancello scorrevole e cancello a battente

Prima di argomentare le tipologie di motori di cancelli, è bene saper distinguere innanzitutto un cancello scorrevole da un cancello a battente. Nel primo caso, si ha un binario su cui scorre un elemento unico con un peso notevole. Il sistema di automazione dei cancelli scorrevoli si sposa bene con le grandi aziende che hanno in entrata e uscita numerosi veicoli di grandi dimensioni. La resistenza e la potenza del motore garantiscono un funzionamento efficace con una frequenza giornaliera di oltre 100 aperture. Il cancello a battente, invece, presenta una o due ante che ruotano attorno ad un perno centrale. Questo meccanismo, indicato per abitazioni private o per i condomini– richiede uno spazio d’azione limitato e di conseguenza un peso inferiore alimentato da un motore ridotto.

Il funzionamento idraulico ed elettromeccanico 

La movimentazione del cancello è data dal motore (o dai motori, nel caso di cancelli scorrevoli a due ante) che può essere singolo, doppio, interrato o montato esternamente. Tale motore è attivato dal telecomando come dalle fotocellule che rilevano l’eventuale presenza di ostacoli per bloccarne il funzionamento e garantirne la sicurezza d’utilizzo. Non esiste il motore giusto a prescindere, ma solo quello più adatto. È necessario conoscere entrambe le tipologie di funzionamento prima di passare all’acquisto. Si parla di funzionamento idraulico se si ha a che fare con cancelli che misurano dai 4 metri in su (ossia la maggior parte dei cancelli scorrevoli in uso), presentano un costo maggiore essendo più silenziosi e garantendo una maggiore resistenza alla forza del vento. Il funzionamento elettromeccanico include invece tutti quei cancelli con hanno una lunghezza tra 1,80 metri e 3, 50 metri (come nel caso dei cancelli a battente) usati per strutture meno impegnative in termini di grandezza e quindi di potenza adatti ad uso residenziale. 

Scelte diverse in base all’efficacia

Scegliere in modo appropriato il motore del cancello in base alle caratteristiche fisiche del prodotto vuol dire investire nel migliore dei modi possibili e non dover rimettere mano ad un lavoro già svolto. Generalmente, i sistemi di automazione sono gestiti da un’alimentazione elettrica standard, tuttavia si ha la possibilità -ad un prezzo maggiorato di qualche centinaio d’euro- di collegare il cancello automatico ad un impianto a pannelli fotovoltaici. Questa opzione è necessaria in tutti quei luoghi che non dispongono di linea elettrica. In caso di black-out o guasti, l’automazione di cancelli scorrevoli non è compromessa. I motori infatti sono dotati di un dispositivo di sblocco che consentono l’apertura manuale. I più innovativi, inoltre, presentano una batteria d’emergenza che ne garantisce l’autonomia per svariate ore.

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