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Cappotto termico esterno, consigli per non commettere errori

Il cappotto termico esterno permette di isolare termicamente e acusticamente un edificio, incrementando efficienza energetica e valore di mercato

25-06-2021 (Ultimo aggiornamento 18-04-2024)
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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cappotto termico

Si parla spesso di cappotto termico, ma per chi ancora non lo sapesse si tratta di un metodo funzionale per rendere le vostre abitazioni isolate sia acusticamente che termicamente. Ovvero si parla di cappotto termico quando sulla facciata esterna o interna di un edificio, viene applicato un materiale isolante, in grado di diminuire gli sprechi energetici. Quindi è un procedimento applicabile sia per l’interno che per l’esterno della propria a abitazione, ma noi oggi ci concentreremo sulla posa esterna, e i possibili errori in cui potreste incorrere.

Cappotto termico esterno: problemi più comuni

Grazie ai materiali utilizzati, i vantaggi che si ottengono sono notevoli. In primo luogo si risparmia sulla bolletta, poiché l’inverno isola dal freddo, mantenendo il calore all’interno dell’abitazione, e lo stesso fa l’estate con i raggi solari. La vostra abitazione aumenterà in efficienza energetica così come il suo valore di mercato. Ma ci sono anche degli aspetti negativi: infatti i prezzi sono superiori rispetto l’isolamento interno, sia perché ci sarà bisogno di un maggiore quantitativo di materiale per ricoprire le superficie, sia perché ci sono delle difficoltà nel posizionare i pannelli, qualora l’edificio fosse molto alto e quindi questo lavoro potrà richiedere tempi più lunghi.

Di seguito vi elencheremo alcuni degli errori più comuni in cui è meglio non incappare, per evitare di vanificare i soldi spesi e la resa finale dell’opera. Ecco i 6 errori da evitare quando si parla di cappotto termico esterno.

1. Posa del collante sbagliata

L’applicazione del cappotto termico esterno è un processo che richiede precisione e attenzione, considerato il suo costo significativo e l’importanza per l’efficienza energetica dell’edificio. Uno degli errori più comuni durante la posa è legato all’uso del collante. Se il collante non viene applicato correttamente, i pannelli isolanti, esposti a sbalzi termici, possono iniziare a deformarsi, assumendo forme concave o convesse. Questo può causare infiltrazioni di acqua e formazione di muffa. È fondamentale assicurarsi che, dopo aver posizionato e premuto il pannello contro la parete, il collante copra almeno il 40% della superficie del pannello. Questa tecnica garantisce che il bordo esterno del pannello rimanga ben ancorato alla parete, prevenendo deformazioni eccessive nelle parti centrali del pannello. Seguire questa pratica aiuta a mantenere l’integrità del cappotto termico e a evitare problemi futuri.

2. Pannelli isolanti troppo distanziati

Un altro errore da evitare è quello di accostare i pannelli isolanti nella maniera sbagliata. Infatti, se viene lasciato troppo spazio tra un pannello e l’altro si dovrà ricorrere all’uso del rasante di finitura superficiale. In questo caso lo spessore sarà maggiore rispetto alla posa dei pannelli e l’assorbimento dell’umidità sarà diverso, quindi saranno visibili le giunture tra i pannelli. Inoltre ci sarà una maggiore dispersione termica per via della mancanza dell’isolante termico. Se ciò dovesse verificarsi è meglio agire utilizzando una schiuma isolante a bassa densità, per evitare che il rasante penetri nei pannelli. Per quanto riguarda il cappotto termico esterno lo spessore minimo va dai 6 fino ai 12 cm, ma dipende dal materiale e dal grado di isolamento che si vuole ottenere.

3. Profilo di partenza mancante

Non installare il profilo di partenza può avere conseguenze gravi per l’efficacia e la durabilità del cappotto termico. Questo elemento si trova alla base del cappotto termico e la sua assenza può portare a una posa dei pannelli non allineata e non uniforme. Inoltre, senza un profilo di partenza, la parte bassa dei pannelli rischia di deteriorarsi rapidamente a causa del contatto diretto con possibili infiltrazioni d’acqua, compromettendo la base dell’isolamento.

È dunque essenziale installare sempre un profilo di partenza per garantire che i pannelli siano posizionati correttamente e per proteggere l’integrità dell’installazione nel tempo. Questa precauzione consente di eseguire un lavoro a regola d’arte e di assicurare un’efficacia ottimale e duratura del cappotto termico.

4. Finitura superficiale colorata applicata male

Se si applica una finitura superficiale colorata in condizioni meteorologiche non adeguate si rischia di non ottenere l’omogeneità nel risultato finale. Se ad esempio viene applicata in condizioni atmosferiche caratterizzate da un alto tasso di umidità, si rischia di appesantire il colore, arrivando a farlo scivolare verticalmente, senza riuscire ad asciugarsi sulla superficie. Se invece durante le riprese del colore viene utilizzata una tempera le sfumature si vedranno sulla superficie.

5. Tassellatura all’interno del cappotto

Quando si va a installare la tassellatura bisogna fare attenzione a non farla penetrare troppo all’interno del capotto termico: si creerebbero degli spessori maggiori di rasante superficiale in corrispondenza dei tasselli, perciò il diverso assorbimento igrometrico del rasante in questi punti renderebbe visibile la tassellatura su tutta la superficie. Per evitare che ciò accada occorre mantenere il filo esterno della testa dei tasselli allineato con il filo esterno dei pannelli, oppure incassare i tasselli all’interno del cappotto e chiudere i fori con rondelle in materiali isolanti.

6. Stesura errata della rasatura armata esterna

Un altro errore scaturisce dalla mancata attenzione nella stesura della seconda mano di rasatura armata esterna. Infatti, si dovrebbe passare la prima mano di rasante, poi si passa alla posa della rete d’armatura e infine si conclude con la seconda mano di rasante. Quindi se la seconda mano di rasante viene applicata subito dopo la prima, si rischia che la rete venga schiacciata, compromettendone la resistenza generale, che quindi non riuscirà ad assorbire le deformazioni dei pannelli sottostanti e si creeranno delle fessurazioni, da cui potrebbero scaturire delle infiltrazioni acquifere e muffe. Perciò sarebbe opportuno aspettare almeno 24 tra la prima e la seconda mano di rasatura.

Quali sono i vantaggi del cappotto termico esterno?

L’installazione di un cappotto termico esterno è una soluzione in grado di offrire diversi vantaggi:

  • protegge dal calore presente all’esterno dell’edificio, aiutando a mantenere una temperatura più bassa e quindi un ambiente più fresco, riducendo i costi legati alla climatizzazione;
  • limita fortemente la dispersione termica, evitando che d’inverno il calore fuoriesca fuori dall’abitazione, diminuendo i costi del riscaldamento domestico.;
  • permette di contenere la formazione di muffe e macchie d’umidità, contrastando il fenomeno della condensa sulle pareti della casa.

Cappotto termico esterno: prezzi e agevolazioni fiscali

Il costo di un rivestimento esterno con cappotto termico dipende da alcuni aspetti, come lo spessore della struttura, il tipo di materiale impiegato e la manodopera. In media il prezzo del cappotto termico esterno può andare dagli 80 ai 150 euro al metro quadro (questa stima include sia il costo dei materiali sia quello della manodopera specializzata). Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, grazie ai recenti incentivi come il Superbonus 110% i proprietari di immobili possono beneficiare di sostanziose detrazioni fiscali. Queste detrazioni possono coprire una quota significativa delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, rendendo l’investimento notevolmente più accessibile​

È consigliabile consultare un professionista per un preventivo accurato e per assicurarsi di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla normativa vigente in materia di efficienza energetica.

Domande frequenti:

  • Che spessore ha il cappotto termico?

    Il cappotto termico esterno ha uno spessore che varia dai 6 fino ai 12 centimetri che dipende dal materiale isolante e dal livello di isolamento che si vuole ottenere.

  • Quanto tempo ci vuole a fare il cappotto termico?

    La posa del cappotto termico richiede poche ore di lavoro da parte di un esperto professionista. Dopo la posa, è spesso necessario lasciar asciugare l’isolante per qualche giorno.

  • Quanto costa fare il cappotto esterno al mq?

    Il costo al metro quadro del cappotto esterno va dai 20 agli 80 euro, a cui vanno aggiunti i costi di manodopera che sono a parte e ammontano a circa 20-50 euro al metro quadro.

  • Quanto tempo dura il cappotto esterno?

    La durata stimata di un cappotto termico esterno realizzato a regola d’arte è di circa 40-50 anni.

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