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Ogni quanto va effettuata la pulizia delle fogne condominiali?

È necessario svolgere la pulizia delle fogne condominiali periodicamente. Scopri chi se ne occupa e chi deve coprire i costi

08-07-2022 (Ultimo aggiornamento 15-03-2024)

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La fossa biologica necessita di frequente manutenzione per rimanere operativa senza causare spiacevoli odori o incidenti con gli scarichi. Questa frase è tanto vera per le case indipendenti quanto lo è per i condomini, dove gli scarichi sono più grandi, sì, ma sono sottoposti a molta sollecitazione in qualsiasi momento della giornata.

Nelle fosse biologiche confluiscono, spesso, le acque nere provenienti dal bagno che le acque grigie di bagno e cucina: col passare del tempo, le fosse biologiche dei condomini si riempiono fino a strabordare. Ecco allora che gli inquilini al piano terra, e poi anche tutti gli altri, si trovano a combattere con scarafaggi, fuoriuscita di liquami e odori terribili.

Ecco perché la pulizia delle fogne condominiali è un servizio così quintessenziale che dev’essere effettuato a cadenza regolare. In questo articolo andiamo a vedere i come e i quando, e anche a chi spetta pagare cosa quando si tratta di spurgo della fossa biologica.

Perché la fossa biologica si riempie e si intasa?

La pulizia della fossa biologica è importantissima, tanto che è scrupolosamente disciplinata da una serie di normative volte a tutelare non solo gli operatori del veicolo per lo spurgo, ma anche per l’integrità dei condotti fognari – elemento essenziale per l’igiene di qualsiasi abitazione. In ultimo, le acque reflue devono essere smaltite secondo regolamenti ben precisi per causare il minor impatto possibile sull’ambiente.

Si pensa erroneamente che la fossa biologica sia un dispositivo autopulente che scarica nella fogna cittadina. Non è vero: la fossa biologica tende a riempirsi come conseguenza di vari fattori, non tutti dipendenti dal condomino:

Le fosse biologiche condominiali lavorano continuamente, anche dopo che abbiamo scaricato. In esse, col tempo, si accumulano materiali solidi prodotti dalla decomposizione dei nostri rifiuti. Se la fossa biologica si riempie fino all’orlo, può traboccare e diffondere liquami molto malsani tutto intorno, nel prato o lungo l’asfalto. I liquami che defluiscono nel terreno lo avvelenano, e i danni sono notevoli.

Quando fare la pulizia periodica condominiale delle fogne?

L’ideale teorico è quello di pulire le fosse biologiche una volta l’anno, affidandosi a ditte di fiducia che si impegnino non solo a svolgere il loro lavoro, ma anche a preservare tutto l’impianto. In alcuni casi l’impianto fognario è molto vecchio o insufficiente: in quei casi, non insospettitevi se gli operatori consigliano due pulizie l’anno.

Gli operatori dello spurgo andranno ad aprire i pozzetti e procederanno alla pulizia della fossa, andando eventualmente a verificare le tubature in caso abbiate segnalato un’ostruzione. Il tutto in maniera veloce, silenziosa ed efficiente.

Quanto costa lo spurgo della fognatura condominiale?

Il servizio di spurgo delle fognature condominiali comprende la pulizia della rete fognaria, delle fosse settiche e dei pozzetti. Le spese per la disostruzione delle fognature rientrano tra quelle condominiali e vengono ripartite equamente tra i condomini.

Equamente significa che ognuno paga in base al diritto reale sul bene immobile, ovvero in base ai millesimi posseduti. Il condomino ha il dovere e l’obbligo di partecipare alle spese di manutenzione dell’impianto fognario, anche se “non gli sembra che stia dando problemi”. Si tratta di un servizio di manutenzione di base, finalizzato a garantire il corretto funzionamento del condominio, e la spesa non può essere tralasciata perché non c’è un problema reale

Sono esclusi dal pagamento delle spese per la pulizia fognaria tutti coloro che non possono beneficiare del servizio perché non vi hanno accesso, oppure sono espressamente esclusi dal regolamento.

Se sei in affitto, sarà il conduttore a sostenere le spese dello spurgo – clausola sempre presente nelle condizioni di un contratto di locazione. L’obbligo è sancito dall’articolo 9 della legge 392/1978. In altre parole, l’affittuario deve pagare le spese di manutenzione dell’impianto fognario, come lo è un servizio di spurgo.

Nel caso di danni straordinari, come rottura di un tubo o di un pozzetto, a dover sostenere le spese sarà invece il locatore, ovvero colui che dà in affitto l’immobile. Questo, naturalmente, se la colpa del guasto non risulta direttamente imputabile all’affittuario.

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