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4 consigli pratici per aiutare i vostri bambini dopo un trasloco

Sia che si tratti di traslochi nazionali che di traslochi internazionali è importante ricorrere ad alcuni utili suggerimenti per ridurre lo stress da trasferimento dei bambini.

28-11-2017 (Ultimo aggiornamento 29-06-2023)
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TRASLOCHI E SGOMBERI

Durante i traslochi nazionali e i traslochi internazionali una famiglia può davvero andare incontro a tanto stress. I bambini, in particolare, sono i soggetti più colpiti poiché risentono ancora di più dell’affaticamento e della stanchezza. Un trasferimento è infatti per tutte le famiglie un momento davvero delicato che mette alla prova la propria pazienza. Per questo motivo è importante cercare di tenere duro e resistere al grande disordine che può crearsi durante un trasloco. Onde evitare che i bambini possano in particolar modo risentirne, è buona norma seguire quattro utili consigli che si riveleranno una valida soluzione per aiutare i piccoli ad affrontare il cambiamento nel modo più sereno possibile. Il primo suggerimento si basa innanzitutto su un fattore molto importante, ovvero l’età dei bambini. È preferibile effettuare un trasloco quando il bambino è ancora in età prescolare e che probabilmente trascorre il suo tempo ancora a casa. A differenza dei bambini che hanno già iniziato il percorso scolastico, in questo modo il piccolo subirà meno lo stress dei cambiamenti e la sua indole curiosa sarà di aiuto a trasformare questo momento difficoltoso in una vera e propria avventura divertente e sarà ancor di più attirato da tutto l’ambiente della nuova casa.

Per questo motivo i bambini in età prescolare possono essere sottoposti a questo tipo di cambiamenti senza particolari complicazioni e per rendere questo momento ancora più eccitante è consigliabile mostrare loro le camere della nuova abitazione, coinvolgendoli nelle decorazioni. Il secondo consiglio invece è rivolto ai bambini in età scolare. In questo caso è preferibile procedere con maggiore cautela poiché alcuni bambini dall’indole più ribelle potrebbero fare dei capricci in vista del trasferimento. In particolare, se si tratta di trasferimenti internazionali spostarsi potrebbe essere davvero difficile per i bambini in età scolare, poiché questo trasferimento comporterebbe l’interruzione delle amicizie e della quotidianità. Tuttavia, questo cambiamento può essere abbastanza complesso anche in vista di trasferimenti nazionali. Occorre inoltre valutare che i bambini che hanno un carattere più timido e che vengono sottoposti a spostamenti frequenti potrebbero avere difficoltà a legare con dei nuovi amichetti. Cosa possono fare i genitori quando si trovano in questa situazione per ridurre al massimo l’impatto che potrebbe avere questa interruzione della routine quotidiana?

La prima cosa da fare è evitare assolutamente di porre i bambini dinanzi questo cambiamento all’ultimo momento: è fondamentale parlarne con i propri figli in largo anticipo, soprattutto con quelli più grandi e prepararli al trasferimento. Instaurare con loro questo tipo di dialogo significa fornire più informazioni possibili sulla nuova casa e sulla nuova scuola che li accoglierà. Ad esempio, se la scuola ha delle pagine social è consigliabile mettere i figli in contatto con i loro nuovi insegnanti ed amici. Inoltre i bambini più grandi possono essere coinvolti durante il trasloco per preparare le valigie o per aiutare i fratelli più piccoli. Qualora si trattasse di traslochi internazionali, anche in questo caso i bambini più grandi potranno rendersi responsabili durante tutta l’organizzazione del trasferimento, imballando i beni e tenendo sotto controllo le varie fasi di preparazione. ll terzo consiglio mira ad attutire l’impatto con il nuovo posto in cui ci si è appena trasferiti. I primi giorni non saranno sicuramente facili poiché ogni membro della famiglia dovrà abituarsi al nuovo ambiente.

Per sentirsi sin da subito a proprio agio dopo i traslochi nazionali è consigliabile legare sin da subito con nuove persone, ad esempio iscrivendosi a varie organizzazioni di volontariato o a campi estivi. In questo modo i figli saranno incuriositi e si sentiranno più spronati a fare nuove amicizie. Questa regola vale sia per i genitori che per i figli: qualora i bambini dovessero fare i capricci per uscire di casa o per socializzare con i loro coetanei è buona norma che i genitori li coinvolgano nei progetti il più possibile per stimolare la loro curiosità e favorire la socializzazione. In occasione di traslochi internazionali o traslochi nazionali bisogna però evitare di fare troppa pressione sui più piccoli. Infatti, il quarto ed ultimo suggerimento consiste nel dare ai bambini un po’ di respiro e lasciare che si adattino al nuovo ambiente senza sovraccaricarli di impegni. Va bene dare la giusta spinta, ma senza eccedere poiché ogni bambino potrebbe avere bisogno di tempi differenti. Ogni genitore avrà quindi il compito di spianare la strada, coinvolgendo i figli gradualmente in tutte le attività di loro interesse.

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