Bancali pellet: prezzi e vantaggi

È arrivato l’inverno ed è finalmente tempo di rifornirsi di pellet per la stufa? Vorresti trovare il formato più conveniente, ma non sai a chi rivolgerti? Stai cercando un rivenditore autorizzato che ti rifornisca di bancali di pellet ad un prezzo conveniente?

 

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Spesso si pensa erroneamente che acquistare singoli sacchetti di pellet piuttosto che bancali sia più conveniente. In realtà non è così. Il bancale assicura una scorta che dura in genere l’intero anno. E, a conti fatti, il sacco di un bancale ha un prezzo nettamente inferiore ad un sacco acquistato da solo. Inoltre, se lo si acquista durante l’estate, si risparmia ancora di più.

I vantaggi del pellet in bancale

Un bancale di pellet contiene in genere 70 sacchi, capaci di soddisfare il bisogno annuale di una famiglia. Preferirlo ai singoli sacchi vuol dire assicurarsi una serie di vantaggi.

Acquisti tutto in una volta

Maggiore quantità significa maggiore risparmio se comparato al costo di un singolo sacchetto. Inoltre, un fattore non da poco è la possibilità di ottenere un maggior risparmio se si acquistano i bancali di pellet con largo anticipo. Il costo del pellet è fortemente influenzato dalle stagioni, ragion per cui il pellet acquistato in pieno inverno avrà un costo maggiore. Diversamente, se acquistato in tarda estate, il prezzo sarà minore.

Più semplice da immagazzinare e da trasportare

Trasportare un sacco di pellet da una tonnellata non è la stessa cosa che trasportare un sacco da 15 chili. Sacchetti più piccoli sono più maneggevoli, più comodi e più semplici da immagazzinare.

Perfetto per tutta la famiglia

Specie per chi vive in una famiglia numerosa, disporre di maggiori quantità di pellet significa agevolare di molto le cose. Ultimo ma non meno importante, la certezza di poter soddisfare il fabbisogno di un buon numero di persone nel corso di tutto l’inverno.

Quanto costa un bancale di pellet?

Prodotto derivato dagli scarti di lavorazione del legno, il pellet è presente sul mercato in numerose tipologie. Tuttavia, è fondamentale saperlo scegliere di buona qualità. Un pellet di qualità scarsa può portare con sé diversi problemi:

• il braciere della stufa può intasarsi;
• il potere calorifico è minore, e costringe ad utilizzare la stufa a temperature più alte bruciando più combustibile;
• in genere è umido e ricco di resine, il che favorisce la formazione di creosoto: il composto, che somiglia al catrame, si attacca alle pareti interne della stufa e della canna fumaria, aumentando il rischio di incendi;
• il vetro della stufa si annerisce.

Un buon pellet è fatto con legno vergine, ed è privo di colle, residui, vernici e impregnanti. Può provenire da diverse zone (Austria, Canada, Svizzera, Italia): è però necessario che arrivi da una filiera controllata e di qualità, e che abbia un diametro di 6-8 mm. Il potere calorifico dovrebbe invece essere compreso tra 4,5 e 4,8 kWh/kg, la percentuale di residuo fisso bassa (in quanto è indice di una miglior combustione) e l’umidità inferiore all’8%.

 

Il costo di un bancale di pellet, fino al 2021, era di circa 300-350 €. Oggi la situazione è caratterizzata da una grande incertezza, per via della crisi seguita alla pandemia prima e alla guerra in Ucraina poi. Diverse aziende produttrici hanno chiuso, la disponibilità sul mercato si è ridotta a fronte di un aumento della richiesta (la crisi del gas ha spinto diverse persone ad acquistare stufe a legna e a pellet), i costi di trasporto hanno fatto schizzare i prezzi alle stelle e l’inflazione ha rincarato la dose. Un sacco di pellet, che prima costava 3-5 €, costa oggi 8-14 €.

 

Tuttavia, gli addetti del settore sperano che presto le cose cambieranno. E che si potrà tornare ad acquistare pellet prestagionale, ma anche bancali e sacchi a prezzi vantaggiosi.