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Impianto canalizzato: pro e contro, funzionamento e costi medi

Impianto canalizzato: panoramica generale

Rispetto agli impianti tradizionali, quelli canalizzati prevedono un generatore di aria calda (caldaia) oppure fredda (freddaia) che alimenta un sistema di tubature a soffitto (canali termoisolati). Sfruttando un unico sistema di distribuzione, costituito appunto dai canali, un impianto canalizzato è in grado di rinfrescare o riscaldare gli ambienti servendosi esclusivamente di grate distributrici. Di conseguenza nelle stanze non sono presenti caloriferi e neppure split a parete, ma soltanto bocchette di impianto canalizzato, che non sono per nulla invasive esteticamente.

 

Lo schema di un impianto climatizzatore canalizzato prevede un’unità interna (motore che emette aria fredda o calda) e un numero variabile di unità esterne (griglie). Una volta prodotta, l’aria viene trasmessa in tutta la casa per mezzo di canali termoisolanti realizzati su pareti controsoffittate, che di fatto sostengono le strutture canalizzate. L’isolamento termico, indispensabile per evitare che si verifichino dispersioni termiche durante il percorso del gas nei canali, dipende dall’utilizzo di substrati inerti come il sughero oppure la lana di vetro.

 

Per realizzare una canalizzazione omologata è sempre necessario che si possa disporre della certificazione dell’impianto elettrico, senza la quale nessun intervento viene approvato. La diffusione dell’aria, che dipende dalle griglie di mandata e di ripresa, genera un flusso continuo di gas che viene filtrato per trattenere polvere e sporcizia. Di conseguenza il ricircolo aereo consente di mantenere un’atmosfera salutare negli ambienti, anche a finestre chiuse.

 

La regolazione termica dei vari locali può essere controllata anche da remoto tramite delle app che consentono di impostare accensione, spegnimento e variazioni di umidità. Un impianto canalizzato caldo/freddo potrebbe infatti produrre aria con sbilanciate percentuali di vapore, inconveniente che può essere eliminato grazie alla funzione dell’umidostato, un dispositivo progettato per migliorare la qualità dell’aria.

Impianto canalizzato: come funziona

Il funzionamento di un impianto climatizzatore canalizzato è molto semplice in quanto presuppone l’impiego di un motore piuttosto voluminoso (solitamente posizionato in un ambiente specifico) e di un sistema di condotti a parete terminanti con griglie per l’emissione dell’aria. Tra le varie impostazioni c’è anche quella temporizzante che, mediante un apposito timer, permette di stabilire il periodo di tempo in cui l’aria deve essere immessa nei locali. Oltre ad essere filtrata, l’aria viene poi deumidificata, così da evitare il rischio di un’eccessiva concentrazione di vapore acqueo, estremamente dannoso soprattutto in estate.

 

Dopo aver acceso l’impianto si procede regolando il termostato in base alle condizioni termiche desiderate per poi azionare il flusso d’aria, la cui intensità è regolabile. Il sistema richiede qualche minuto per raggiungere la temperatura prestabilita, dopo di che inizia ad emettere un getto costante attraverso le bocchette di erogazione. L’aria entra in tubi e canalette che rimangono nascosti nel controsoffitto oppure nelle zone sotto ai pavimenti, attraverso cui raggiunge le varie stanze da climatizzare e deumidificare.

 

Le bocchette dell’impianto canalizzato sono gli unici elementi visibili. A differenza degli split e dei radiatori, che controllano la climatizzazione soltanto su spazi limitati, un impianto canalizzato con deumidificazione crea un ambiente confortevole in tutta la cubatura dei locali, eliminando il rischio di sgradevoli sbalzi termici.

 

L’installazione di un simile sistema climatizzante è possibile soltanto se è disponibile una certificazione dell’impianto elettrico, poiché il meccanismo d’azione globale è generato dalla corrente. È preferibile installare un sistema di questo tipo appoggiando le tubature al controsoffitto, anche se in alcuni contesti può essere utilizzato anche un impianto canalizzato a vista, tipico di planimetrie molto ampie come capannoni, centri commerciali, palestre, industrie.

Impianto canalizzato: vantaggi e svantaggi

I vantaggi di un impianto canalizzato sono i seguenti:

  • Minimo impatto visivo: che è limitato soltanto alla presenza delle bocchette di fuoriuscita dell’aria che rimangono nascoste dalle griglie.
  • Possibilità di ottimizzare gli spazi abitativi: dato che vengono eliminati caloriferi e split.
  • Estrema silenziosità: dato che il motore è posizionato di solito fuori dall’abitazione.
  • Diffusione ben bilanciata del getto d’aria.
  • Deumidificazione incorporata.
  • Mantenimento di condizioni termiche gradevoli.

 

Un impianto canalizzato con pompa di calore consente di generare aria calda senza la necessità di collegarlo a una caldaia, dato che è la pompa stessa a produrre aria riscaldata. Gli svantaggi di un sistema di climatizzazione del genere sono limitati alla necessità di avere a disposizione spazi adeguati nelle zone sotto ai pavimenti oppure nei controsoffitti, che non sempre sono presenti.

 

Dal punto di vista energetico, un impianto di condizionamento canalizzato per appartamento prevede una fornitura superiore a 3 kW, in quanto il suo consumo è piuttosto elevato. D’altra parte l’emissione di aria calda o fredda consente di raggiungere con estrema rapidità le condizioni termiche volute e quindi di ridurre i tempi di accensione. Un ultimo aspetto che può incidere negativamente sulla gestione di questi impianti è relativo alla loro manutenzione, che risulta un po’ più costosa rispetto a quelli tradizionali.

Costi impianto canalizzato

Il costo di un impianto canalizzato dipende dal contesto in cui viene montato, poiché a seconda della planimetria e della cubatura degli ambienti variano il numero e le dimensioni delle tubature, oltre che la potenza del generatore. Per fare un esempio: per un’abitazione il prezzo medio parte da 10.000-15.000 €, per arrivare fino a 40.000 € quando gli ambienti sono numerosi. Di seguito si riporta una panoramica generale dei prezzi.

 

Tipologia Costi
Impianto canalizzato per villa (150 mq) 12.000 €
Impianto canalizzato per abitazione (60-80 mq) Da 5.000 a 8.000 €
Impianto canalizzato per monolocale (40-50 mq) Da 3.000 a 5.000 
Impianto canalizzato per appartamento in condominio (100-120 mq) Da 8.000 a 10.000 
Impianto canalizzato per negozio (200 mq) 10.000 €
Impianto canalizzato per ristorante (500 mq) 40.000 €
Impianto canalizzato per palestra (1.200 mq) 100.000 €

 

Quelle riportate in tabella sono delle stime approssimative. Per avere un’idea più precisa dei costi in base al proprio caso specifico si consiglia di consultare le migliori ditte specializzate del settore direttamente su PG Casa, così da poter fare un confronto tra due o più preventivi.

Domande frequenti:

  • Quanto costa un impianto canalizzato di aria condizionata?

    Per l'installazione di un canalizzatore climatizzato bisogna predisporre la creazione di controsoffitti che nascondano i tubi attraverso cui fuoriesce l'aria. Il costo netto si aggira tra i 5.000 e gli 8.000 €, a seconda del tipo di materiali selezionati e dell'estensione del contesto abitativo o commerciale. Qualora il sistema fosse realizzato sotto al pavimento, i costi aumenterebbero del 20-25% poiché spesso non esiste una predisposizione e bisogna quindi rifare tutti i pavimenti.

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  • Come fare un impianto di climatizzazione canalizzato?

    Per realizzare un impianto di climatizzazione canalizzato bisogna innanzitutto definire il punto in cui posizionare il motore che, essendo molto voluminoso, richiede uno spazio considerevole. Successivamente, è necessario definire il percorso dei canali e la loro localizzazione a pavimento, oppure nei controsoffitti. L'ultimo step prevede la definizione del numero di bocchette per l'emissione dell'aria, con relative griglie di protezione. È indispensabile, inoltre, progettare l'impiantistica elettrica che consente di azionare l'impianto mediante termostato, umidostato e regolatore dell'intensità di emissione dell'aria.


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