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Il recupero di edifici dal valore storico o artistico rappresenta uno degli interventi principali per la riqualificazione territoriale: a tal fine vengono predisposti degli speciali interventi di ristrutturazione che mirano a risanare le parti usurate di una costruzione senza comprometterne le fattezze originarie, rispettando i materiali e le strutture architettoniche esistenti, per preservare le caratteristiche e i pregi di un edificio.
La restaurazione e il risanamento di un immobile mirano quindi a coniugare importanti operazioni per l’integrità strutturale, con interventi di tipo artistico per preservare ed esaltare le qualità estetiche degli edifici. Una ristrutturazione mirata, infatti, permetterà di recuperare e valorizzare il proprio patrimonio, senza necessariamente rinunciare ad idee e soluzioni innovative per poter godere al meglio di un complesso architettonico.
Quando si parla di recupero architettonico bisogna tener conto di diversi fattori importanti: innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra gli interventi di restauro e quelli di risanamento conservativo. Nel primo caso, la ristrutturazione si concentra sul ripristino e sulla conservazione di elementi architettonici dal valore storico o artistico; la restaurazione contempla anche l’utilizzo di tecniche e materiali diversi da quelli originali, purché non venga alterata la struttura complessiva dell’edificio.
Per quanto riguarda invece gli interventi di risanamento conservativo, essi sono finalizzati principalmente al recupero e alla riparazione degli elementi funzionali di un immobile, per garantirne l’integrità e l’efficienza; proprio per questo motivo, gli interventi di risanamento conservativo possono essere effettuati anche sulle strutture e sugli impianti di un palazzo.
Prima di procedere con la ristrutturazione di un edificio, è essenziale un’attenta analisi delle condizioni in cui si trova la struttura, al fine di poter pianificare al meglio il tipo di opere necessarie per il suo recupero; il progetto dei lavori deve inoltre tener conto delle tecniche e dei materiali impiegati originariamente per la costruzione, e prevedere degli interventi coerenti per la loro valorizzazione. In più, bisogna verificare presso la soprintendenza ai beni culturali se il palazzo che si intende restaurare è sottoposto ad essa ed ottenere i relativi permessi.
Le prime operazioni da effettuare per il recupero di un edificio riguardano la riparazione e il consolidamento degli elementi strutturali, andando a risanare o sostituire eventuali parti danneggiate o soggette a crolli e deformazioni; in alcuni casi è consentito anche effettuare modifiche planimetriche, a patto che queste non alterino l’assetto complessivo della costruzione.
Se presenti, vengono inoltre eliminate tutte le superfetazioni, ossia le aggiunte successive alla costruzione che minano la coerenza storico-architettonica e diminuiscono il valore di un edificio. A questo punto vengono eseguiti i lavori agli impianti e ai servizi igienico-sanitari, per adeguare i sistemi alle norme vigenti ed incrementare l’efficienza della struttura.
Per gli edifici piuttosto datati è inoltre importante prevedere degli interventi di isolamento e impermeabilizzazione, così da risolvere eventuali problemi di infiltrazioni d’acqua, muffa e risalita capillare, avendo cura però di scegliere i materiali più adatti a non compromettere le caratteristiche dell’immobile. A seconda delle necessità, vengono poi eseguiti i lavori da un punto di vista artistico, restaurando gli elementi decorativi e le finiture, per migliorare il prestigio del palazzo.
Il recupero di un edificio storico non è affatto semplice e le spese possono arrivare ad essere anche molto elevate, in quanto bisogna tener conto del valore della struttura e dell’impatto che gli interventi possono avere sull’immobile. In media, i costi per il restauro di un edificio dal valore storico- architettonico vanno dai 30.000 € per gli interventi minori, fino a oltre 200.000 € se si intende procedere con una ristrutturazione completa. Ecco una tabella con la stima dei prezzi medi per i più comuni interventi di ristrutturazione:
Servizio | Costo al mq |
Installazione ponteggi | 10 € – 20 € |
Rifacimento facciata | 10 € – 50 € |
Tinteggiatura | 7 € – 30 € |
Posa guaine impermeabilizzanti | 5 € – 20 € |
Posa isolamento termo-acustico | 50 € – 100 € |
Rifacimento del tetto | 100 € – 200 € |
Restauro balconi | 60 € – 150 € |
Posa pavimentazione | 15 € – 150 € + costo piastrelle |
Sostituzione serramenti | 200 € – 500 € |
Rifacimento impianti | 2.000 € – 3.000 € |
Rifacimento impianto igienico-sanitario | 2.500 € – 4.000 € |
Perizia architettonica | 200 € – 800 € |
Per il restauro di un edificio è indispensabile affidarsi ad un’impresa edile qualificata, che si avvalga delle prestazioni di architetti esperti ed operai professionisti. Grazie a PG Casa puoi richiedere un preventivo personalizzato online, ed individuare tutte le migliori ditte edili della tua zona: valuta le offerte, confronta i prezzi e leggi le recensioni per trovare i professionisti adatti a te.
La ristrutturazione degli edifici storici prevede una serie di interventi conservativi che rispettano le caratteristiche originarie dell’architettura e ne valorizzano le qualità.
Richiedi un Preventivo su PG CasaPer il recupero architettonico bisogna ottenere i permessi della soprintendenza ai beni culturali e dell’ufficio urbanistico della città.
Anche gli interventi di restauro e risanamento architettonico danno accesso alle detrazioni Irpef fino al 50%, o fino al 65% se comportano un miglioramento dell’efficienza energetica.