Rifacimento impianto idraulico, quando è necessario e quanto costa

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Quando rifare l’impianto idraulico? Molte persone, quando acquistano una casa da ristrutturare, pensano subito ai bagni, trascurando l’impianto idraulico. Eppure questo è collegato anche alla cucina e ai termosifoni e, se vecchio e non performante, rischia di creare un ambiente poco confortevole e di far lievitare i costi in bolletta. Ecco dunque che in tutte le abitazioni più vecchie di 30 anni, anche se all’apparenza sembrano non averne bisogno, l’impianto idrico andrebbe rifatto. Soprattutto se l’acqua che scorre dai rubinetti è sporca o calcarea. Anche perché, se arrugginiti, i vecchi tubi sono pericolosi. E, non avendo il giusto grado di isolamento, possono causare perdite nei muri.

Come è fatto un impianto idraulico?

L’impianto idraulico di ogni abitazione è composto da tutti quegli elementi che gestiscono la fornitura e lo smaltimento dell’acqua, in modo che possa essere usata nei bagni, in cucina, dagli elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie) e dai termosifoni.

 

La struttura di un impianto idraulico è sostanzialmente divisibile in quattro parti:

• la dorsale, ossia il tubo che porta alla caldaia l’acqua fredda proveniente dall’acquedotto;
• il sistema di distribuzione interna, dai collettori fino ai sanitari;
• il sistema riscaldamento che parte e torna alla caldaia;
• il sistema di raccolta e scarico delle acque sporche.

Quando si parla di rifacimento dell’impianto idraulico spesso si pensa al solo impianto idraulico del bagno, ma per dotare la propria casa di un impianto completamente nuovo non bisogna trascurare tutti gli altri ambienti in cui arriva l’acqua, come la cucina o la lavanderia.

Quando bisogna rifare l’impianto idraulico?

Gli elementi da considerare per valutare il rifacimento di un impianto idraulico sono:

• l’età dell’impianto, che in media ha un ciclo di vita di circa 30 anni;
• la presenza di eventuali perdite frequenti, per cui una riparazione non ha molta efficacia;
• la fuoriuscita di acqua sporca appena aperto il rubinetto, che può indicare tubature vecchie in ferro o piombo che, deteriorandosi, rilasciano nell’acqua residui pericolosi per la salute.

Qual è il costo di un impianto idraulico?

Il costo per il rifacimento dell’impianto idraulico dipende da diversi fattori, come ad esempio la grandezza dell’abitazione, il numero di punti acqua da installare, la lunghezza dei tubi necessari a portare l’acqua in casa, l’eventuale necessità di mettere mano all’impianto preesistente e le opere murarie conseguenti.

 

Impianto	Prezzi medi
Impianto idraulico bagno	1.000 – 2.500 €
Impianto idraulico cucina	800 – 1.800 €
Impianto idraulico completo	2.000 – 4.000 €
Opere murarie	200 – 600 €

 

Ad incidere sul prezzo di un impianto idraulico sono principalmente il numero dei punti acqua e la loro funzione, la grandezza dell’impianto, gli interventi murari necessari, la posizione dei tubi e degli scarichi e la tariffa oraria applicata dall’idraulico scelto.

 

Il costo medio, per il rifacimento di un impianto idraulico del bagno, è di 1.200 – 1.500 €. Una cifra, questa, calcolata prendendo in considerazione un bagno con quattro punti acqua (lavabo, doccia, bidet e wc). Se si considera invece un bagno con sei punti acqua, magari perché ha due lavabi e anche la vasca oltre alla doccia, il costo si aggira sui 2.000 €. Per la cucina, invece, il costo è inferiore: avendo di norma due punti acqua, uno per il lavabo e uno per la lavastoviglie, la media è di 900 €. Considerando infine il rifacimento dell’impianto idraulico di un appartamento completo, è possibile ipotizzare i seguenti costi:

• 1.800 – 2.400 € per una casa piccola con 8 punti acqua (4 in bagno, 1 o 2 in cucina, 1 in terrazzo, 1 per la lavatrice);
• 2.500 – 4.000 € per una casa grande con 16-17 punti acqua (4-5 per ciascun bagno, 2 in cucina, 2-3 in terrazza o in giardino, 2 nella lavanderia).

Per risparmiare sul rifacimento dell’impianto idraulico, è possibile usufruire dei bonus ancora in vigore. Innanzitutto il Bonus ristrutturazione, che consente di recuperare il 50% di quanto speso (fino a un massimo di 96.000 €) per gli interventi effettuati entro il 31 dicembre 2024. Grazie al Bonus idrico, invece, si ha diritto a 1.000 € sulla spesa per la sostituzione dei sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto.