Come potare un albero di gelso senza frutti e a chi rivolgersi
Il tuo gelso non produce frutti da anni? Scopri come potarlo correttamente per riattivare la produzione, quando usare la capitozzatura e a quali professionisti rivolgerti per non sbagliare.
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Perché il gelso non fruttifica
- Quando e come potare il gelso
- Tecniche di potatura e capitozzatura
- Errori da evitare nella potatura
- Quando rivolgersi a un professionista
- Perché il gelso non fruttifica
- Quando e come potare il gelso
- Tecniche di potatura e capitozzatura
- Errori da evitare nella potatura
- Quando rivolgersi a un professionista
Chi possiede un gelso in giardino sa bene che si tratta di un albero generoso, dalla crescita vigorosa e dalla chioma espansiva. Ma cosa fare quando il nostro gelso non produce frutti o quando vogliamo mantenerlo sotto controllo? La potatura diventa fondamentale, ma non è un’operazione da prendere alla leggera.
Il gelso è un albero che perdona molti errori, ma una potatura sbagliata può compromettere non solo la sua forma ma anche la sua salute. Prima di impugnare le cesoie, è importante capire perché il nostro gelso non fruttifica e come intervenire nel modo giusto.
Perché il gelso non fruttifica
Spesso ci si chiede dopo quanti anni fruttifica il gelso, e la risposta non è sempre semplice. Generalmente, un gelso inizia a produrre frutti tra i 3 e i 5 anni di età, ma molto dipende dalla varietà, dalle condizioni di crescita e dalle cure ricevute. Se il tuo gelso ha superato questa età senza dare segni di fruttificazione, il problema potrebbe essere proprio nella potatura o nella sua assenza.
Quando e come potare il gelso
Shutterstock
La potatura del gelso ha obiettivi diversi a seconda della situazione. Se l’albero è giovane e non ha ancora fruttificato, l’intervento serve principalmente a dare forma alla chioma e stimolare la crescita di rami produttivi. Per gli alberi adulti che non producono frutti, invece, la potatura può riattivare la produzione eliminando i rami vecchi e favorendo la crescita di nuovi getti.
Il periodo giusto per potare è fondamentale. La potatura del gelso va effettuata durante il riposo vegetativo, tipicamente tra novembre e febbraio, quando l’albero ha perso le foglie e la linfa circola meno intensamente. Questo vale sia per il gelso bianco che per quello nero, anche se quando potare il gelso nero richiede qualche attenzione in più: questa varietà è leggermente più sensibile al freddo, quindi è meglio aspettare la fine dell’inverno nelle zone più rigide.
Tecniche di potatura e capitozzatura
La tecnica di potatura varia a seconda dell’età dell’albero e degli obiettivi. Per i gelsi giovani, la potatura di formazione è essenziale: si eliminano i rami che crescono verso l’interno, quelli che si incrociano e quelli troppo bassi. L’obiettivo è creare una struttura equilibrata con 3-4 branche principali ben distribuite.
Per gli alberi adulti che non fruttificano, spesso è necessario un intervento più drastico. Qui entra in gioco la capitozzatura del gelso, una tecnica che consiste nel tagliare drasticamente i rami principali per stimolare la crescita di nuovi getti. Questa pratica, se eseguita correttamente, può rivitalizzare un albero che ha smesso di produrre, ma richiede grande esperienza perché un taglio sbagliato può danneggiare irreparabilmente la pianta.
La capitozzatura non è sempre la soluzione migliore. Prima di optare per questa tecnica drastica, è importante valutare lo stato generale dell’albero. Se il gelso è sano ma semplicemente troppo grande, può essere sufficiente una potatura di ringiovanimento più delicata, eliminando gradualmente i rami più vecchi nel corso di più anni.
Errori da evitare nella potatura
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Molti proprietari di gelsi fanno l’errore di potare troppo drasticamente pensando di stimolare la fruttificazione. In realtà, una potatura eccessiva può avere l’effetto opposto, spingendo l’albero a produrre solo vegetazione a scapito dei frutti. Il segreto sta nel trovare il giusto equilibrio, eliminando solo il necessario per mantenere la forma e la salute dell’albero.
Un altro aspetto spesso sottovalutato è la pulizia degli attrezzi. Il gelso, come molti alberi da frutto, può essere soggetto a malattie fungine che si trasmettono attraverso tagli infetti. Disinfettare cesoie e seghe prima di ogni intervento è una precauzione semplice ma fondamentale.
Quando rivolgersi a un professionista
Ma quando è il caso di chiamare un professionista? Se il tuo gelso è molto grande, se presenta segni di malattie o se non sei sicuro di come procedere, rivolgersi a un giardiniere qualificato è la scelta più saggia. Un tecnico esperto saprà valutare lo stato dell’albero e pianificare gli interventi necessari nel tempo.
La scelta del professionista non è da prendere alla leggera. Un buon arboricoltore dovrebbe essere in grado di spiegare chiaramente gli interventi proposti, fornire preventivi dettagliati e possedere le assicurazioni necessarie. Diffida di chi propone capitozzature drastiche come soluzione universale: un vero esperto valuterà sempre l’approccio meno invasivo possibile.
I costi della potatura professionale variano in base alle dimensioni dell’albero, alla complessità dell’intervento e alla zona geografica. Generalmente, si parte da 100-200 euro per alberi di media grandezza, ma il prezzo può salire considerevolmente per esemplari di grandi dimensioni o per interventi complessi.
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