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L'esperto risponde a dubbi e domande sul Bonus Verde 2024

Il Bonus verde è un'opportunità vantaggiosa per riqualificare le aree verdi, ma come funziona? Quali spese include? L'esperto risponde alle domande comuni

28-03-2024

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Se stai pensando di valorizzare il tuo spazio esterno in vista della bella stagione, il Bonus verde può essere un’interessante occasione per contenere le spese. Per fare un po’ di chiarezza, rispondiamo alle domande più comuni e ai dubbi che possono sorgere riguardanti questo sgravio fiscale.

Bonus verde: quali sono aliquote e massimali?

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Il Bonus verde consiste in una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili.

Il massimale di spesa ammesso per ottenere la detrazione è di 5mila euro per ogni unità immobiliare adibita ad uso abitativo. Ciò significa che è possibile recuperare in dichiarazione dei redditi fino a un importo massimo di 1.800 euro (corrispondente al 36% di 5mila euro). Questa agevolazione fiscale prevede una ripartizione in 10 quote di pari importo dilazionate nell’arco di 10 anni, a partire dall’anno in cui la spesa è stata effettuata. È importante notare che non è consentita né l’opzione per lo sconto in fattura né la cessione del credito.

Bonus verde: quali sono le spese ammesse?

Secondo quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 7/E/2021, il Bonus verde è applicabile agli interventi straordinari, ovvero quelle operazioni che fanno parte di un progetto riguardante l’intero giardino o area interessata e che comportano la realizzazione da zero o il rinnovamento dell’attuale sistemazione a verde. Di conseguenza, possono beneficiare dell’agevolazione fiscale le spese complessive rientranti nell’intervento, non limitate esclusivamente all’acquisto di piante o altri materiali.

Riepilogando, rientrano nelle spese:

Quali lavori non sono detraibili con il Bonus verde?

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Non rientrano nel Bonus verde i lavori di manutenzione ordinaria di giardini già esistenti, l’acquisto di attrezzature per la cura del giardino (come tagliaerba), e gli interventi in economia da parte del proprietario. Inoltre, rimangono escluse dalla possibilità di deduzione fiscale dall’IRPEF le spese relative ai sistemi di illuminazione e ai complementi d’arredo delle aree verdi.

Bonus verde: come vanno effettuati i pagamenti?

Il pagamento delle spese sostenute deve avvenire attraverso modalità che consentano di fornire una prova chiara dell’operazione effettuata. È fondamentale che il pagamento avvenga tramite modalità tracciabili, quali bancomat, carte di credito, bonifico bancario o postale, e assegno non trasferibile. Bisogna, inoltre, indicare il codice fiscale del soggetto che usufruirà della detrazione, insieme alla descrizione dettagliata dell’intervento, che deve essere tra quelli ammissibili.

Infine, è essenziale documentare adeguatamente le spese al fine di poter affrontare eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo, bisogna conserva diversi documenti per poter beneficiare della detrazione legata al bonus verde.

Bonus verde: come documentare le spese?

Per beneficiare della detrazione, le spese sostenute devono essere documentate ed effettivamente sostenute dai contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi di sistemazione a verde.

La documentazione necessaria per richiedere la detrazione include:

Quando scade il Bonus verde?

Il Bonus verde è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.

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