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Cosa fare se si buca il vaso di espansione della caldaia?

Scarsa manutenzione e sbalzi di pressione dell'acqua: sono queste le cause del vaso di espansione della caldaia bucato. Scoprite di più in questo articolo

Ultimo aggiornamento 23-09-2025

Ugo Sollazzo

Idraulico termotecnico

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In idraulica uno dei danni più frequenti è quello del vaso di espansione bucato. Questo danno è spesso causato da una scarsa manutenzione, da sbalzi di pressione o da una membrana deteriorata. Scopri tutte le informazioni su come riconoscerlo, prevenirlo e quali sono i costi reali nel nuovo articolo di PG Casa.

Vaso di espansione della caldaia: cos’è e a cosa serve

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Il vaso di espansione della caldaia è un componente fondamentale degli impianti di riscaldamento: compensa i cambiamenti di volume dell’acqua quando la temperatura aumenta, evitando che la pressione salga troppo. Dentro l’impianto, quando l’acqua si riscalda, si espande; se non c’è un vaso ben funzionante, la pressione può danneggiare tubazioni, valvole e la caldaia stessa.

Perché preoccuparsi se il vaso è bucato

Se il vaso di espansione è danneggiato (membrana rotta o perdita d’aria), non assorbe correttamente le variazioni di volume. Ne segue una pressione che sale rapidamente quando il sistema si scalda, con il rischio che la valvola di sicurezza scarichi frequentemente, che la caldaia vada in blocco o che si verifichino danni strutturali all’impianto. Il vaso ha due sezioni: una parte con l’acqua, una con aria compressa contro la membrana che fa da cuscinetto.

Come capire se il vaso di espansione è danneggiato

Ecco alcuni segnali che indicano che il vaso potrebbe essere rotto:

Per fare un controllo, si può chiudere l’impianto (raffreddato), verificare la pressione statica, premere la valvola Schrader del vaso per vedere se esce aria o acqua, poi rimettere in pressione l’impianto. Se esce acqua o la pressione del vaso non torna, la membrana è probabilmente danneggiata.

 

Come prevenire un danno al vaso di espansione

La prevenzione è essenziale. Ecco alcune azioni utili:

Chi chiamare se il vaso di espansione è bucato

Sostituire un vaso di espansione rotto richiede competenza: si deve isolare l’impianto, scaricare la pressione, svitare i collegamenti idraulici al vaso rotto e installare il nuovo componente con stessa capacità o superiore, verificando che la membrana e la valvola siano conformi alle specifiche tecniche (pressione, volume, materiali). È indispensabile che l’intervento sia fatto da un tecnico abilitato sia per la sicurezza che per la conformità normativa (norme UNI, regolamenti locali).

 

Richiedere un preventivo gratuito può aiutare a capire il grado del danno e il costo della sostituzione, soprattutto se serve smaltire parti vecchie o intervenire anche su altri componenti correlati (valvole, tubazioni, valvola di sicurezza).

Costi medi per la sostituzione del vaso di espansione

I costi dipendono da vari fattori: volume del vaso, marca, tipo membrana (gomma sintetica, materiale alveolare, ecc.), accessibilità dell’impianto, smaltimento, eventuale lavoro aggiuntivo su altri componenti.

Normative e sicurezza

La sostituzione o la manutenzione del vaso di espansione fa parte degli interventi obbligatori nei sistemi termici secondo la normativa nazionale/regionale e norme UNI: è richiesto che i dispositivi di sicurezza (valvola di sfogo, vaso, pressione) siano periodicamente verificati. Gli impianti termici spesso richiedono scheda tecnica, libretto di uso e manutenzione, verifica da parte di tecnico abilitato. In molte regioni la manutenzione include il controllo del vaso d’espansione come requisito per gli incentivi / detrazioni fiscali (ove applicabili).

Altri casi da non sottovalutare

In impianti con boiler ad accumulo o sistemi solari termici il vaso di espansione può essere duplicato (uno per impianto principale, uno per l’accumulo), aumentando la complessità: la membrana di ogni vaso va controllata singolarmente. Anche se il vaso è integro, se l’accumulo scalda molto più del normale, ciò può causare “sobbalzi” di pressione che logorano le guarnizioni. Inoltre, in impianti misti (gas + elettrico) potrebbe essere richiesta la verifica del dimensionamento del vaso per rispettare le norme di efficienza energetica (D.Lgs. 102/2014) e le prescrizioni locali per il rilascio del libretto dell’impianto termico.

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