MAGAZINE

Fitodepurazione delle acque reflue: cos'è e come funziona?

Grazie agli impianti di fitodepurazione, è possibile depurare le acque reflue in modo ecosostenibile. Scopri come funziona un impianto di fitodepurazione

31-12-2021 (Ultimo aggiornamento 11-04-2024)

Chiedi un preventivo per spurghi richiedi un preventivo gratis

Come suggerisce il nome, un impianto di fitodepurazione è un sistema di depurazione delle acque totalmente naturale, il quale si serve di alcuni tipi di piante per svolgere questa funzione di filtraggio e depurazione. Alcune piante, infatti, hanno delle specifiche proprietà benefiche, tanto da essere utilizzate per curare alcune malattie.

Grazie ai microorganismi che si formano nella fossa di depurazione dell’impianto, si innesca una reazione biochimica che permette di depurare le acque reflue, senza che sia necessario installare altri impianti meccanici o chimici.

Va da sé che, con il problema dell’inquinamento sempre più pressante, una soluzione naturale ed ecologica per il problema della depurazione delle acque reflue, che consenta anche di risparmiare sui costi di depurazione, è da prendere attentamente in considerazione.

Una volta depurata in un impianto di fitodepurazione, infatti, l’acqua torna di nuovo riutilizzabile, in quanto la sua carica batterica viene ristabilita entro i limiti previsti dalle normative di legge.

Impianto di fitodepurazione delle acque reflue: come funziona?

Come abbiamo detto, l’impianto di fitodepurazione, il quale viene installato a valle della fossa biologica, è un sistema che consente di depurare le acque reflue in maniera totalmente naturale.

Nella vasca di fitodepurazione delle acque reflue, opportunamente impermeabilizzata, vengono versati degli strati di ghiaia di diverse misure e consistenze, i quali svolgono la funzione di depurazione delle acque insieme all’azione svolta da apposite piante per fitodepurazione che si trovano in superficie.

È infatti grazie alle radici delle piante che si formano i microorganismi che innescano la reazione biochimica, ovvero il processo naturale responsabile dell’eliminazione degli agenti inquinanti.

Attraverso le foglie, infatti, gli inquinanti vengono poi dispersi senza alcun pericolo per l’ambiente circostante e senza il rilascio di odori sgradevoli, tant’è che la superficie di un impianto di fitodepurazione è completamente asciutta e calpestabile.

L’impianto di fitodepurazione consente di abbattere quasi completamente il carico organico delle acque che vi vengono immesse (90%), rimanendo entro i criteri previsti dal D. Lgs. 152/06 in materia di qualità ambientale e delle acque.

Tipologie e caratteristiche dei sistemi di fitodepurazione

Un impianto di fitodepurazione, per funzionare in maniera corretta, va riempito solo con ghiaia e materiale drenante (mai con la terra), inoltre non deve avere una profondità superiore a 1,3 metri. Al contrario, la profondità ideale per un impianto di questo tipo è di circa 1 metro.

Oggi esistono due tipologie principali di impianti di fitodepurazione:

Fitodepurazione: le piante adatte alla depurazione delle acque

Al contrario di quello che si può pensare, non tutte le specie sono compatibili come piante per la fitodepurazione delle acque reflue, ma vengono utilizzate soltanto alcune essenze particolari. In genere, vengono impiegate delle specie sempreverdi, oppure delle piante che proliferano negli ambienti paludosi. Ecco quali sono le piante più utilizzate per la fitodepurazione:

Componenti e installazione di un impianto di fitodepurazione

Come si compone quindi un impianto di fitodepurazione delle acque nere? È così facile realizzarlo? Solo perché si parla di un impianto naturale non vuol dire che installarlo sia così facile e immediato, pertanto è opportuno rivolgersi ad un professionista per l’installazione di un impianto di fitodepurazione, per essere sicuri che i lavori siano eseguiti correttamente, e che l’impianto sia adatto allo smaltimento di tutte le acque reflue provenienti dall’abitazione.

Una volta decise le dimensioni dell’impianto, la cui grandezza varia in base al numero di persone che deve servire, si procede alla realizzazione dello scavo.

All’interno della fossa si mettono quindi una o più vasche (che possono essere in PVC o cemento armato), le quali vengono poi impermeabilizzate con dei teli appositi.

Una volta posate e impermeabilizzate le vasche, si procede al riempimento delle stesse con degli strati di ghiaia più o meno fine. Per ultimo, si piantano le piante che serviranno per la depurazione delle acque.

Impianto di fitodepurazione: quanto costa?

Adesso che abbiamo visto come funziona questo processo di depurazione naturale, e quali meraviglie è capace di offrire, scopriamo se la sua installazione è anche conveniente analizzando i costi della fitodepurazione.

Come abbiamo già indicato, le dimensioni di un impianto variano in base al numero di persone che deve servire. Ecco i prezzi degli impianti di fitodepurazione più comuni, ovvero quelli a flusso sub superficiale orizzontale, in base ai metri quadri e al numero di persone servite:

Gli impianti di fitodepurazione a flusso sub superficiale verticale, invece, presentano dei costi più elevati, con una spesa di circa il 15-20% in più rispetto agli impianti con flusso orizzontale.

Fitodepurazione: svantaggi e vantaggi

Prima di prendere una decisione è importante valutare con attenzione pro e contro della fitodepurazione, per essere in grado di compiere una scelta consapevole e capire se effettivamente questo tipo di impianti per la depurazione naturale delle acque reflue è l’opzione migliore e più adatta alle proprie esigenze.

Gli svantaggi degli impianti di fitodepurazione:

I vantaggi degli impianti di fitodepurazione:

Scegli uno dei nostri migliori professionisti! Richiedi un preventivo gratis a spurghi

CHIEDI ORA