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Si può ottenere il Bonus sicurezza 2024 senza ristrutturazione?

Vuoi migliorare la sicurezza in casa? Nel 2024 puoi chiedere il Bonus sicurezza senza ristrutturazione: scopri come averlo, i requisiti e le scadenze

19-03-2024 (Ultimo aggiornamento 20-03-2024)
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Se stai cercando di migliorare la sicurezza della tua casa senza necessariamente intraprendere lavori di ristrutturazione, potresti essere interessato alle opportunità offerte dal Bonus sicurezza 2024. Vediamo quali sono i requisiti per richiedere questo bonus, gli acquisti ammessi, i massimali di spesa e le scadenze da rispettare.

Bonus sicurezza 2024: serve la ristrutturazione?

Il Bonus sicurezza prevede una detrazione fiscale del 50% sull’installazione di un sistema di allarme o un acquisto finalizzato a migliorare la sicurezza domestica. Questo incentivo fa parte del pacchetto di agevolazioni noto come Bonus ristrutturazione, destinato agli interventi di miglioramento degli immobili.

I requisiti sono gli stessi previsti da quest’ultimo bonus, che prevede un tetto massimo di 96mila euro, da ripartire in 10 quote annuali, per tutte le misure volte a prevenire atti illeciti da terzi, come furti e aggressioni. Tuttavia, a differenza del Bonus ristrutturazione, non richiede interventi di ristrutturazione sull’immobile.

La detrazione può essere richiesta da tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), indipendentemente dalla loro residenza nel territorio italiano, fino alla fine del 2024. Da notare che, come per gli altri bonus edilizi del 2024, eccetto il Bonus barriere architettoniche, non è possibile ottenere il Bonus sicurezza tramite sconto in fattura o cessione del credito.

Quali spese rientrano nel Bonus sicurezza?

Il Bonus sicurezza copre le spese sostenute per gli interventi mirati a prevenire atti illeciti da terzi dal punto di vista del diritto penale, come furto, aggressione, sequestro di persona e altri reati che violano diritti legalmente protetti.

Tra gli interventi agevolabili e le spese ammesse rientrano:

  • Rafforzamento, sostituzione o installazione di cancelli o recinzioni murarie degli edifici.
  • Applicazione di grate sulle finestre o loro sostituzione.
  • Porte blindate o rinforzate.
  • Applicazione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini.
  • Installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti.
  • Applicazione di saracinesche.
  • Tapparelle metalliche con bloccaggi.
  • Vetri antisfondamento.
  • Cassaforte a muro.
  • Fotocamere o telecamere collegate con centri di vigilanza privati.
  • Dispositivi rilevatori di prevenzione antifurto e centraline correlate.

Va tenuto presente che la detrazione del Bonus sicurezza si applica solo alle spese relative agli interventi sugli immobili. Non è inclusa nell’agevolazione, ad esempio, la spesa per il contratto con un istituto di vigilanza.

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