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Bonus caldaie 2024: come funziona e quale tipo di caldaia ti conviene di più

Il Bonus caldaie rappresenta un'opportunità interessante per ottimizzare il proprio impianto di riscaldamento: vediamo il funzionamento e i requisiti

26-02-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Con una costante sensibilizzazione verso la sostenibilità e l’efficienza energetica, non sorprende l’ampia disponibilità di bonus e incentivi che possono agevolare l’acquisto di una caldaia a condensazione o di una qualsiasi altra tecnologia sostenibile. Tra questi, il Bonus caldaie 2024 rappresenta un’opportunità significativa per gli utenti che desiderano migliorare l’efficienza del proprio impianto di riscaldamento, riducendo al contempo l’impatto ambientale e i consumi domestici. Approfondiamo il funzionamento, i requisiti e le scadenze del Bonus caldaie 2024.

Bonus caldaie: i requisiti per ottenerlo nel 2024

La sostituzione della caldaia rientra a pieno diritto nell’Ecobonus, che può essere richiesto sia in condominio che nelle unità abitative indipendenti. In questo caso, l’aliquota della detrazione varia in base all’intervento in questione e ai benefici energetici ottenuti. Nelle abitazioni singole, il Bonus  caldaie offre uno sgravio fiscale del 50% con un massimale di 30mila euro per la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione ad alte prestazioni. Se vengono installati sistemi di termoregolazione avanzati contemporaneamente alla sostituzione, l’aliquota sale al 65%, mantenendo lo stesso limite di spesa. Anche la sostituzione con pompe di calore o impianti geotermici ad alte prestazioni è agevolata al 65% fino a 30mila euro.

Nei condomini, la spesa massima per il Bonus caldaie è determinata moltiplicando 40mila euro per il numero di unità abitative. Se l’intervento migliora la qualità dell’edificio, l’aliquota sale al 75%. Dal 2024, l’agevolazione è disponibile solo come detrazione fiscale in dieci anni, non come sconto in fattura o cessione del credito.

La sostituzione degli impianti termici può anche beneficiare del Bonus ristrutturazione, con un’aliquota del 50% e un massimale di spesa di 96mila euro fino al 2024, che poi scenderà al 36% con un massimale di 48.000 euro dal 2025.

Infine, un’ulteriore opportunità di risparmio per i condomini è offerta dal Superbonus con aliquota al 70%, applicabile per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013.

Chiudiamo con un breve cenno relativo agli incentivi regionali. La Regione Emilia Romagna ha destinato oltre 10 milioni di euro per incentivare il passaggio da vecchi caminetti a biomassa a dispositivi più ecologici come le moderne pompe di calore. Questi finanziamenti sono rivolti ai cittadini che intendono beneficiare anche del Conto termico gestito dal Gse, il quale copre il 65% dei costi per l’installazione delle pompe di calore. Combinando entrambi gli incentivi, è possibile ottenere un rimborso che copre l’intero costo dell’acquisto. Anche il Veneto segue questa tendenza, ma il suo programma è limitato ai residenti con un Isee fino a 50mila euro. La sostituzione riguarda esclusivamente gli impianti a biomassa con bassa valutazione ambientale o senza alcuna valutazione, e offre un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 100% dei costi per l’adozione delle pompe di calore.

Caldaia a condensazione: i vantaggi (ambientali e non) di questa soluzione

I vantaggi principali che derivano dall’installazione di una caldaia a condensazione comprendono:

  • Elevato rendimento energetico, che consente un utilizzo più efficiente del combustibile.
  • Riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente, contribuendo alla sostenibilità.
  • Affidabilità e costanza nella fornitura di calore, garantendo comfort e sicurezza.
  • Opportunità di benefici fiscali ed ecologici, incentivando l’adozione di soluzioni più eco-sostenibili.

Tuttavia, insieme a questi vantaggi, è essenziale prendere in considerazione alcuni svantaggi, quali:

  • Temperature di riscaldamento tendenzialmente inferiori rispetto ad altri sistemi.
  • Costi iniziali più elevati dovuti alla tecnologia avanzata e all’installazione specializzata.
  • Possibilità di richiedere modifiche all’impianto esistente per l’adattamento alla caldaia a condensazione.
  • Necessità di una manutenzione specializzata per garantire il corretto funzionamento e la massima efficienza nel tempo.

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