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Hai comprato casa nel 2024? Hai più tempo per vendere e conservare le agevolazioni

Vuoi vendere e riacquistare casa? La Legge di Bilancio 2025 cambia i termini temporali in favore di una maggiore flessibilità: ecco tutto quello che devi sapere

12-05-2025

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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Acquistare una casa propria rappresenta uno dei sogni più diffusi tra gli italiani, un traguardo che simboleggia autonomia personale per i giovani e una maggiore sicurezza economica per chiunque voglia investire in questo mercato. Questo desiderio si scontra però con le numerose preoccupazioni finanziarie e i dubbi che accompagnano una delle decisioni più importanti della vita.

La principale preoccupazione riguarda sicuramente l’aspetto economico: la necessità di garantirsi un investimento sicuro senza incorrere in spiacevoli sorprese. Non si tratta solo del costo dell’immobile in sé, ma anche delle numerose spese accessorie che spesso vengono sottovalutate: eventuali ristrutturazioni, l’arredamento, le imposte e, successivamente, i costi di gestione come le spese condominiali che possono incidere significativamente sul bilancio familiare.
In questo contesto di complessità e cambiamenti, le recenti modifiche normative introdotte con la Legge di Bilancio 2025 rappresentano un’importante novità positiva per chi ha acquistato casa nel 2024, offrendo maggiore flessibilità e tempo per gestire le proprie scelte immobiliari senza perdere i preziosi benefici fiscali per la prima casa.

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Che agevolazioni si hanno per la prima casa?

L’acquisto della prima casa rappresenta una tappa fondamentale nella vita di molti cittadini, e lo Stato italiano prevede importanti vantaggi fiscali per rendere questo passo più accessibile. Il sistema di agevolazioni per la prima casa permette di beneficiare di una significativa riduzione delle imposte durante la fase di acquisto dell’immobile e delle relative pertinenze, purché vengano rispettati alcuni requisiti essenziali:

È importante notare che l’imposta di registro proporzionale non può essere inferiore a 1.000 euro, anche se l’importo finale potrebbe risultare ridotto grazie allo scomputo dell’imposta già versata sulla caparra o per effetto del credito d’imposta per l’acquisto della prima casa.

Per poter usufruire di queste agevolazioni, è necessario soddisfare specifiche condizioni di legge:

Esiste comunque la possibilità di ottenere i benefici anche se si possiede già un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che questo venga venduto.

Quanto tempo ho per riacquistare la mia prima casa nel 2025?

La normativa che regola i vantaggi fiscali per l’acquisto della prima casa ha subito importanti modifiche con la Legge di Bilancio 2025, introducendo novità significative sui termini temporali per non perdere le agevolazioni in caso di nuovo acquisto.

Fino al 2024, chi acquistava una nuova abitazione con i benefici prima casa, dichiarando nell’atto di avere già un immobile acquistato con le stesse agevolazioni, disponeva di un limite massimo di 12 mesi dal rogito per vendere la precedente abitazione. Con le nuove disposizioni, questo periodo è stato raddoppiato a due anni, offrendo così una maggiore flessibilità agli acquirenti.

È fondamentale sottolineare che l’impegno alla vendita deve essere espressamente dichiarato nell’atto di acquisto. Il mancato rispetto dei termini comporta il recupero delle agevolazioni precedentemente ottenute, con conseguenti oneri fiscali. Il calcolo del periodo parte dal giorno successivo alla data del rogito notarile.

Un aspetto particolarmente vantaggioso chiarito dall’Agenzia delle Entrate riguarda la retroattività della norma: i nuovi termini biennali si applicano anche agli atti stipulati dal 1° gennaio 2024. Questo chiarimento è emerso in risposta al caso di un contribuente che aveva acquistato un immobile il 25 gennaio 2024 e non era riuscito a completare la vendita entro un anno. Grazie alla nuova disposizione, questo acquirente avrà tempo fino al 25 gennaio 2026 per vendere il precedente immobile.

Va ricordato che le agevolazioni prima casa sono riconosciute anche in situazioni particolari, come quando l’immobile si trova nel Comune dove l’acquirente svolge la propria attività lavorativa o di volontariato, nel territorio del Comune dove ha sede il datore di lavoro (per chi si è trasferito all’estero per motivi professionali), o sull’intero territorio nazionale per i cittadini italiani emigrati all’estero, purché l’immobile rappresenti la prima casa sul territorio italiano.

Per orientarsi correttamente tra requisiti, scadenze e vantaggi fiscali, è fondamentale affidarsi a un notaio di fiducia. Solo un professionista potrà garantire il pieno rispetto delle norme ed evitare la perdita delle agevolazioni. Non aspettare: richiedi fino a 5 preventivi gratuiti personalizzare per tutelare al meglio il tuo investimento.

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