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Vecchi modelli di condizionatori: quali sono fuorilegge e quando bisogna sostituirli

Per combattere il caldo, il condizionatore è l'arma più utilizzata da tutti noi. Col passare del tempo però, è necessario sostituire i vecchi modelli

11-06-2022 (Ultimo aggiornamento 22-02-2024)

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Con l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature, avere un impianto di climatizzazione può diventare una vera e propria necessità: durante l’estate, infatti, il caldo e l’afa possono diventare davvero insopportabili, e per mantenere un ambiente fresco e confortevole in casa bisogna ricorrere ad un condizionatore. Gli impianti ad aria condizionata rappresentano uno degli strumenti più efficaci per combattere il calore, in particolare in città, e sul mercato è disponibile un’ampia gamma di dispositivi in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza.

Proprio grazie alla diffusione di questi elettrodomestici, negli ultimi anni essi hanno subito un’incredibile evoluzione, e i condizionatori più all’avanguardia sono oggi caratterizzati da prestazioni eccellenti; in più essi garantiscono un notevole risparmio economico oltre che un ridotto impatto sull’ambiente. Tuttavia, il progresso tecnologico ha determinato anche che alcuni modelli di condizionatori risultino ormai superati e i dispositivi più vecchi non possono più essere utilizzati.

Le moderne normative in termini di sicurezza ed efficienza energetica, infatti, stabiliscono che negli edifici dove sono presenti dei dispositivi piuttosto datati, essi andranno sostituiti al più presto con degli impianti più moderni ed efficienti. Con PG Casa scopri quali sono i condizionatori che risultano ormai fuorilegge e perché è importante sostituire il proprio impianto di climatizzazione.

Quali sono gli impianti di condizionamento non a norma

Gli impianti di climatizzazione dell’aria sono un elemento indispensabile all’intero di molte abitazioni: essi infatti permettono sia di raffrescare gli ambienti durante la stagione estiva, sia di tenere al caldo la casa durante i periodi più rigidi; in più, essi consentono di controllare la qualità dell’aria e di regolare la quantità di umidità presente nei locali, al fine di ottenere un’atmosfera salubre e confortevole per tutta la famiglia.

Il meccanismo di funzionamento di questi elettrodomestici si basa sull’utilizzo di un fluido frigorigeno, che circola tra il motore esterno e l’unità interna, passando dallo stato liquido a quello gassoso per favorire lo scambio d’aria tra i due ambienti: durante il ciclo di raffreddamento, il condizionatore sottrae calore dalla stanza rinfrescando il locale, viceversa durante il ciclo di riscaldamento esso ricava il calore dall’esterno per diffondere tepore all’interno.

Nel 2014 è stata però emessa una normativa europea che regola gli obblighi riguardanti i gas refrigeranti utilizzati all’interno dei condizionatori. Nei modelli più vecchi di climatizzatori infatti, è presente il gas R410A: si tratta di un elemento appartenente al gruppo dei cosiddetti idroclorofluorocarburi (HFC), i quali risultano estremamente inquinanti per l’ambiente, in quanto danneggiano lo strato di ozono dell’atmosfera.

Per porre rimedio a questa problematica è stata quindi emanata un’apposita normativa: la legge di riferimento è il Regolamento Europeo 517/2014, il quale ha stabilito la sostituzione di tutti gli impianti contenenti sostanze dannose, con dei dispositivi alimentati con un gas dal GWP inferiore (ovvero Global Warming Potential). Nei circuiti dei condizionatori moderni viene quindi utilizzato il gas R32, caratterizzato da un impatto ambientale decisamente minore, oltre che da prestazioni più efficienti in termini di raffreddamento e riscaldamento.

In sintesi il Regolamento prevede:

Perché bisogna sostituire i condizionatori illegali

Dal momento che anche in Italia è entrato in vigore il regolamento europeo, il governo ha stabilito la dimissione totale di tutti i condizionatori non a norma entro il 2025. Di conseguenza, chi possiede un impianto di condizionamento piuttosto vecchio dovrà provvedere al più presto ad effettuare un controllo tecnico specializzato, per stabilire se sarà necessario sostituire i propri dispositivi. Sfortunatamente infatti, non è possibile sostituire unicamente il gas refrigerante, ma sarà necessario cambiare lo split interno; il motore esterno invece può non essere modificato, a patto che rispetti i criteri di sicurezza vigenti.

Acquistare un nuovo condizionatore può portare dei notevoli vantaggi: oltre ad essere decisamente più ecologici infatti, i dispositivi moderni sono di gran lunga più performanti e permettono di regolare la temperatura all’interno di una stanza molto più velocemente; in più, essi sono caratterizzati da una maggiore efficienza energetica, che si traduce in un considerevole risparmio sui consumi in bolletta. Altre utili caratteristiche dei dispositivi più all’avanguardia includono:

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