Cos'è il frazionamento immobiliare, permessi e spese
Come frazionare un immobile: permessi, costi notarili e procedure catastali. Tutto quello che devi sapere per dividere casa o appartamento legalmente.
Pasquale Piroso
Architetto
Studio architettura Loft Canova
- Cos’è il frazionamento immobiliare?
- Frazionamento immobiliare: aspetti normativi e autorizzazioni
- Frazionamento immobiliare: procedure catastali e fiscali
- Aspetti condominiali
- Requisiti tecnici e progettuali
- Cos’è il frazionamento immobiliare?
- Frazionamento immobiliare: aspetti normativi e autorizzazioni
- Frazionamento immobiliare: procedure catastali e fiscali
- Aspetti condominiali
- Requisiti tecnici e progettuali
Hai mai pensato di trasformare il tuo grande appartamento in due o più unità abitative indipendenti? Il frazionamento immobiliare potrebbe essere la chiave per valorizzare il tuo patrimonio e creare nuove opportunità di reddito.
Questa operazione, sempre più diffusa nel mercato italiano, permette di suddividere un immobile esistente in più unità autonome, moltiplicando spesso il valore complessivo dell’investimento. Tuttavia, dietro le opportunità economiche si nascondono procedure complesse, normative specifiche e costi da valutare attentamente.
Scopri tutto quello che devi sapere su permessi, procedure e spese per trasformare il tuo immobile in una fonte di reddito multipla.
Cos’è il frazionamento immobiliare?
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Il frazionamento immobiliare rappresenta una delle operazioni più comuni nel settore edilizio e immobiliare italiano, e consiste nella suddivisione di un’unità immobiliare esistente in due o più unità distinte e autonome dal punto di vista funzionale, catastale e giuridico.
Il frazionamento può interessare diverse categorie di immobili. Nel caso degli appartamenti, si procede alla divisione di un’unità abitativa di grandi dimensioni in più alloggi indipendenti, ciascuno dotato di servizi propri e accesso autonomo. Per i terreni edificabili, il frazionamento comporta la suddivisione di un lotto in più particelle catastali separate, permettendo la vendita o l’utilizzo indipendente di ciascuna porzione. Le ville e case unifamiliari possono essere frazionate per creare più unità abitative, spesso trasformando una grande residenza in appartamenti o villette a schiera.
Frazionamento immobiliare: aspetti normativi e autorizzazioni
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La realizzazione di un frazionamento richiede il rispetto di una complessa normativa che varia a livello nazionale, regionale e comunale. È fondamentale verificare la conformità dell’intervento con il Piano Regolatore Generale (PRG) e gli strumenti urbanistici vigenti nel comune di riferimento. Molti comuni hanno infatti stabilito limitazioni specifiche per evitare la proliferazione di micro-alloggi o per tutelare il decoro urbano.
Dal punto di vista autorizzativo, il frazionamento può richiedere diverse tipologie di titoli abilitativi. Se l’operazione comporta solamente modifiche interne senza alterazione delle superfici o della distribuzione degli spazi, potrebbe essere sufficiente una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA). Nei casi più complessi, che prevedono la creazione di nuove aperture, modifiche strutturali o alterazioni significative della distribuzione interna, sarà necessaria una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) o, in alcuni casi, un Permesso di Costruire.
Frazionamento immobiliare: procedure catastali e fiscali
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Il frazionamento comporta obbligatoriamente l’aggiornamento della documentazione catastale presso l’Agenzia delle Entrate. È necessario presentare una variazione catastale che documenti la nuova configurazione dell’immobile, con l’attribuzione di nuovi identificativi catastali per ciascuna unità. Questa operazione deve essere effettuata da un tecnico abilitato e comporta il pagamento di tributi specifici.
Dal punto di vista fiscale, il frazionamento può avere implicazioni significative. Ogni nuova unità acquisisce una propria rendita catastale, che influisce sul calcolo di IMU, TASI e altre imposte locali. Inoltre, se il frazionamento è finalizzato alla vendita, potrebbero applicarsi le imposte di registro, ipotecaria e catastale per ciascuna unità venduta separatamente.
Infine, dobbiamo ricordare che Il frazionamento immobiliare, che comporta la divisione di un’unità immobiliare in più parti, richiede l‘intervento del notaio per la redazione dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata, soprattutto quando è frutto di un accordo tra le parti o in caso di divisione ereditaria. Il notaio si occuperà di formalizzare l’atto, garantendo la regolarità dell’operazione e la corretta attribuzione delle quote di proprietà. Il notaio, per la stipula dell’atto, richiede un compenso medio di circa 2000 euro.
Aspetti condominiali
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Quando il frazionamento interessa un immobile situato in un condominio, è necessario considerare le implicazioni sulla gestione condominiale. Ogni nuova unità diventa automaticamente parte del condominio con propri diritti e doveri. Ciò comporta la ridistribuzione delle quote millesimali, che determinano la ripartizione delle spese comuni, e potrebbe richiedere l’aggiornamento del regolamento condominiale.
La modifica delle tabelle millesimali richiede l’approvazione dell’assemblea condominiale e, in alcuni casi, il consenso unanime dei condomini. È quindi consigliabile informare preventivamente l’amministratore di condominio e valutare l’impatto dell’operazione sulla gestione condominiale.
Requisiti tecnici e progettuali
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Ogni nuova unità derivante dal frazionamento deve rispettare precisi requisiti tecnici per ottenere l’abitabilità. La normativa nazionale e i regolamenti edilizi comunali stabiliscono superfici minime (generalmente non inferiori a 28-30 mq per monolocali), altezze minime dei locali (solitamente 2,70 metri), requisiti di illuminazione e aerazione naturale, e la presenza di servizi igienici adeguati.
La progettazione di un frazionamento richiede competenze specifiche per ottimizzare la distribuzione degli spazi e garantire la funzionalità di ciascuna unità. È fondamentale valutare la fattibilità tecnica dell’intervento, considerando la posizione degli impianti esistenti, la necessità di crearne di nuovi, l’isolamento acustico tra le unità e l’accessibilità.
Particolare attenzione deve essere posta alla creazione di accessi indipendenti per ciascuna unità. Quando ciò non è fisicamente possibile, è necessario costituire servitù di passaggio o diritti di accesso attraverso le parti comuni dell’edificio, aspetto che richiede spesso accordi tra i proprietari e modifiche al regolamento condominiale.
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