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Superbonus: cosa rischi se non aggiorni la rendita catastale

L'utilizzo del Superbonus comporta la variazione della rendita catastale, ma cosa succede se si trascura questo adempimento? Ecco come evitare le sanzioni dell'Agenzia delle Entrate

13-02-2025
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Chi ha beneficiato del Superbonus per ristrutturare la propria casa potrebbe dover fare i conti con un nuovo adempimento: l’aggiornamento della rendita catastale. L’Agenzia delle Entrate ha infatti avviato una campagna di controlli per verificare che i beneficiari dell’agevolazione abbiano correttamente dichiarato le variazioni catastali degli immobili oggetto di intervento.

Quando è obbligatorio aggiornare la rendita catastale?

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L’obbligo di aggiornamento della rendita catastale scatta in due casi principali: quando gli interventi hanno comportato modifiche strutturali o funzionali dell’immobile, alterando la pianta dell’edificio, oppure quando i lavori hanno determinato un aumento della rendita catastale superiore al 15%. In particolare, richiedono l’aggiornamento le ristrutturazioni edilizie e le manutenzioni straordinarie che hanno incrementato il valore di mercato e la redditività dell’immobile, così come le modifiche tipologiche, distributive o impiantistiche che ne hanno cambiato le caratteristiche.

Le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Per stanare i contribuenti non in regola, il Fisco sta inviando apposite comunicazioni, come stabilito dal provvedimento del 7 febbraio 2025. Queste vengono recapitate tramite PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno e sono consultabili anche nel cassetto fiscale del contribuente. La comunicazione contiene i dati identificativi del contribuente e dell’immobile interessato, oltre all’invito a fornire chiarimenti e documentazione tramite il servizio online “Consegna documenti e istanze”.

Cosa fare se si riceve la comunicazione

Chi riceve la lettera del Fisco ha due possibilità. Se effettivamente non ha provveduto all’aggiornamento, può regolarizzare la propria posizione beneficiando di uno sconto sulle sanzioni, calcolato in base al tempo trascorso dalla violazione. Se invece ritiene che non sussista l’obbligo di aggiornamento, può segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi a supporto della propria posizione, anche attraverso l’aiuto di professionisti.

Cosa succede se non si aggiorna la rendita catastale?

L’aggiornamento della rendita catastale non è un adempimento da trascurare: la rendita, infatti, rappresenta la base di calcolo per diverse imposte, tra cui IMU e TARI. Un mancato aggiornamento potrebbe quindi configurarsi come una dichiarazione infedele, con conseguenti sanzioni e recuperi fiscali.

Non tutti gli interventi, tuttavia, richiedono l’aggiornamento. Sono esenti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che non modificano la consistenza delle superfici, come il rifacimento di pavimenti, infissi, tetto o facciata, purché realizzati con materiali di qualità comparabile agli originali. Anche l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza inferiore a 3 kW per unità immobiliare non richiede variazioni catastali.

Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico e miglioramento antisismico, la situazione è ancora in fase di definizione: è in corso un confronto tra il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Agenzia delle Entrate per chiarire come questi interventi possano impattare sulla rendita catastale.

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