Quando si accendono i riscaldamenti in tutta Italia: Roma, Milano, Torino e altre zone
Quando si possono accendere i riscaldamenti questo inverno? Scopri le date esatte per Roma, Milano, Torino e tutte le zone climatiche italiane.
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Cosa sono le zone climatiche in Italia?
- Quando si accende il riscaldamento in Lombardia?
- Quando si accende il riscaldamento in Piemonte?
- Quando si accende il riscaldamento a Roma e nel Lazio?
- Cosa sono le zone climatiche in Italia?
- Quando si accende il riscaldamento in Lombardia?
- Quando si accende il riscaldamento in Piemonte?
- Quando si accende il riscaldamento a Roma e nel Lazio?
Sei curioso di sapere quando potrai finalmente accendere il riscaldamento nella tua città? Con l’arrivo dell’autunno e le temperature che iniziano a scendere, questa domanda diventa sempre più urgente. In Italia, l’accensione dei termosifoni non è libera, ma segue regole precise stabilite per legge, che variano in base alla zona climatica in cui vivi. Che tu ti trovi a Milano, Roma, Torino o in qualsiasi altra città italiana, è fondamentale conoscere le date e gli orari consentiti per evitare sanzioni e ottimizzare i consumi. Scopriamo insieme quando e per quanto tempo puoi riscaldare la tua casa nelle principali regioni italiane.
Cosa sono le zone climatiche in Italia?
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, classificate dalla A alla F, in base alle caratteristiche del clima locale e ai gradi giorno di ciascun comune. I gradi giorno rappresentano la somma delle differenze tra la temperatura interna convenzionale di 20°C e la temperatura esterna media giornaliera durante il periodo di riscaldamento. Questa classificazione è stata introdotta per regolamentare l’uso degli impianti termici in modo efficiente ed ecologico.
La zona A comprende le aree più calde del Sud Italia e delle isole, dove il clima mite richiede un uso molto limitato del riscaldamento. Salendo verso nord, troviamo le zone B, C, D ed E, con temperature progressivamente più rigide. Infine, la zona F include le località alpine e di alta montagna, dove le condizioni climatiche sono più severe e non esistono limitazioni all’accensione degli impianti.
Ogni zona climatica ha date specifiche di inizio e fine del periodo di riscaldamento, oltre a un numero massimo di ore giornaliere di accensione. Conoscere la zona di appartenenza del tuo comune ti permette di rispettare la normativa vigente e di gestire al meglio i consumi energetici della tua abitazione, evitando sprechi e riducendo l’impatto ambientale.
Quando si accende il riscaldamento in Lombardia?
In Lombardia, la maggior parte dei comuni rientra nella zona climatica E, che include città importanti come Milano, Bergamo, Brescia, Como e Lecco. Per questa zona, il periodo di accensione va dal 15 ottobre al 15 aprile, con un limite massimo di 14 ore giornaliere di funzionamento degli impianti. Questo significa che dal 15 ottobre 2024 potrai finalmente accendere i tuoi termosifoni per riscaldare casa durante i mesi più freddi dell’anno.
Esistono però alcune eccezioni importanti da considerare. Alcuni comuni lombardi, situati a quote più elevate o con condizioni climatiche particolarmente rigide, appartengono alla zona F. In queste località, che includono diverse aree montane, non esistono limitazioni temporali: puoi accendere il riscaldamento quando ne hai bisogno, per tutto il tempo necessario. Al contrario, pochi comuni della pianura padana più mite rientrano nella zona D, con un periodo di accensione ridotto dal 1° novembre al 15 aprile.
Per approfondire: Quando si accende il riscaldamento in Lombardia? Le date a Milano, altre città e l’ondata di freddo in arrivo
Quando si accende il riscaldamento in Piemonte?
Il Piemonte presenta una situazione simile alla Lombardia, con la maggior parte del territorio classificato in zona climatica E. Città come Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Vercelli seguono quindi le stesse regole: il riscaldamento può essere acceso dal 15 ottobre al 15 aprile, con un massimo di 14 ore di funzionamento al giorno.
Anche in Piemonte esistono numerosi comuni montani che appartengono alla zona F, soprattutto nelle aree alpine e nell’alta Valle d’Aosta confinante. In queste località, caratterizzate da inverni particolarmente rigidi e prolungati, non ci sono vincoli temporali per l’accensione degli impianti. Puoi quindi riscaldare la tua casa liberamente, adattando l’uso del riscaldamento alle effettive necessità climatiche senza preoccuparti di rispettare date specifiche.
Per approfondire: Quando si può accendere il riscaldamento a Torino e Piemonte? Date, orari e regole del 2025
Quando si accende il riscaldamento a Roma e nel Lazio?
Roma e gran parte del Lazio appartengono alla zona climatica D, che prevede un periodo di accensione più breve rispetto alle regioni del Nord Italia. Nella capitale e nei comuni limitrofi, il riscaldamento può essere acceso dal 1° novembre al 15 aprile, con un limite massimo di 12 ore giornaliere. Questa finestra temporale riflette il clima più mite della zona, che non richiede l’uso prolungato degli impianti termici come nelle aree settentrionali.
La zona D comprende non solo Roma, ma anche molte altre località del centro Italia, dalle coste alle aree collinari. Questo significa che se vivi a Frosinone, Latina, Rieti o Viterbo, dovrai attendere fino al 1° novembre per accendere legalmente i termosifoni. Il limite delle 12 ore giornaliere può essere distribuito nell’arco della giornata secondo le tue esigenze, purché non venga superato il totale consentito.
Come per le altre regioni, anche nel Lazio esistono deroghe per situazioni particolari. I sindaci possono autorizzare l’accensione anticipata in caso di condizioni meteorologiche eccezionalmente rigide o per motivi sanitari documentati. Inoltre, alcuni comuni delle zone più interne e montane della regione potrebbero appartenere a zone climatiche diverse.
Per approfondire: Quando si accende il riscaldamento a Roma e in altre città del Lazio
Ora che conosci le regole per l’accensione del riscaldamento nella tua zona, è il momento perfetto per valutare lo stato del tuo impianto. Se la tua caldaia è vecchia e consuma troppo, potrebbe essere arrivato il momento di sostituirla con un modello più efficiente come una caldaia a condensazione, che ti permette di risparmiare fino al 30% sui consumi rispetto ai sistemi tradizionali.
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