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Come scegliere l'impianto di riscaldamento per case bifamiliari

Esistono varie soluzioni per il riscaldamento domestico. Scopriamo insieme le opzioni più indicate per riscaldare un'abitazione bifamiliare riducendo i consumi energetici

02-11-2018 (Ultimo aggiornamento 16-06-2021)
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Le case bifamiliari sono soluzioni abitative sempre più diffuse, favorite dall’aumento del numero della popolazione e dalla necessità di trovare spazio per tutti. Ovviamente ogni casa deve rispondere a determinate esigenze e avere precise caratteristiche strutturali e funzionali, come un efficiente impianto di riscaldamento o degli ingressi separati.

In particolare, con l’avvicinarsi della stagione invernale, l’esigenza di avere a disposizione un impianto di riscaldamento efficiente diventa una vera e propria necessità, anche e soprattutto nel caso di una casa bifamiliare, dove la diffusione del calore deve essere capillare ed omogenea.

Nel caso dell’impianto di riscaldamento di una casa bifamiliare, è importante che il sistema di creazione di calore e acqua calda sanitaria risponda alle esigenze di entrambe le parti abitative, offrendo a tutti gli stessi vantaggi, in maniera perfettamente uniforme.

Un unico impianto dovrà infatti riscaldare entrambe le case, quindi dovrà essere abbastanza potente da erogare calore in tutti gli ambienti in egual misura, e allo stesso tempo non far alzare il costo della bolletta in maniera eccessivo.

Quando si tratta di case bifamiliari con un unico impianto tuttavia, le spese vengono ripartite tra gli occupanti in base ai millesimi, esattamente come accade in un condominio con impianto centralizzato.

Se l’impianto invece non fosse ancora presente, ad esempio in caso di casa bifamiliare in costruzione, è anche possibile scegliere di dotare le due soluzioni abitative di due differenti impianti, in modo tale che restino autonomi in tutto e per tutto.

Impianto di riscaldamento casa bifamiliare: quale scegliere

Quando si tratta di dover scegliere il miglior impianto di riscaldamento per una casa bifamiliare, occorre mettere al vaglio le soluzioni presenti sul mercato valutandone i pro e i contro.

Tra le tipologie di sistema di riscaldamento migliori compaiono sicuramente la pompa di calore e la caldaia a condensazione. In entrambi i casi si tratta di due sistemi che si avvalgono delle nuove tecnologie per offrire un servizio efficiente e mirato al risparmio energetico, in modo tale da riscontrare un buon risparmio anche in bolletta.

Che differenza c’è però tra la pompa di calore e la caldaia a condensazione e quale soluzione risulta essere più idonea per il riscaldamento di una casa bifamiliare?

La pompa di calore sfrutta il cosiddetto ciclo di Carnot, ovvero porta il calore da una fonte esterna più fredda ad una fonte interna più calda: è dunque una soluzione ottimale solo in quelle regioni in cui la temperatura esterna non è mai troppo rigida. In caso contrario, trasferire calore da un esterno estremamente freddo all’interno della casa bifamiliare comporterà una difficoltà maggiore (e un non-risparmio energetico).

A differenza della pompa di calore, la caldaia a condensazione può essere la soluzione migliore per l’impianto di riscaldamento di una casa bifamiliare: questo tipo di impianto infatti, garantisce un alto rendimento che proviene dalla capacità di trarre vantaggio dal recupero del calore latente dei fumi di scarico.

Per una casa bifamiliare dunque la caldaia a condensazione potrebbe essere l’ideale perché in grado di rimettere in circolo nel circuito di riscaldamento del calore che altrimenti andrebbe perso, sfruttandolo in maniera da ottenere anche un discreto risparmio energetico.

Impianto di riscaldamento: a chi rivolgersi e costi

Per scegliere e installare il miglior impianto di riscaldamento per una casa bifamiliare dunque ci si può rivolgere, già in fase di costruzione, ad una ditta specializzata che si occuperà di realizzare l’impianto. In alternativa si potrà sempre far installare una diversa caldaia se la casa bifamiliare è già stata costruita.

Il costo della procedura cambia ovviamente a seconda se l’impianto di riscaldamento deve essere realizzato ex novo o se si tratta di dover semplicemente sostituire la caldaia.

In entrambi i casi bisognerà tenere conto del prezzo della caldaia scelta (una classica caldaia a condensazione ad esempio si aggira di media sugli 800 euro, una pompa di calore è invece molto più costosa e parte da un minimo di 4.500 euro) a cui occorrerà aggiungere il costo di realizzazione dell’impianto da zero e della manodopera necessaria.

Per conoscere tutte le spese previste puoi richiedere un preventivo che ti permetterà di farti un’idea più concreta dei costi da sostenere.

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