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Iter semplificato o ordinario per allaccio fotovoltaico: cosa devi sapere

L’allaccio dell’impianto fotovoltaico è cruciale per produrre energia: l’esperto spiega quali sono le procedure da seguire, i tempi e la differenza tra iter semplificato e ordinario

24-04-2024
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Francesco Bosco

Ingegnere Edile – Architetto

L’architettura è bellezza, l’Ingegneria è forza. Insieme, costruiscono ponti tra l'estetica del possibile e la solidità della tecnica. Questo è l’approccio di Francesco Bosco, ingegnere edile-architetto, fondatore dello studio di ingegneria, structura-b, specializzato in strutture, urbanis...
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Installare un impianto fotovoltaico permette di trasformare l’energia solare in elettrica e sfruttarla negli edifici. Tuttavia, tale energia non si ottiene semplicemente con l’installazione, per produrla occorre occuparsi dell’allaccio dell’impianto alla rete elettrica nazionale. Questo processo prende il nome di “allaccio fotovoltaico” e può essere effettuato seguendo due percorsi.

Il primo è l’iter ordinario, più lungo e con una procedura standard e adatta a tutti i tipi di impianto. Il secondo è breve ma richiede specifici requisiti ed è identificato come iter semplificato per l’allaccio del fotovoltaico. Conoscerne le tempistiche, i requisiti e tutti i passi da fare è cruciale per capire quando un impianto può iniziare a lavorare e produrre energia elettrica. Vediamo nel dettaglio come funziona la pratica dell’allaccio del fotovoltaico e le differenze tra i due iter.

Qual è l’iter ordinario per l’allaccio dell’impianto fotovoltaico?

Frangisole fotovoltaico

Fonte foto: Shutterstock

Nella maggior parte dei casi per attivare un impianto fotovoltaico ad uso domestico è sufficiente inoltrare la Comunicazione preventiva all’Ufficio Tecnico del Comune. Infatti, col DL del 2 agosto 297/2022 gli impianti domestici fino a 200 kWh rientrano nell’edilizia libera e non è necessario chiedere autorizzazioni specifiche. La situazione si complica se un edificio è situato in una zona sotto tutela. Senza contare che ogni territorio ha una normativa specifica, perciò il consiglio è quello di rivolgersi al proprio Comune per capire se esistono specifiche comunicazioni o autorizzazioni da chiedere secondo la normativa locale, da inoltrare per effettuare l’allaccio dell’impianto fotovoltaico.

In linea generale, i requisiti per fare l’allaccio del fotovoltaico sono:

  • Installare un contatore bidirezionale capace di monitorare sia l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che quella prelevata dalla rete elettrica
  • Essere in regola con la normativa, presentando comunicazioni e autorizzazioni all’autorità locale, verificando tutte le normative esistenti, come detto precedentemente.
  • Avere un’utenza elettrica già attiva a cui collegare l’impianto

Se l’utenza non è ancora attiva, bisogna chiederne l’attivazione prima di installare l’impianto fotovoltaico.

Per gestire le pratiche in modo corretto è cruciale affidarsi a professionisti esperti nell’installazione ma anche in tutta la parte burocratica, che possano offrire consulenza sulle normative vigenti in modo da evitare errori e sanzioni.

Quando si sono ottenute le eventuali autorizzazioni per installare il fotovoltaico, il distributore deve presentare la domanda di connessione tramite il modello standard fornito dal gestore.

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Quali sono i documenti per l’iter ordinario di allaccio fotovoltaico?

impianto fotovoltaico

Fonte foto: Shutterstock

Per avviare l’iter ordinario occorre preparare i seguenti documenti:

  • La planimetria catastale dell’immobile in cui installare l’impianto fotovoltaico
  • Copia della richiesta di preventivo per l’allaccio, più una prova del pagamento di 36,60 €
  • Se si richiede un nuovo punto di connessione alla rete elettrica, bisogna fornire la carta tecnica regionale della zona in cui si vuole installare l’impianto
  • Dati dell’utenza elettrica esistente se è già presente un’utenza

Fortunatamente dal 2015 entra in vigore l’iter semplificato, un procedimento che riduce sensibilmente i tempi. Se l’iter ordinario richiede un’attesa di circa 3 mesi e in aggiunta i tempi richiesti dal GSE (circa 1 mese e mezzo), l’iter semplificato termina in 2 mesi totali.

Vediamo quali sono i requisiti per accedere a questo tipo di procedura.

Iter semplificato per l’allaccio del fotovoltaico

impianto fotovoltaico

Fonte foto: Shutterstock

Per poter accedere all’iter semplificato dell’allaccio del fotovoltaico occorre avere i seguenti requisiti:

  • Possedere un’utenza elettrica attiva a bassa tensione e la possibilità di collegare l’impianto a un contatore esistente
  • La potenza dell’impianto fotovoltaico non deve superare quella disponibile in uso per l’utenza
  • La potenza nominale massima dell’impianto deve essere un massimo di 20 kWp
  • Presentare la domanda di attivazione al GSE e quella per lo Scambio sul Posto contemporaneamente
  • Collegare un solo impianto al contatore, quindi non bisogna avere già un impianto installato
  • L’area in cui viene installato l’impianto non deve essere sotto tutela

Chi ha questi requisiti può avviare la procedura per l’iter semplificato. Innanzitutto, occorre presentare la domanda di connessione al distributore di rete. Quest’ultimo ha 20 giorni lavorativi per inviare la richiesta al Comune e richiedere al GSE la compilazione del Regolamento di Esercizio (RdE). Questa procedura permette di compilare la richiesta con i dati dell’impianto fotovoltaico. Dopo che l’RdE è stato completato da parte dell’installatore, il distributore ha 20 giorni lavorativi per concedere il nulla osta per l’allaccio del fotovoltaico. Dopo che l’RdE è stato convalidato, il distributore fornisce una data per l’allaccio del fotovoltaico.

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Allaccio fotovoltaico: quali problemi possono sorgere?

resa fotovoltaico inverno

Fonte foto: Shutterstock

Durante la procedura possono sorgere dei problemi che è bene conoscere e saper risolvere subito per evitare malfunzionamenti dell’impianto, multe o anche bollette più salate del dovuto. Per esempio, l’inverter può risultare non conforme agli standard tecnici e di sicurezza che non portano a una connessione scorretta o non sicura. La struttura può risultare non adeguata all’allaccio per cui si rendono necessarie modifiche e ottimizzazioni.

Essendo una procedura molto delicata è cruciale affidarsi a esperti nel settore, sia per la parte relativa alla burocrazia, che alla progettazione e al montaggio e allaccio del fotovoltaico.

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