Parquet in bagno sì o no? Ecco quali sono pro e contro
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- I vantaggi del parquet in bagno
- Gli svantaggi e i problemi del legno in bagno
- Soluzioni specifiche per diverse tipologie di bagno
- Tipologie di parquet adatte al bagno
- I vantaggi del parquet in bagno
- Gli svantaggi e i problemi del legno in bagno
- Soluzioni specifiche per diverse tipologie di bagno
- Tipologie di parquet adatte al bagno
Scegliere il pavimento del bagno è sempre un momento decisivo nella progettazione di una casa. Tra le tante opzioni disponibili, il parquet attira l’attenzione di chi desidera un ambiente elegante, caldo e accogliente. Ma quando si parla di legno in bagno, i dubbi non mancano: è davvero una soluzione funzionale o si tratta solo di un vezzo estetico difficile da gestire? Per capire se il parquet sia la scelta giusta per te, è importante conoscerne a fondo vantaggi, limiti e soluzioni alternative.
I vantaggi del parquet in bagno
Shutterstock
Chi sceglie il parquet per il bagno lo fa soprattutto per l’effetto estetico: niente comunica comfort e raffinatezza quanto un pavimento in legno naturale. Il parquet dona calore visivo e fisico, rendendo il bagno un vero spazio di relax, accogliente come una spa privata. La piacevolezza al tatto è impareggiabile, soprattutto quando si cammina a piedi nudi: a differenza delle classiche piastrelle, fredde e impersonali, il legno crea un legame più diretto e intimo con lo spazio.
Un altro punto di forza è la sua incredibile versatilità. Il parquet si adatta con naturalezza a ogni stile d’arredamento, dal classico al moderno, dal nordico al contemporaneo. È perfetto per chi vuole creare armonia e continuità con gli altri ambienti della casa, specialmente se anche le camere adiacenti hanno pavimentazioni in legno.
Infine, il parquet ha un eccellente potere isolante. Dal punto di vista termico, mantiene meglio il calore rispetto alla ceramica, rendendo il bagno più confortevole durante l’inverno. Questo vantaggio si percepisce soprattutto nelle case non dotate di riscaldamento a pavimento, dove la differenza tra camminare sul legno o su piastrelle può essere davvero notevole.
Gli svantaggi e i problemi del legno in bagno
Tuttavia, il parquet in bagno non è privo di criticità. La prima, e forse la più importante, riguarda la sua naturale sensibilità all’umidità. Il bagno è un ambiente soggetto a forti variazioni di temperatura e vapore, e il legno, essendo un materiale vivo, tende a reagire: può gonfiarsi, ritirarsi, deformarsi o addirittura sollevarsi se non adeguatamente protetto e trattato. Senza una gestione corretta, si rischia di compromettere sia l’estetica che la durata del pavimento.
C’è poi la questione della manutenzione. Il parquet richiede attenzioni costanti: è fondamentale asciugare subito eventuali schizzi d’acqua, evitare ristagni prolungati e garantire una buona ventilazione dell’ambiente. Anche la pulizia va affrontata con criterio: servono prodotti specifici per il legno, da preferire ai detergenti aggressivi che possono alterare la finitura o danneggiare la superficie.
A ciò si aggiungono i costi. Il parquet non è una soluzione economica, soprattutto se installato in ambienti umidi. Oltre al prezzo del materiale – che varia in base all’essenza e alla tipologia – occorre considerare le spese per trattamenti impermeabilizzanti e la posa specializzata, che deve essere eseguita con cura maniacale per evitare infiltrazioni o fessurazioni.
Soluzioni specifiche per diverse tipologie di bagno
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Naturalmente, non tutti i bagni sono uguali, e la scelta del parquet può essere più o meno adatta in base alle caratteristiche specifiche dell’ambiente. Un caso particolarmente delicato è quello del bagno cieco, privo cioè di finestre e di ventilazione naturale. In queste situazioni è fondamentale installare un sistema di ventilazione meccanica efficace, per ridurre l’umidità in eccesso ed evitare la formazione di muffe. Anche la scelta del tipo di legno assume un ruolo importante: meglio puntare su essenze stabili e naturalmente resistenti, come il teak o l’iroko.
Un’altra opzione molto diffusa è l’utilizzo del rovere, una delle essenze più apprezzate per la sua robustezza e durevolezza. Il parquet in rovere, se opportunamente trattato, può affrontare senza problemi le sollecitazioni tipiche di un bagno, offrendo un ottimo equilibrio tra estetica e funzionalità. Tuttavia, anche in questo caso, la posa deve essere impeccabile e accompagnata da trattamenti protettivi adeguati.
Tipologie di parquet adatte al bagno
Per chi non vuole rinunciare al fascino del legno ma cerca una soluzione più sicura, esistono diverse tipologie di parquet più adatte agli ambienti umidi. Il parquet prefinito, ad esempio, viene trattato in fabbrica con oli e vernici specifiche, che lo rendono più resistente all’assorbimento dell’acqua. È una soluzione pratica e spesso più stabile rispetto al parquet grezzo da finire in loco.
Un’ottima alternativa è anche il parquet multistrato. Grazie alla sua struttura composta da diversi strati incollati tra loro, questo tipo di parquet è molto meno soggetto a deformazioni, offrendo una maggiore stabilità dimensionale. È proprio questa caratteristica a renderlo particolarmente adatto all’installazione in ambienti come il bagno, dove umidità e sbalzi di temperatura sono all’ordine del giorno.
Infine, esistono pavimenti in legno composito, che uniscono l’estetica naturale del legno a una resistenza all’acqua molto superiore. Si tratta di materiali tecnologici, sviluppati appositamente per rispondere alle esigenze di chi vuole il look del legno senza dover affrontare i problemi legati alla sua delicatezza.
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