Come funziona la posa del pavimento in legno inchiodato
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Pavimento in legno inchiodato: come si posa e quando conviene sceglierlo

13-05-2025
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Quando si parla di pavimenti in legno, la posa incollata emerge come la soluzione più gettonata ed immediata. Eppure, nel mondo dell’arredamento e dell’architettura degli interni, esiste un’alternativa affascinante e tecnicamente complessa: la posa inchiodata. Questa metodologia di installazione richiede una valutazione accurata di molteplici fattori: dalla tipologia di legno utilizzata alle caratteristiche del supporto, dalle condizioni ambientali alle esigenze specifiche del committente. Non è semplicemente un metodo di posa, ma una scelta che implica una comprensione approfondita delle dinamiche di trasformazione e adattamento del materiale ligneo.

Come funziona la posa del pavimento in legno inchiodato?

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Shutterstock

La tipologia di posa che si sceglie per il parquet non è solo una questione di estetica, ma influenza anche la durabilità e la manutenzione nel tempo. Tra le tecniche più diffuse emerge la posa inchiodata, un metodo che richiede attenzione e competenza tecnica.

Il processo di posa inchiodata si distingue immediatamente per alcune caratteristiche specifiche. Innanzitutto, è sconsigliato per parquet con spessore inferiore a 18 mm, richiedendo una preparazione accurata del supporto. La struttura di base può essere realizzata attraverso due metodologie principali: un strato di legno posizionato sul massetto oppure una serie di listelli trasversali (magatelli) fissati direttamente nel battuto di cemento.

La particolarità tecnica più significativa risiede nella necessità di predisporre un’intelaiatura di supporto dove successivamente verranno inseriti i chiodi. Questa fase preliminare comporta alcuni aspetti da considerare attentamente: è consigliabile stendere, ove possibile, una barriera al vapore per proteggere il legno dall’umidità e garantire una maggiore stabilità nel tempo.

Un elemento caratteristico della posa inchiodata è l’effetto sonoro che ne deriva. Il calpestio genera uno specifico scricchiolio, definito “effetto cassa armonica”, che alcuni trovano suggestivo mentre altri possono percepire come fastidioso.

Dal punto di vista economico, la posa inchiodata risulta tendenzialmente più costosa rispetto ad altre tecniche, proprio a causa della complessità della preparazione strutturale e dei materiali necessari.

Parquet inchiodato: cosa sapere prima di sceglierlo

La scelta di un pavimento in legno inchiodato richiede attenzione e cura nei minimi dettagli. Il legno è un materiale vivo che respira, si muove e si trasforma, per questo la sua posa diventa un’arte che richiede conoscenze specifiche e accorgimenti tecnici precisi.

Prima di tutto, è fondamentale comprendere la natura del legno e i suoi movimenti naturali. Il materiale non è statico, ma vive e si adatta all’ambiente circostante. Per questo motivo, è cruciale prevedere uno spazio di dilatazione di circa 10 millimetri tra il pavimento e le pareti, che permetterà al legno di espandersi e contrarsi liberamente, evitando fastidiose fessurazioni che potrebbero compromettere l’estetica e la funzionalità del pavimento.

Un passaggio preliminare essenziale riguarda l’ambientamento del legno. Prima della posa, è consigliabile lasciare i listelli nell’ambiente di destinazione per un periodo sufficiente. Questo permetterà al materiale di adattarsi gradualmente all’umidità e alla temperatura del locale, riducendo al minimo i successivi assestamenti e movimenti.

La tecnica di fissaggio richiede precisione e attrezzature specifiche. Si utilizzano chiodi da 40-50 millimetri, inseriti con un’inclinazione di 45 gradi, in modo da garantire una presa salda e uniforme. La testa del chiodo va poi opportunamente incassata, utilizzando un cacciachiodi (un punzone a punta cilindrica) che permette di ottenere una superficie perfettamente liscia e omogenea.

Le tipologie di posa offrono una varietà di soluzioni estetiche che possono trasformare radicalmente l’aspetto di un ambiente. Si va dalla classica posa a tolda di nave, dove le giunzioni di testa sono disposte casualmente, creando un effetto naturale e dinamico, fino a soluzioni più geometriche come la posa a spina di pesce. Quest’ultima prevede un accostamento dei listelli a 90 gradi, con teste che poggiano sui fianchi, generando un disegno sofisticato e ricercato.

Altre interessanti varianti includono la posa a correre regolare, caratterizzata da giunture a spaziatura costante, e la posa a mosaico o nido d’ape, dove i quadrotti vengono alternati orizzontalmente e verticalmente, creando un effetto visivo particolarmente suggestivo.

La scelta della tipologia di posa non è solo una questione estetica, ma anche tecnica. Alcuni incastri laterali permettono una superficie immediatamente planare, mentre altri sistemi autobloccanti possono limitare l’uso dei chiodi, offrendo ulteriori vantaggi in termini di stabilità e facilità di installazione.

Insomma, il parquet inchiodato non è semplicemente un pavimento, ma un racconto di artigianato, tecnica e sensibilità verso i materiali naturali. Una scelta che richiede conoscenza, cura e un occhio attento ai dettagli.

Pavimento in legno inchiodato: quando conviene sceglierlo?

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La scelta di un pavimento in legno inchiodato non è mai casuale: esistono momenti e contesti in cui questa soluzione diventa particolarmente vantaggiosa, quasi un investimento intelligente per chi abita uno spazio.

Un primo scenario ideale riguarda gli ambienti residenziali con strutture in legno o soppalchi. Qui il pavimento inchiodato trova la sua massima espressione, integrandosi perfettamente con l’architettura circostante. Le abitazioni con riscaldamento a pavimento rappresentano un altro contesto dove questa tipologia di posa si rivela particolarmente interessante. A differenza di altri metodi, il parquet inchiodato garantisce una migliore distribuzione del calore, permettendo una trasmissione più uniforme ed efficiente. La sua struttura con piccoli spazi d’aria favorisce una circolazione termica che aumenta il comfort e l’efficienza energetica dell’ambiente.

Chi ama gli spazi dal carattere deciso troverà nel pavimento inchiodato un alleato prezioso. Lo scricchiolio caratteristico, lungi dall’essere un difetto, diventa un elemento di fascino, quasi una firma sonora che racconta la storia del legno e dell’ambiente.

Altra situazione ideale è rappresentata da contesti in ristrutturazione dove è necessaria una soluzione rapida e poco invasiva. La posa inchiodata permette interventi veloci, con minimo disturbo e sporco, risultando particolarmente apprezzata in appartamenti già abitati o in ambienti con vincoli architettonici. Risulta meno indicato per ambienti estremamente umidi o soggetti a forti escursioni termiche, dove potrebbero verificarsi tensioni eccessive.

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Domande frequenti:

  • Come si inchioda il parquet?

    La posa inchiodata deve essere eseguita lasciando uno spazio di 10 mm rispetto alla parete, per consentire al legno di dilatarsi liberamente senza incontrare ostacoli che possano deformarlo. Questo accorgimento permette al materiale di stabilizzarsi e assumere un aspetto omogeneo.

  • Qual è il parquet più elegante?

    Tra le essenze più apprezzate per i parquet di pregio spiccano il noce americano, noto per le sue calde sfumature, il teak, apprezzato per l’elevata resistenza all’umidità, e il rovere, scelto per la sua versatilità e robustezza. Altre essenze pregiate includono il ciliegio, l’ebano e il wengé, ognuna in grado di conferire un tocco di eleganza e unicità agli ambienti.

  • Cosa fare se il parquet si gonfia?

    È fondamentale arieggiare immediatamente la stanza e asciugare il pavimento con panni morbidi, evitando l’uso di phon o fonti di calore diretto. In ambienti particolarmente umidi, per prevenire rigonfiamenti e sollevamenti del parquet, è consigliato utilizzare deumidificatori e garantire una buona ventilazione degli spazi.

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