Cedimento del tetto: come riconoscere i segnali e agire
Il cedimento di un tetto può causare seri danni a cose e persone, oltre a causare perdite economiche. Solitamente ci sono segnali che lo precedono: scopriamoli
Francesco Bosco
Ingegnere Edile – Architetto
- Quali sono i segnali che precedono il cedimento del tetto
- Come fare per verificare se sono presenti segnali di usura
- Cosa fare se si teme il cedimento del tetto, quali interventi
- Quali sono i segnali che precedono il cedimento del tetto
- Come fare per verificare se sono presenti segnali di usura
- Cosa fare se si teme il cedimento del tetto, quali interventi
Il tetto rappresenta la protezione di una casa, l’elemento che, insieme ai muri, divide l’ambiente esterno da quello interno e permette alle persone di vivere al sicuro e di tutelare la propria privacy. È una parte strutturale importante, che deve essere curata esattamente come tutte le altre, con una regolare manutenzione e una costante attenzione ai segnali che potrebbero segnalare una problematica o, persino, un imminente cedimento del tetto.
Questo è un evento da evitare, perché estremamente pericoloso. Il cedimento di un tetto può causare gravi danni a persone e cose, portando anche alla perdita di vite umane, oltre che di denaro. La cronaca, purtroppo, ne è testimone.
Ma come fare per evitare che ciò accada? Ci sono dei segnali a cui fare assolutamente attenzione e da non sottovalutare. Se presenti, occorre adoperarsi immediatamente con interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e, se necessario, con il rifacimento completo.
Quali sono i segnali che precedono il cedimento del tetto
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Il collasso di un tetto è un evento da evitare ad ogni costo, attraverso un’attenzione costante. Pur essendo una delle parti più importanti della casa, infatti, il tetto viene spesso controllato con minor attenzione e frequenza, con il rischio di non captare immediatamente i campanelli di allarme che precedono il cedimento o che, comunque, indicano uno stato di usura.
Ma a cosa fare attenzione? Ci sono dei segnali da tenere sotto controllo e che indicano la necessità di un rapido intervento, che può essere di manutenzione ordinaria o straordinaria. Un tetto danneggiato, oltre a poter collassare, ha altre conseguenze negative, come una riduzione dell’efficienza energetica e, di conseguenza, del livello di comfort dell’abitazione.
Innanzitutto, rappresentano un segnale importante, da non ignorare, le crepe, soprattutto se presenti nei muri portanti e sui soffitti. Più le crepe sono profonde e ampie, più sono indice della presenza di sollecitazioni anomale che potrebbero arrivare proprio dal tetto.
Anche i danni strutturali, visibili dall’esterno, sono il segnale che indica la necessità di intervenire prontamente e richiedere la consulenza di professionisti. Tra questi, deformazioni nella struttura del tetto, come curvature o rigonfiamenti, tegole fuori posto o rotte, segnali di rottura nel legno e altri aspetti non devono essere sottovalutati.
Porte e finestre che si aprono e chiudono con fatica possono indicare una pressione proveniente dall’alto e una deformazione dell’edificio: l’intervento deve essere rapido.
E ancora, la presenza di infiltrazioni di acqua o di perdite di acqua, indicano un problema alla struttura del tetto. Lo stesso vale per la presenza di macchie di umidità, di muffa, di aloni o persino di accumulo di vegetazione. In questo caso potrebbe trattarsi di guaine o tegole rovinate o di danni più ampi.
La presenza di ruggine sugli elementi in metallo presenti nel tetto o nel sottotetto segnala uno stato di usura e corrosione su cui si deve effettuare una rapida manutenzione. Anche un aumento dei costi energetici può rappresentare un segnale, poiché un tetto danneggiato favorisce la dispersione termica.
Quando un tetto non è più efficiente, quando è danneggiato e c’è il rischio di collasso, generalmente si possono avvertire dei rumori anomali, provenienti proprio dalla copertura. Scricchiolii e cigolii frequenti, se non proprio colpi secchi, ripetuti nel tempo, devono essere considerati un campanello d’allarme.
Come fare per verificare se sono presenti segnali di usura
È essenziale verificare con frequenza la presenza di elementi che possano mettere in evidenza la presenza di danni strutturali nel tetto.
È importante effettuare interventi di manutenzione ordinaria e un controllo annuale del tetto, per sostituire le tegole rovinate, valutare lo stato della guaina, rimuovere la vegetazione in eccesso e ripulire la superficie. Il controllo permette di individuare i segnali di cedimento con anticipo, evitando gravi conseguenze. È bene monitorare anche il sottotetto.
Cosa fare se si teme il cedimento del tetto, quali interventi
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Quando il tetto è danneggiato e si teme il cedimento, occorre evitare assolutamente il fai da te e rivolgersi esclusivamente a professionisti del settore, in grado di individuare l’intervento più adeguato solo dopo aver effettuato un sopralluogo, dei test, delle verifiche e delle analisi.
In alcuni casi, si tratta di una manutenzione straordinaria, con la riparazione dei danni presenti, come un rinforzo delle travi. In altri casi, potrebbe essere necessario eseguire un rifacimento parziale o completo del tetto.
Stabilire in anticipo i costi da sostenere è difficile, poiché sono tanti gli elementi che influenzano la somma finale, tra cui lo stato iniziale della copertura e i materiali utilizzati. Indicativamente, il rifacimento di un tetto costa tra i 50 e 300 euro al metro quadro.
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