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Come si riconosce un tetto in eternit e chi si occupa dello smaltimento

Sospetti di avere il tetto in eternit ma non ne sei sicuro? Scopri come riconoscere l'amianto e chi contattare per lo smaltimento!

03-03-2022 (Ultimo aggiornamento 04-03-2024)

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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Il tetto in eternit può rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute in quanto è un materiale realizzato con l’amianto che, com’è risaputo da molti anni ormai, risulta essere nocivo per l’essere umano. Pur essendo un materiale bandito da più di qualche decennio, in Italia sono ancora numerose le coperture costruite proprio da eternit, sia per quanto riguarda i fabbricati di piccole o grandi dimensioni sia purtroppo le abitazioni private. I rischi legati al tetto in eternit sono davvero gravi, ma come riconoscerlo e cosa fare? Scoprilo in questo articolo di PG Casa.

Tetto in eternit: cos’è e quando è pericoloso?

Sospetti di avere il tetto in eternit ma non sai come riconoscerlo? Ci sono alcune cose che dovresti sapere in proposito. Innanzitutto bisogna sapere che l’eternit è un materiale usato in proporzioni massicce nel periodo fra il 1965 e il 1985. In Italia, la sua commercializzazione è stata messa al bando dal 1992, ma non è raro ancora oggi ritrovare la presenza di questo materiale in alcuni edifici. Ma perché l’eternit è considerato così pericoloso?

La pericolosità dell’eternit deriva dal fatto che esso contiene amianto. Infatti, il nome tecnico di questo materiale è proprio cemento amianto. L’amianto, è un minerale naturale di aspetto fibroso e a struttura microcristallina particolarmente noto per la sua resistenza al fuoco, alla trazione ed agli acidi. Tuttavia, se inalate, le fibre di amianto rappresentano un pericolo per la salute dell’uomo, essendo cancerogene, e possono causare gravi malattie che interessano principalmente l’apparato respiratorio, i polmoni e la pleura (la membrana che avvolge i polmoni).

Un tetto in eternit diventa quindi pericoloso nel momento in cui il materiale inizia a sgretolarsi, rilasciando in aria particelle dannose. Vecchi manufatti in eternit, come coperture di tetti o canne fumarie, che perdono compattezza, diventando friabili, possono dare luogo alla dispersione di polveri sottili e rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute di chi le inala.

Tetto in eternit: come riconoscerlo?

Come riconoscere la presenza di eternit sul tetto o una canna fumaria in eternit? Purtroppo, ad un occhio inesperto questa operazione risulta abbastanza difficile. Tuttavia ci sono alcune possibili soluzioni.

Innanzitutto bisogna prendere in considerazione l’anno di produzione del manufatto. Questo infatti potrebbe essere una prima indicazione per capire se vi è in effetti la presenza di amianto. Una tettoia, una canna fumaria o un serbatoio per l’acqua prodotti o acquistati dopo il 1994 sono sicuramente realizzati in fibrocemento ecologico, un materiale non nocivo. Se invece l’installazione risale a prima di quell’anno è molto probabile che si tratti di eternit.

Altro dettaglio da vedere, se possibile, è il marchio di fabbrica del manufatto, in modo da poter cercare l’impresa e provare a capire quali materiali utilizzava per la produzione. In alternativa, non rimane che un’ispezione visiva che tuttavia è abbastanza difficile da effettuare, soprattutto per chi non possiede le giuste competenze.

Solitamente il fibrocemento ecologico appare più chiaro rispetto all’eternit contenente amianto. Inoltre, i manufatti non nocivi potrebbero presentare il marchio “ecologico”. Spesso però un esame visivo potrebbe essere inesatto e non sufficiente.

Solo degli esperti specializzati nello smaltimento dell’amianto sanno come riconoscere i materiali realizzati in amianto. Oltre ad effettuare un’ispezione visiva, durante il sopralluogo, gli esperti potrebbero provvedere ad estrarre dei campioni da far analizzare in laboratorio. Solo in questo modo si potrà avere una conferma definitiva.

Tetto in eternit: cosa fare?

Abbiamo visto cos’è l’eternit e come riconoscerlo, ma cosa fare nel caso in cui la presenza di questo materiale sia accertata? Per legge, il proprietario dell’immobile ha l’obbligo di segnalarne la presenza alle autorità locali. Il personale specializzato, una volta effettuate le valutazioni riguardo lo stato di conservazione del manufatto in questione, provvederà a decidere se optare per la rimozione o intervenire con procedure volte a neutralizzarne la tossicità.

Ad oggi esistono protocolli standardizzati per valutare la pericolosità dell’amianto e regolamenti precisi per quanto riguarda le procedure in merito. Per questo, se vi è il sospetto della presenza di materiale in eternit nella tua abitazione la cosa più opportuna da fare è rivolgersi alle autorità locali o a personale tecnico specializzato.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la rimozione non è per forza l’unica soluzione una volta individuata la presenza di eternit. Gli esperti che sanno come riconoscerlo potranno effettuare un’attenta valutazione, stabilendo se lo stato del materiale potrebbe in effetti risultare pericoloso oppure se è possibile intervenire con altre procedure mirate come ad esempio l’incapsulamento o la sovracopertura.

L’incapsulamento, qualora il materiale non sia in uno stato di deperimento avanzato, è una procedura che permette di rendere l’amianto inoffensivo. A differenza dello smaltimento ovviamente, la spesa di questa procedura sarebbe decisamente inferiore. Purtroppo però non è sempre un’opzione possibile e spesso è necessario procedere alla rimozione.

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