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Demolire un edificio: quanto costa e come usare il Superbonus 110%

Demolire e ristrutturare un edificio ha tanti vantaggi: ecco quanto costa e come usufruire del Superbonus 110%

17-09-2022 (Ultimo aggiornamento 20-09-2022)

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Demolire un edificio per poi ricostruirlo è un’attività perfettamente attinente a una ristrutturazione, e che generalmente non porta a una riclassificazione dell’edificio. Solitamente si opta per la demolizione e ricostruzione, quando un adattamento non riesce a soddisfare tutte le esigenze di chi lo abita. Al contrario, la demolizione consente di riprogettare completamente il plesso in base a specifici bisogni. Si ha quindi l’opportunità di avere un fabbricato nuovo, sicuro e innovativo.

In più, attualmente chi vuole demolire e costruire da zero, può risparmiare grazie al Superbonus 110%, a patto che sussistano determinate condizioni. La demolizione è un lavoro complesso, che richiede una spesa impegnativa: come demolire un edificio? Quanto costa? E quando è possibile usare la maxi-agevolazione? Facciamo chiarezza.

Quanto costa demolire un edificio

Demolire un edificio è un’operazione che richiede l’intervento di diversi tecnici e professionisti, quindi dipende dal tipo di lavoro ma anche e soprattutto dalle caratteristiche, ubicazione e dimensioni dell’immobile. Normalmente, le ditte calcolano l’offerta “vuoto per pieno”: si basano sul volume lordo calcolato in metri cubi, che viene in seguito moltiplicato per il costo di demolizione vuoto per pieno complessivo.

Solitamente un edificio posizionato in una periferia isolata e facilmente raggiungibile richiede un costo inferiore e anche un tempo più compresso rispetto a uno in centro città. Nel costo di demolizione bisogna anche includere le spese per la messa in sicurezza dello spazio e la rimozione e lo smaltimento delle macerie. Solitamente un immobile di periferia o campagna ha un costo di 30 euro al metro cubo, mentre uno in città può arrivare a 50 euro al metro cubo.

Quando si effettua una demolizione con ristrutturazione non è necessario chiedere alcun permesso, è sufficiente quella relativa all’iter della ristrutturazione. Anzi, per ottenere il Superbonus 110% e motivare la richiesta dell’agevolazione è cruciale che tutto sia legato a un’unica pratica.

Come si demolisce un edificio?

Demolire un edificio può essere un lavoro semplice e rapido o molto più lungo e complesso, a seconda del tipo di edificio oltre che della già citata differenza di localizzazione. La regolamentazione per la demolizione di un edificio è prevista dal decreto legislativo 81/2008, testo unico sulla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. A occuparsene sono le imprese di demolizione, che possono utilizzare tecniche e strumenti diversi a seconda delle dimensioni dell’edificio, ovvero gru o escavatrici nel caso di piccole case e implosioni nel caso di palazzi.

Una volta ottenute le eventuali autorizzazioni, è necessario esaminare la struttura architettonica dell’edificio, individuando i muri e le colonne portanti e quelli non portanti. Gli operai lavorano sotto la supervisione di una figura professionale che si occupa di controllare che le norme del piano operativo per la sicurezza siano rispettate. È fondamentale controllare che non vengano mai gettati gli elementi demoliti dall’alto, che le polveri che si generino siano ridotte al minimo e che l’area sia opportunamente delimitata e recintata per ridurre a zero le possibilità di infortuni o incidenti. Il processo di demolizione prevede che prima vengano eliminati i camini e gli elementi murari e alla fine le strutture portanti.

A volte, specie se si fa uso di materiali esplosivi o strumenti delicati, bisogna anche proteggere gli edifici e gli elementi architettonici che circondano il perimetro dell’edificio. Demolire una casa o un palazzo è un’attività sicuramente delicata, che va affidata a un’impresa altamente qualificata la quale si occuperà anche di far rispettare le norme di legge durante l’attività.

Demolizione edificio: quando usare il Superbonus 110%

Grazie alla possibilità di rientrare nella spesa per ben il 110%, demolire e ricostruire è molto vantaggioso, a patto che si rispettino alcune condizioni. L’Agenzia delle Entrate ha anche chiarito un altro aspetto all’interno della risposta 210/2021. Innanzitutto, la ricostruzione deve comportare il miglioramento di almeno due classi energetiche e prevedere un volume inferiore o uguale rispetto all’esistente per avere i benefici fiscali, mentre eventuali aumenti volumetrici si contabilizzano a parte tramite fatture separate e sono esclusi dalla maxi-agevolazione del 110%. In altre parole, lo Stato aiuta le transizioni green degli edifici, che evolvano le abitazioni sulla base dei traguardi energetici e architettonici che aiutino l’ambiente e la transizione verso le energie pulite.

La nota positiva è che la sagoma dell’abitazione si può cambiare, mantenendo la volumetria e quindi il Bonus. La demolizione con ricostruzione diventa vantaggiosa quando un edificio è in uno stato fatiscente e un adattamento ha enormi costi. Tutti questi interventi richiedono innanzitutto un sopralluogo per il Superbonus 110% e soprattutto l’intervento di una ditta specializzata in demolizione e ristrutturazione. Su Pagine Gialle Casa è possibile entrare immediatamente in contatto con i professionisti della propria zona e ricevere subito diversi preventivi scegliendo tra le varie proposte.

 

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