West Nile, cosa fare in casa per proteggerti dalle infezioni delle zanzare?
Vuoi proteggerti dal virus West Nile? Inizia dalla tua casa! Scopri le strategie più efficaci per prevenire le infezioni: dalle zanzariere professionali alla disinfestazione specializzata, tutti i consigli per eliminare i rischi domestici e vivere serenamente l'estate.

Alessia Mancini
Content manager e blogger
Con l’arrivo dell’estate aumentano anche i rischi legati alle punture di zanzara, soprattutto quelle che possono trasmettere virus come il West Nile. Negli ultimi anni questa minaccia, un tempo considerata lontana, è diventata una realtà anche in molte aree italiane, con casi in crescita e una diffusione sempre più ampia. Ma cosa possiamo fare concretamente per difenderci, partendo proprio da casa nostra?
Dove si trova la zanzara West Nile?
Il virus West Nile viene trasmesso principalmente dalla zanzara comune (Culex pipiens), presente in gran parte dell’Italia, soprattutto nelle zone umide, agricole o in prossimità di corsi d’acqua. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature, questo insetto è ormai ampiamente diffuso in tutto il territorio italiano, con particolare concentrazione nelle aree umide e paludose della Pianura Padana, ma la sua presenza si è estesa anche al Centro e Sud Italia.
Le zanzare Culex prediligono ambienti acquatici stagnanti per la deposizione delle uova: sottovasi, caditoie, pozze d’acqua, vasche ornamentali e qualsiasi contenitore che raccolga acqua piovana. A differenza della zanzara tigre, la Culex pipiens è attiva prevalentemente nelle ore serali e notturne, risultando particolarmente molesta durante le calde serate estive.
Il 2025 ha già registrato diversi casi di infezione da virus West Nile, in particolare nelle regioni del Nord, come Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Le autorità sanitarie monitorano costantemente la situazione, ma il numero crescente di casi conferma l’importanza della prevenzione anche a livello domestico.
Che sintomi dà il West Nile?
L’80% delle persone infettate da WNV non sviluppa sintomi, ma circa un quinto può manifestare sintomi lievi e transitori come febbre, mal di testa, dolori muscolari e rash cutanei. In casi più gravi (soprattutto in soggetti fragili o anziani), il virus può causare complicazioni neurologiche come encefalite o meningite.
Come evitare il West Nile in casa?
Proteggere la propria casa dalle zanzare portatrici del West Nile Virus non è poi così complicato come potrebbe sembrare a prima vista. La chiave sta nel capire che la prevenzione individuale rappresenta davvero l’arma più efficace che abbiamo a disposizione. Parliamo di strategie semplici ma concrete: zanzariere ben installate, repellenti di qualità e un’attenzione costante ai ristagni d’acqua che possono formarsi anche nei luoghi più impensati della nostra abitazione.
Installare zanzariere
Il primo pensiero dovrebbe andare alle zanzariere, che restano il sistema di protezione più affidabile per qualsiasi abitazione. Non stiamo parlando di quelle economiche che si strappano al primo utilizzo, ma di vere e proprie barriere fisiche progettate per durare nel tempo. Una zanzariera efficace deve avere una maglia molto fine, con aperture non superiori a 1,2 millimetri, realizzata in materiali resistenti come alluminio o fibra di vetro di qualità. L’installazione deve essere perfetta, senza il minimo spazio libero lungo i bordi, perché le zanzare sono incredibilmente abili a trovare anche la fessura più piccola.
Le zanzariere fisse vanno benissimo per le finestre che non apriamo spesso, mentre quelle a rullo sono perfette per l’uso quotidiano perché permettono di aprire e chiudere rapidamente. Se abbiamo porte-finestre ampie o vetrate panoramiche, le zanzariere plissettate rappresentano una soluzione elegante che non rovina l’estetica della casa. Esistono anche quelle magnetiche, più economiche ma decisamente meno durature, che possono andare bene per utilizzi stagionali o temporanei.
Bisogna controllare periodicamente che non ci siano strappi o problemi ai sistemi di fissaggio, e riparare immediatamente qualsiasi danno, perché anche un piccolo foro può compromettere l’efficacia di tutta la protezione.
Evitare l’acqua stagnante
Ma le zanzariere da sole non bastano se poi diamo alle zanzare la possibilità di riprodursi proprio sotto casa nostra. Le zanzare Culex, quelle che trasmettono il West Nile, hanno bisogno di acqua stagnante per completare il loro ciclo vitale, e spesso la trovano nei posti più banali: sottovasi dimenticati, annaffiatoi lasciati pieni, grondaie intasate che non scaricano bene l’acqua piovana. Ogni settimana dovremmo fare un giro completo della casa e del giardino, controllando tutti questi potenziali focolai. Non dimentichiamo le cisterne e i serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana, che vanno coperti ermeticamente, e l’acqua di fontane ornamentali e ciotole per gli animali, che va cambiata regolarmente.
Quando non possiamo eliminare completamente l’acqua stagnante, esistono delle soluzioni intelligenti. Nelle vasche ornamentali possiamo introdurre pesci rossi o gambusie, che sono predatori naturali delle larve di zanzara e mantengono l’equilibrio dell’ecosistema acquatico. Per altre raccolte d’acqua inevitabili, possiamo utilizzare larvicidi biologici specifici, come il Bacillus thuringiensis israelensis, che colpisce selettivamente le larve senza danneggiare l’ambiente.
Utilizzare repellenti
La protezione individuale attraverso repellenti adeguati completa il quadro della prevenzione domestica. I repellenti cutanei più efficaci contengono DEET al 20-30%, icaridina o citriodiol, e vanno applicati su tutte le parti esposte del corpo seguendo scrupolosamente le istruzioni del produttore. L’applicazione va rinnovata secondo la durata indicata, prestando particolare attenzione nelle ore serali e notturne quando le zanzare Culex sono più attive.
Infine, non sottovalutiamo il potere di alcune piante repellenti come citronella, lavanda, basilico e geranio. Coltivate nelle aree esterne e posizionate strategicamente vicino a porte e finestre, non solo abbelliscono gli spazi ma contribuiscono naturalmente alla protezione.
Ricorrere alla disinfestazione professionale
Quando tutte queste misure preventive non sono sufficienti, o quando ci troviamo in presenza di focolai attivi nella zona, diventa necessario ricorrere alla disinfestazione professionale. I servizi professionali offrono trattamenti adulticidi per eliminare le zanzare già presenti, trattamenti larvicidi per controllare i focolai di riproduzione, sistemi di monitoraggio ambientale e programmi di interventi cadenzati che coprono tutto il periodo di attività delle zanzare, da maggio a ottobre.
La scelta del professionista giusto è fondamentale: dobbiamo verificare che l’azienda sia autorizzata e certificata per l’uso di biocidi, richiedere sempre un sopralluogo gratuito per la valutazione della situazione specifica della nostra proprietà, ed esigere l’utilizzo di prodotti registrati e a basso impatto ambientale.
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