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Ristrutturazione sostenibile: ecco le scelte etiche da adottare

L’efficienza energetica è un aspetto cruciale quando si ristruttura casa: l’esperta offre alcune importanti linee guida per tutelare l’anima dell’edificio e il contesto in cui è inserito

13-09-2023

Studio di architettura BARBARO18

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L’evoluzione verso un futuro sostenibile e a basso impatto ambientale è un obiettivo primario per la società contemporanea. La direttiva europea 2010/31/UE ha rappresentato un passo fondamentale in questa direzione, introducendo il concetto ambizioso di “edifici a energia quasi zero“. Questi edifici, capaci di generare autonomamente l’energia di cui hanno bisogno attraverso fonti rinnovabili, promettono di ridurre in modo significativo l’impatto ambientale del settore edilizio. Tuttavia, quest’obiettivo sembra scontrarsi con la realtà del mercato immobiliare, dove oltre il 35% degli immobili si posiziona in classe G, quella più bassa.

La direttiva europea è sicuramente un passo importante verso la sostenibilità, ma pone una domanda cruciale: come ristrutturare un edificio per renderlo più efficiente, senza intaccare le sue qualità?

Preservare l’anima di una casa, una villa o un altro immobile di pregio, magari posizionato in una zona strategica dal punto di vista paesaggistico, è una sfida che architetti, consulenti e imprese edili devono affrontare in modo consapevole.

Affrontare in modo etico e responsabile la sfida dell’efficienza energetica nelle ristrutturazioni edilizie è cruciale oggigiorno. Dalla selezione dei materiali alla progettazione di sistemi energetici avanzati, esamineremo come possiamo contribuire ad un futuro sostenibile anche nel campo delle ristrutturazioni edili.

Progettare una ristrutturazione sostenibile: 3 aspetti da tenere a mente

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Progettare seguendo i principi della bioedilizia con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica richiede innanzitutto una comprensione approfondita del luogo, del clima circostante e delle esigenze delle persone che vivranno nell’edificio. Questo processo influenza la scelta delle tecnologie, dei metodi costruttivi più idonei e dei materiali eco-compatibili più adatti.

Fin dalle fasi iniziali, è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che integri l’architettura con l’ingegneria degli impianti e la struttura dell’edificio. Le fasi di progettazione architettonica e di sviluppo degli impianti devono quindi procedere di pari passo e in armonia, considerando l’isolamento delle pareti, dei solai, della copertura e di tutti i sistemi energetici e termici.

Adottare un approccio etico e sostenibile in una ristrutturazione significa tenere conto di 3 aspetti:

Architettura ed energie pulite: un connubio all’insegna della sostenibilità

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La riqualificazione energetica è il punto di partenza per uno sviluppo sostenibile del settore edilizio, uno dei settori che, ad oggi, hanno il maggiore impatto ambientale. L’architettura contemporanea sta ponendo l’accento sull’uso responsabile delle risorse naturali, sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici. Gli architetti oggi si trovano di fronte alla sfida di progettare edifici che non solo siano esteticamente gradevoli e funzionali ma anche a basso impatto ambientale.

Una delle chiavi per raggiungere questo obiettivo è la progettazione bioclimatica, per creare veri e propri ecosistemi capaci di generare energia in abbondanza grazie all’installazione di pannelli solari, ma anche grazie all’energia eolica, geotermica e idroelettrica. Inoltre, un sistema fotovoltaico può essere collegato direttamente alla rete per facilitare la ricarica dei veicoli elettrici e sono dotate di avanzati sistemi di accumulo dell’energia. L’elemento fondamentale che sottintende l’efficienza energetica di questi edifici è costituito dagli impianti elettrici, che fungono da vero e proprio cuore pulsante dell’intero sistema.

Ristrutturazione green: i materiali a impatto zero

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Uno degli elementi chiave di una ristrutturazione etica è l’uso di materiali a impatto zero, che contribuiscono in modo significativo alla creazione di ambienti ecologici ed energeticamente indipendenti.

Uno dei materiali più iconici della bioedilizia è il legno certificato FSC (Forest Stewardship Council), proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. Il legno è un materiale rinnovabile che se utilizzato correttamente, può essere estratto e lavorato senza danneggiare l’ambiente circostante. Oltre al legno, ci sono altre opzioni di materiali a impatto zero, come il sughero, il bambù, la canapa e la paglia, che possono essere utilizzati per isolare, rivestire o costruire parti degli edifici.

Anche per quanto riguarda l’isolamento esistono alternative sostenibili, come il sughero espanso, la lana di pecora, e la cellulosa per insufflaggio, che sono altamente efficaci come isolanti termici e acustici senza i rischi associati ai materiali sintetici. Anche i rivestimenti murali in materiali come la canapa o il sughero sono apprezzati per la loro capacità di regolare l’umidità e migliorare la qualità dell’aria interna.

La ristrutturazione verde e l’uso di materiali a impatto zero nella bioedilizia rappresentano un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile per il settore edilizio. Tuttavia, per assicurare che questi principi siano applicati in modo efficace ed etico, è di vitale importanza essere affiancati da un architetto esperto.

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