Quanta energia elettrica consuma in media una casa nel 2025 e come risparmiare

Quanta energia elettrica consuma una casa al giorno, al mese e all'anno? Partendo dai dati di ARERA facciamo una stima e capiamo come risparmiare

• Quanta energia elettrica consuma una casa al mese?
• Da cosa dipende il consumo elettrico domestico
• Come ridurre il consumo di energia elettrica

• Quanta energia elettrica consuma una casa al mese?
• Da cosa dipende il consumo elettrico domestico
• Come ridurre il consumo di energia elettrica

Ogni persona e ogni persona ha un fabbisogno energetico diverso che incide anche sul tipo di abitazione in cui vive, sugli elettrodomestici usati e sulle singole abitudini. Per capire subito quanta energia elettrica si consuma sarebbe opportuno leggere la bolletta della luce, o meglio, equipararne diverse e fare una media dividendole anche in base alla stagione. In questo articolo vediamo quali sono i consumi medi, come soddisfare il fabbisogno e come ridurlo in modo da risparmiare in bolletta.

Quanta energia elettrica consuma una casa al mese?

Il consumo energetico di una casa varia in base alla stagione, al numero di persone che la abitano e alle abitudini quotidiane. Tuttavia, è possibile fare una stima basata sui dati ufficiali forniti da ARERA, che indicano un consumo medio annuo compreso tra 2.000 e 2.700 kWh per una famiglia tipo italiana con una potenza impegnata di 3 kW composta da 3-4 persone che utilizzano generalmente climatizzatore estivo, riscaldamento elettrico e illuminazione elettrica.

Dividendo questo valore per i 12 mesi dell’anno, si ottiene un consumo mensile medio che va da circa 167 kWh a 225 kWh al mese. Questa fascia copre la maggior parte delle situazioni domestiche standard, con utilizzo regolare di elettrodomestici, illuminazione, lavatrici e dispositivi elettronici.

Va però considerato che i consumi non sono costanti durante l’anno:

• in estate l’uso del condizionatore può far salire i consumi oltre i 300 kWh
• in inverno il fabbisogno energetico può scendere anche sotto i 150 kWh, a patto che non si utilizzino impianti di riscaldamento energivori

Monitorare il proprio consumo mensile in kWh è utile per capire dove si può intervenire per risparmiare in bolletta e valutare l’opportunità di installare un impianto fotovoltaico, specie in caso di consumi elevati o se si utilizzano climatizzatori e pompe di calore in modo frequente.

In Italia la maggior parte del fabbisogno di energia è occupato dagli elettrodomestici e dagli impianti elettrici, ovvero il condizionatore d’aria, lo scaldabagno elettrico e la pompa di calore. Per esempio, chi usa il riscaldamento a gas consuma meno energia rispetto a chi utilizza la caldaia elettrica.

Da cosa dipende il consumo elettrico domestico

Il consumo di energia elettrica dipende da una serie di fattori che possono far aumentare o diminuire consumi e costi:

• numero di persone dentro il nucleo familiare, dove maggiore è la quantità di persone che vivono sotto lo stesso tetto e maggiori saranno i consumi di energia. Bisogna anche considerare che ogni persona ha le sue esigenze e utilizza l’energia in modo differente.
• abitudini quotidiane, come lasciare accesa la luce inutilmente, fanno una grande differenza. Adottare buone abitudini mirate al risparmio energetico farà ridurre la bolletta.
• dimensioni della casa, più è grande e più energia è necessaria per riscaldarla, rinfrescarla, illuminarla; bisogna tenere conto anche di tutti gli elettrodomestici necessari che saranno generalmente di più rispetto a una casa piccola.
• classe energetica dell’edificio e il livello della sua efficienza energetica, infatti case ben isolate con infissi performanti, cappotto termico e impianti moderni consumano meno energia di quelle datate e prive di interventi di riqualificazione. Chi vuole capire meglio qual è la classe energetica della propria abitazione può affidare ad un esperto il calcolo dell’APE.
• numero e tipologia di elettrodomestici, tenendo conto che quelli che consumano di più sono il frigorifero, la lavatrice, la lavastoviglie e il forno. Se non si usano in modo corretto, gli elettrodomestici possono pesare di più sulla bolletta. A tal proposito è utile scegliere dispositivi a basso consumo, valutando la classe energetica. Chi ha intenzione di rinnovarli può approfittare del Bonus Elettrodomestici 2025.
• tipo di impianti di riscaldamento e raffrescamento, per esempio una stufetta elettrica consuma di più di una pompa di calore o altri dispositivi meno energivori, tuttavia se l’isolamento è scarso o si usa un condizionatore senza fotovoltaico i consumi possono risultare elevati in bolletta.

Come ridurre il consumo di energia elettrica

Ridurre i consumi elettrici in casa è possibile con piccoli accorgimenti quotidiani, ma anche grazie a scelte tecnologiche più consapevoli. Partiamo dalle azioni più semplici:

• utilizzare elettrodomestici in classe energetica A o superiore
• spegnere completamente i dispositivi in stand-by
• usare ciabatte con interruttore
• regolare climatizzatori e pompe di calore con temperature moderate
• attivare lavatrici e lavastoviglie durante le fasce orarie più economiche se si ha una tariffa differenziata

Ma se si vogliono ottenere risultati più concreti nel lungo periodo, la scelta più strategica è installare un impianto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico da 3 kW può coprire gran parte del fabbisogno elettrico di una famiglia media, soprattutto se abbinato a sistemi efficienti come pompe di calore. Durante il giorno, l’energia solare prodotta può essere autoconsumata direttamente, riducendo il prelievo dalla rete. Con l’aggiunta di una batteria di accumulo, è possibile utilizzare l’energia anche la sera o nei giorni nuvolosi, massimizzando il risparmio.

Investire in questo sistema conviene ancora di più nel 2025, anche grazie agli incentivi per fotovoltaico. Oltre a ridurre le bollette, un impianto fotovoltaico aumenta il valore dell’immobile e ti rende più indipendente dai rincari dell’energia elettrica.

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