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Tettoia in plexiglass o in policarbonato, quale scegliere?

Il plexiglass e il policarbonato sono due materiali utilizzati nella realizzazione delle tettoie, ma qual è il più performante? Scoprilo in questo articolo

07-04-2020 (Ultimo aggiornamento 11-03-2024)

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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Spesso, sulle porte di ingresso delle nostre case o garage, la soluzione migliore è quella installare una tettoia: in questo modo la stanza sarà più riparata dal sole e in caso di pioggia eviteremo fastidiosi e problematici allagamenti. Se non intendiamo fare opere murarie particolari o spendere capitali nell’opera possiamo scegliere di acquistare una tettoia in plexiglass o in policarbonato: insomma, quelle commerciali che si possono trovare senza problemi nei ferramenta più forniti e in tutti i negozi di edilizia. Se entrambi sono materiali plastici, tuttavia dobbiamo scegliere se acquistare la tettoia in plexiglass o in policarbonato.

Sarebbe sbagliato affermare che una sia meglio dell’altra: questo dipende dalle nostre esigenze e progetti, non è sbagliato dire però che i modelli che si trovano in commercio sono esteticamente molto simili per tutti e due i materiali, entrambe le soluzioni sono funzionali allo scopo, e non richiedono particolari manutenzioni vediamo i pro e i contro che ci faranno scegliere tra una tettoia in plexiglass o policarbonato.

Tettoia in plexiglass

Ciò che potrebbe farci optare per il plexiglass è la trasparenza: è più trasparente del vetro, con un coefficiente di circa 0.93. Altro punto a favore è la resistenza agli urti, intemperie e umidità, nonché a prodotti chimici e detersivi. Sempre per la resistenza, consideriamo che in caso di neve può arrivare a sopportare fino a 150kg per metro quadrato! In generale, quindi, è un ottimo materiale per le coperture. Il problema è la durata nel tempo: il plexiglass, quando viene utilizzato per l’esterno può indurire e crepare. Ciò che è certo è che ingiallisce con il tempo, perdendo quindi luminosità e estetica. Un altro contro è la facilità con cui può essere rigato o strisciato, quindi bisogna far attenzione ad una corretta pulizia.

Tettoia il policarbonato

Ciò che rende questo materiale vincente è la resistenza e la durevolezza. Se l’indice di trasparenza è sicuramente più basso, è 0.86cm, e quindi farà penetrare meno luce, il policarbonato è estremamente resistente agli urti, risulta infatti infrangibile, nonché agli agenti atmosferici, oltre a non manutenzione. Una tettoia in policarbonato compatto resiste fino a 170kg per metro quadrato: praticamente ci si può ballare sopra! Ingiallisce decisamente meno rispetto al plexiglass e si può risolvere il problema con un trattamento UV delle lastre. Tra i materiali plastici è quello con l’elasticità maggiore, eviterà quindi spaccature con il tempo. Se è meno elegante del plexiglass, non dimentichiamo che il policarbonato viene utilizzato dall’industria aerospaziale per ridurre il peso degli aerei garantendo comunque la massima sicurezza. Dove viene utilizzato? In particolare nella produzione di binari, parti di sedili o lenti, ma anche in componenti delle tute degli astronauti utilizzate durante le attività extraveicolari per isolarsi dall’ambiente esterno.

Plexiglass o policarbonato?

Siamo alla stretta finale, è meglio per noi una tettoia in plexiglass o policarbonato? Se la prima vince per estetica, la seconda presenta un rapporto qualità prezzo decisamente migliore. Sta quindi a noi scegliere che tipo di pensilina intendiamo montare a seconda dei gusti, esigenze e disponibilità economiche.

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