Gazebo in giardino: ecco quando non è edilizia libera
MAGAZINE
Logo Magazine

Quali caratteristiche deve avere il gazebo per rientrare in edilizia libera

Il tuo gazebo è conforme? Tutti i requisiti per l'edilizia libera: dimensioni, materiali, ancoraggio e distanze secondo la normativa vigente.

Ultimo aggiornamento 02-07-2025
description icon open or close
Ogni linea contiene un legame tra passato, presente e futuro, trasformando ogni idea in un progetto unico e funzionale. Andrea Bussi, ingegnere civile, fondatore dello studio di ingegneria, structura-b, specializzato in strutture, urbanistica, indagini specialistiche e progettazione BIM. “Il nostr...
Chiedi un preventivo per
arredamento da esterno

Linstallazione di un gazebo nel proprio giardino o terrazzo può sembrare un’operazione semplice e immediata, ma la realtà normativa presenta numerose insidie che possono trasformare un acquisto innocuo in un problema edilizio complesso. Non tutti i gazebo possono essere installati liberamente: la distinzione tra edilizia libera e interventi soggetti a permesso di costruire dipende da caratteristiche precise e specifiche che molti proprietari ignorano.

Il Decreto Ministeriale del 2 marzo 2018 e la consolidata giurisprudenza amministrativa hanno definito criteri chiari per distinguere quando un gazebo rientra nell’ambito delle opere liberamente realizzabili e quando invece richiede specifiche autorizzazioni edilizie. Comprendere queste distinzioni è fondamentale per evitare sanzioni amministrative, ordinanze di demolizione e contenziosi con l’amministrazione comunale.

Iscrizione confermata! Grazie per l'iscrizione! Presto riceverai novità e offerte esclusive nella tua casella di posta. Resta sintonizzato!
Iscriviti alla nostra Newsletter Unisciti a noi e ricevi tutte le novità del mondo casa
Inserisci un indirizzo email valido. Cliccando sul pulsante "Iscriviti" accetti la nostra privacy policy consultabile qui.

Definizione normativa del gazebo secondo la giurisprudenza

Shutterstock

La giurisprudenza amministrativa ha fornito nel tempo una definizione precisa di cosa si intenda per gazebo nell’ambito dell’edilizia libera. Secondo l’orientamento consolidato del Consiglio di Stato, si tratta di una costruzione caratterizzata da leggerezza strutturale, indipendenza architettonica rispetto ad altri edifici, copertura superiore e apertura laterale.

La struttura portante deve essere realizzata con materiali specifici quali ferro battuto, alluminio o legno strutturale, mentre le eventuali chiusure laterali devono consistere in tende facilmente removibili. Questa definizione esclude categoricamente strutture massive o stabilmente ancorate al terreno.

Requisiti dimensionali e strutturali fondamentali

Le caratteristiche dimensionali rappresentano un elemento discriminante per la classificazione del gazebo come opera libera. La normativa prevede limiti precisi che variano in base ai regolamenti comunali, ma generalmente si attestano su superfici comprese tra 15 e 40 metri quadrati, con altezze che oscillano tra 2,50 e 3 metri.

Un caso emblematico è rappresentato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 6263/2023, che ha riconosciuto come edilizia libera un gazebo di dimensioni 4×4 metri, con altezza al colmo di 2,80 metri e altezza alla gronda di 2,20 metri. La struttura, composta da quattro montanti tubolari metallici non fissati al suolo, è stata considerata un semplice elemento di arredo esterno.

Inoltre, il Decreto Ministeriale del 2 marzo 2018, che ha introdotto il glossario delle opere libere, specifica chiaramente che la struttura non deve essere stabilmente ancorata al terreno.

Questo principio implica che il gazebo debba mantenere caratteristiche di temporaneità e reversibilità, evitando qualsiasi forma di fondazione permanente o collegamento strutturale irreversibile con il suolo. La mancanza di stabilità permanente rappresenta un elemento essenziale per evitare la configurazione di nuovi volumi edilizi.

Configurazione architettonica e aperture

gazebo in legno in un giardino

Shutterstock

La configurazione spaziale del gazebo deve rispettare specifici parametri di apertura per rientrare nell’edilizia libera. La struttura deve essere aperta su almeno tre lati, evitando la creazione di uno spazio completamente chiuso che potrebbe essere assimilato a un ambiente interno.

Le eventuali chiusure laterali devono essere costituite da elementi facilmente rimovibili, come tende o pannelli non strutturali. Alcuni regolamenti locali precisano che i pannelli laterali grigliati non devono superare il 50% della superficie di un singolo lato, garantendo così la permeabilità visiva e funzionale della struttura.

Funzione e destinazione d’uso

La finalità del gazebo rappresenta un elemento determinante per la sua classificazione normativa. La struttura deve svolgere una funzione di riparo temporaneo dalle intemperie, dal sole e dall’umidità, senza configurare un nuovo ambiente abitabile o di servizio.

Il gazebo deve valorizzare la fruizione di spazi aperti come giardini o terrazzi, mantenendo sempre un carattere accessorio rispetto all’immobile principale. L’utilizzo deve essere stagionale o temporaneo, escludendo qualsiasi destinazione d’uso permanente che potrebbe richiedere specifiche autorizzazioni edilizie.

Distanze minime e vincoli territoriali

Shutterstock

Il rispetto delle distanze minime rappresenta un aspetto fondamentale nell’installazione di gazebo in edilizia libera. La struttura deve osservare le distanze tra edifici previste dal Codice Civile, posizionandosi ad almeno 1,50 metri dai confini di proprietà e a 1 metro da elementi architettonici quali parapetti, ringhiere o facciate.

Particolare attenzione deve essere prestata alle aree soggette a vincoli paesaggistici o culturali, dove potrebbero essere richieste autorizzazioni specifiche indipendentemente dalle caratteristiche strutturali del gazebo.  

Quando è necessario il permesso di costruire

Il gazebo esce dall’ambito dell’edilizia libera quando presenta caratteristiche di stabilità permanente, dimensioni eccessive o configurazioni chiuse. È necessario il permesso di costruire quando la struttura è stabilmente ancorata al suolo, realizzata con materiali pesanti come cemento o muratura, o destinata a un uso duraturo.

L’alterazione del volume dell’immobile principale o la creazione di nuovi spazi chiusi e stabili comporta automaticamente l’obbligo di richiedere specifiche autorizzazioni edilizie. In presenza di vincoli paesaggistici, si aggiunge la necessità di ottenere l’autorizzazione paesaggistica per evitare compromissioni del valore estetico o ambientale del territorio.

Prima dell’installazione di un gazebo è consigliabile effettuare accurate verifiche normative a livello locale. Il Regolamento Edilizio comunale e le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore possono prevedere limitazioni specifiche o requisiti aggiuntivi rispetto alla normativa nazionale.

Domande frequenti:

  • Serve un permesso per installare un gazebo in giardino?

    Dipende dalle caratteristiche del gazebo. Se la struttura è leggera, temporanea, non stabilmente ancorata al suolo e aperta su almeno tre lati, può rientrare nell’edilizia libera e non richiede permessi. In caso contrario, ad esempio con strutture fisse o chiuse, è necessario ottenere un permesso di costruire.

  • Quali sono i requisiti per un gazebo in edilizia libera?

    Per essere considerato edilizia libera, un gazebo deve avere dimensioni contenute (in genere tra 15 e 40 m²), altezza limitata (massimo 3 metri), struttura non fissa al terreno, aperture su almeno tre lati e copertura leggera. Inoltre, deve essere facilmente rimovibile e usato in modo temporaneo o stagionale.

Scegli uno dei nostri migliori professionisti!
Richiedi un preventivo gratis a arredamento da esterno
CHIEDI ORA
invia la tua richiesta gratis
ricevi fino a 5 preventivi
scegli il preventivo migliore
Lavori da fare in casa?
Ricevi e confronta preventivi gratis dai migliori professionisti nella tua zona
TUTTE LE CATEGORIE