Cosa fare se non esce acqua calda da nessun rubinetto?
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Cosa fare se non esce acqua calda da nessun rubinetto?

La mancanza di acqua calda in casa potrebbe rappresentare un grave problema, soprattutto in inverno. Ecco le cause e le soluzioni al problema.

Ultimo aggiornamento 24-09-2025
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Ugo Sollazzo

Idraulico termotecnico

Sono un esperto idraulico con più di qualche decennio di esperienza nel settore. Come tutti, ho iniziato la mia carriera come apprendista, questo mi ha permesso di acquisire ampie conoscenze a bilità pratiche che, messe al servizio della mia professione, mi hanno portato ad aprire un’attività i...
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IDRAULICA

Secondo le statistiche di settore circa il 20% delle chiamate ai tecnici delle caldaie e agli idraulici riguarda la mancata fuoriuscita dell’acqua calda dai rubinetti. Si tratta perciò di una situazione piuttosto comune, le cui cause possono essere diverse e rintracciabili in un malfunzionamento della caldaia oppure in problemi legati alla manutenzione dell’impianto idraulico. Quando non esce acqua calda dai rubinetti quasi sempre il problema è la caldaia: può trattarsi di una riduzione della pressione, di un guasto alle parti elettriche o alle componenti elettroniche. Invece, qualora non dovesse uscire neanche acqua fredda, il guasto è più probabilmente riconducibile alle tubazioni o ai terminali, che devono essere puliti e controllati minuziosamente.

Il controllo della pressione della caldaia

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Qualora non dovesse arrivare acqua calda ai rubinetti la prima verifica da effettuare è quella relativa alla pressione. La caldaia, infatti, per inviare acqua calda nella rete domestica deve lavorare con una pressione minima, diversa per ogni impianto e indicata nel libretto. In condizioni normali il valore deve essere compreso tra 1 e 1,5 bar. Se dopo il controllo la lancetta segnala un valore inferiore, questa è probabilmente la causa del malfunzionamento.

 

Per ripristinare la pressione bisogna agire sul rubinetto di carico, seguendo il tubo di entrata dell’acqua. Ruotandolo in senso antiorario è possibile aumentare la pressione interna della caldaia, mantenendolo aperto fino a che l’indicatore non tornerà sopra 1 bar. Dopodiché basta richiudere il rubinetto e verificare che esca nuovamente acqua calda. Se questo accorgimento non funziona, è necessario chiamare un tecnico specializzato. Vuoi scoprire i costi? Chiedi un preventivo e risolvi il problema dell’acqua calda che non esce!

La sporcizia ed il calcare nei rubinetti

Un altro possibile problema della mancanza di acqua in uscita dai rubinetti potrebbe essere la durezza dell’acqua e il calcare sedimentato. In questo caso bisogna procedere allo smontaggio dei filtri, pulendoli con acqua calda e un po’ di candeggina. Se l’operazione non dà risultati è necessario rimuovere il rubinetto, ma prima bisogna chiudere l’impianto idraulico generale, lasciando aperti gli altri rubinetti per scaricare la pressione residua.

 

Spesso il calcare e la sporcizia comportano l’ostruzione totale del condotto, soprattutto in zone dove l’acqua è molto dura. Una volta smontato il rubinetto, conviene immergerlo in una bacinella con acqua calda, bicarbonato e aceto. Dopo circa 40 minuti si rimuovono i residui con una spazzola abrasiva, si lava con un sapone anticalcare e si risciacqua prima del rimontaggio.

Le perdite dell’impianto

Una mancanza improvvisa d’acqua dai rubinetti può essere causata da una perdita, in una giuntura o in un punto della tubazione. Se non è visibile, bisogna chiudere immediatamente l’impianto idraulico e chiamare un tecnico. In genere le perdite causano una riduzione della pressione più che un blocco totale del flusso idrico, ma è bene non sottovalutare il problema.

Non arriva acqua nei rubinetti: altre possibili cause

Oltre a quelle citate, la mancanza d’acqua può dipendere da un problema elettrico o elettronico della caldaia che va in blocco per sicurezza. È sconsigliato intervenire sulle parti elettriche senza competenze: meglio contattare un tecnico. Un’altra possibile causa è legata alla lettura della temperatura: basta regolare la manopola per verificare se il flusso di acqua calda riprende. Se non funziona, il termostato può essere guasto e richiedere sostituzione. Anche lo scambiatore o le valvole interne possono incepparsi e necessitare di pulizia o sostituzione.

L’importanza della manutenzione

Se l’acqua calda non esce dalla doccia o da altri rubinetti potrebbe trattarsi di un guasto straordinario oppure di un problema dovuto alla mancata manutenzione della caldaia. In Italia la manutenzione è obbligatoria: per molte caldaie a gas domestiche va eseguita ogni 1-2 anni, mentre per impianti a combustibile liquido è richiesta annualmente. Un controllo ordinario costa in media 80-120 €, mentre interventi più complessi possono arrivare a 250 €.

La qualità dell’acqua e l’uso dell’addolcitore

Un aspetto spesso trascurato riguarda la qualità dell’acqua domestica. In presenza di acqua dura, l’accumulo di calcare accelera l’usura di rubinetti, tubazioni e caldaia. Per questo, l’installazione di un addolcitore domestico può rappresentare un investimento utile: riduce la formazione di calcare, prolunga la vita dell’impianto e migliora l’efficienza energetica. Anche questo tipo di intervento può rientrare nelle detrazioni fiscali se collegato a lavori di ristrutturazione edilizia o efficientamento energetico.

Il ruolo dei sensori nelle caldaie moderne

Le caldaie di ultima generazione, installate soprattutto negli ultimi anni, sono dotate di sensori elettronici avanzati che monitorano in tempo reale pressione, temperatura e flusso d’acqua. Questi dispositivi inviano segnali al sistema centrale della caldaia e, in caso di anomalia, bloccano automaticamente l’impianto per evitare danni maggiori. In alcuni modelli, i sensori comunicano con l’utente tramite un display digitale o con un’app per smartphone, indicando il tipo di guasto o suggerendo semplici azioni correttive (come il ripristino della pressione).

 

Questa tecnologia è utile per ridurre i tempi di intervento del tecnico e per garantire una diagnosi più precisa dei problemi legati alla mancata erogazione di acqua calda. Tuttavia, richiede anche una manutenzione più attenta: la pulizia periodica dei sensori e l’aggiornamento del software della caldaia (dove previsto) sono fondamentali per mantenere alte le prestazioni. Investire in un modello con sensori intelligenti può sembrare più costoso inizialmente, ma consente di risparmiare nel lungo periodo su riparazioni e consumi.

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