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Cosa sono i mattoni refrattari, quando usarli e perchè convengono

I mattoni refrattari hanno tanti vantaggi, come la resistenza a temperature elevate, e possono essere usati per costruire formi e camini: ecco tutte le caratteristiche

21-12-2022 (Ultimo aggiornamento 19-02-2024)
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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I mattoni refrattari offrono enormi vantaggi e vengono usati quando si deve costruire da zero un caminetto, un forno o un barbecue a casa. Infatti, si contraddistinguono perchè sono in grado di resistere a temperature molto alte, che superano i 1000°C senza deformarsi o perdere qualità meccaniche. Allo stesso tempo, trattengono il calore, riuscendo così a resistere in modo efficace anche a importanti schock termici.

I mattoni refrattari non sono tutti uguali, ma è importante distinguere le varie tipologie e capire quando impiegarle.

Tipi di mattone refrattario

I mattoni refrattari si dividono in due grandi famiglie:

  • mattoni refrattari densi: vengono usati per resistere a sollecitazioni meccaniche o chimiche, come quelle che si sviluppano nei caminetti; non sono dei buoni conduttori ma sono molto resistenti
  • mattoni isolanti o leggeri: sono molto porosi (circa il 20%) e leggeri, caratterizzati da un ottimo isolamento termico; vengono usati in interventi semplici, come la realizzazione di forni. Hanno anche alcuni contro, come la scarsa resistenza e la bassa conduttività del calore.

I mattoni refrattari sono l’ideale quando si deve resistere al calore o trattenerlo. Il tutto grazie alla composizione a base di argilla, a cui si aggiungono ossido di alluminio e di silice. Vengono cotti a temperature elevate e, in questo modo, raggiungono una vetrificazione parziale.

Questi prodotti sono, quindi, caratterizzati da una specifica porosità: più è elevata, meno il mattone è in grado di trattenere e condurre calore e più è leggero. Maggiore porosità significa anche meno resistenza.

Misure dei mattoni refrattari

Le misure dei mattoni variano in base alle esigenze del costruttore e dell’uso che ne deve fare. Normalmente un mattone ha una forma rettangolare oppure ad arco, è caratterizzato da un rapporto dei lati di 1:2:4. Questo rapporto permette di incastrare tra loro i mattoni nella costruzione e garantire il successo dell’intervento.

I mattoni che si trovano in commercio hanno una misura standard di 22 x 11 cm dove lo spessore può variare da 3 a 6 cm. Esistono anche i mattoni chiamati tavelle, che sono una sorta di piastra più piatta dello spessore di 3 cm e vengono usati per realizzare i caminetti o i forni a legna.

Esistono poi i cosiddetti sestini, che hanno la forma di parallelepipedo, e le misure di 6 x 27 cm e lo spessore variabile da 2 a 4 cm.

Quando si usano i mattoni refrattari

I mattoni si usano sia in ambito privato e domestico, sia a livello industriale. Come già detto, si possono usare per realizzare:

In ambito industriale vengono usati nei forni per la produzione di vetro o per creare archi.

Quanto costano i mattoni refrattari

Il prezzo dei mattoni refrattari varia in base alla tipologia e alle dimensioni:

  • quelli per il rivestimento di canne fumarie o camini costano circa 0,85 euro cadauno
  • i mattoni refrattari per stufe, cucine in muratura o termocamini costano circa 0,65 euro cadauno
  • quelli decorativi in cotto, usati per il rivestimento del camino, possono costare 1 euro cadauno
  • le tavelle refrattarie per piano cottura sono le più particolari e costose: si aggirano attorno a 3,5 euro cadauna.
  • piastre per barbecue all’aperto costano anche 4,5 euro al pezzo in base anche alla dimensione.

Ci sono poi altri tipi di mattoni più particolari, come quelli antiacido pensati per il rivestimento di una griglia o di un barbecue, che costano circa 1,5 euro cadauno.

A queste tariffe bisogna aggiungere anche il costo della posa. Per esempio, rivestire un forno a legna di 120 cm di diametro può costare dai 2.000 ai 5.000 euro. I costi variano anche in base alla zona. Per tale motivo è importante chiedere diversi preventivi prima di affidare il lavoro a un esperto.

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