Cosa fare se il fotovoltaico non funziona? Cause, soluzioni e costi possibili
L’impianto fotovoltaico fornisce energia pulita e permette di risparmiare sui costi della bolletta. Ma cosa fare se non funziona? Scopriamo come risolvere
Dario Marigliani
Architetto
- Come capire se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare e come agire
- Quali sono le cause che determinano un malfunzionamento dell’impianto
- Cosa fare se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare
- Come capire se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare e come agire
- Quali sono le cause che determinano un malfunzionamento dell’impianto
- Cosa fare se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare
Sempre più persone decidono di installare un impianto fotovoltaico poiché sono tanti i vantaggi a cui si va incontro. Non solo garantisce di ottenere energia da una fonte rinnovabile, i raggi solari, ma permette di risparmiare sui costi della bolletta dell’energia elettrica. Vantaggi importantissimi che, però, vengono meno se l’impianto smette di funzionare correttamente o del tutto.
Se le performance dell’impianto fotovoltaico si riducono o se smette di produrre energia, è necessario intervenire prontamente per poter ripristinare il corretto funzionamento. Prima di agire, tuttavia, occorre individuare la cause dell’arresto della produzione di energia.
Dopo aver capito il problema sarà possibile trovare il metodo più efficace per risolverlo, individuando eventuali spese da sostenere per la riparazione. Scopriamo come capire se il proprio impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare, quali sono le cause più frequenti e quali sono i costi per le possibili soluzioni.
Come capire se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare e come agire
Shutterstock
Avere un impianto fotovoltaico significa produrre energia in maniera autonoma, sfruttando i raggi del sole. Ciò comporta un incremento dell’autosufficienza energetica e, di conseguenza, minori costi in bolletta.
Quando un impianto non produce come dovrebbe ci sono diverse conseguenze. Innanzitutto, si ha un calo di produzione dell’energia, che si può dedurre dall’aumento delle bollette o dal monitoraggio effettuato tramite applicazioni o portali. Questi possono segnalare anomalie o codici di errore. Anche il display delle inverter può fornire informazioni preziose.
E ancora, si potrebbe sperimentare bassa tensione della corrente o un surriscaldamento dell’intero sistema o dei singoli pannelli fotovoltaici.
Questi segnali potrebbero rappresentare un campanello d’allarme importante che indica un malfunzionamento dell’impianto fotovoltaico.
Quali sono le cause che determinano un malfunzionamento dell’impianto
Le cause di un malfunzionamento dell’impianto fotovoltaico possono essere differenti, alcune facilmente risolvibili, con un intervento di manutenzione ordinaria, altre che invece richiedono un intervento più approfondito.
Tra le cause più frementi c’è l’accumulo di sporcizia sui pannelli solari. Polvere, foglie o un’ombra eccessiva dovuta ad alberi o elementi di disturbo circostanti possono ridurre nettamente le prestazioni dell’impianto fotovoltaico, con una produzione di energia che risulta essere inferiore a quella attesa.
L’hot-spot, ossia il riscaldamento delle celle a causa di ombreggiamenti imprevisti, può essere causa di un malfunzionamento dei pannelli fotovoltaici. Anche in questo caso occorre accertarsi che non siano sporchi e intervenire prontamente, per evitare che le saldature si sciolgono e, nei casi peggiori, un incendio.
La delaminazione, invece, consiste nel distaccamento di strati del pannello fotovoltaico a causa dell’usura. Ciò riduce il livello di isolamento, causa surriscaldamento e, di conseguenza, si ottiene una minore produzione di energia. Il pericolo più grande è quello di generare un cortocircuito.
Infine, l’impianto fotovoltaico può smettere di funzionare a causa dell’effetto PID (Potential Induced Degradation), che causa un depotenziamento delle celle. L’effetto può essere reversibile o irreversibile. È bene essere consapevoli che è difficile che l’effetto si presenti nei pannelli solari di recente installazione, poiché nella maggior parte dei casi integrano delle soluzioni anti-PID.
Ci possono poi essere errori di configurazione dell’inverter, sbalzi di tensione o guasti elettronici che richiedono un intervento immediato.
Un impianto fotovoltaico ha una lunga durata nel tempo, tuttavia anche i pannelli riducono la loro efficienza del tempo. Se si notano segni di usura evidenti, è bene intervenire prontamente, per poter ripristinare o perlomeno migliorare le prestazioni dell’intero impianto.
Una manutenzione ordinaria regolare nel tempo, effettuata da professionisti del settore, permette di individuare immediatamente eventuali problematiche o riparazioni da effettuare.
Cosa fare se l’impianto fotovoltaico ha smesso di funzionare
Shutterstock
Se ci si rende conto che l’impianto fotovoltaico non produce più energia nel modo corretto, occorre intervenire. Si può provare a riavviare l’inverter. Qualora questo non dovesse funzionare, indipendentemente dalla causa che ha generato il malfunzionamento, occorre evitare il fai da te e rivolgersi ad un professionista del settore.
Attraverso delle apposite analisi, come quella tomografica, un tecnico specializzato può individuare velocemente la causa e procedere con una riparazione del guasto con l’attrezzatura più adeguata.
Stabilire quanto costa riparare un impianto fotovoltaico che smette di funzionare è difficile, poiché dipende dal problema che sta alla base del malfunzionamento. Si può partire da un minimo di 100 euro per interventi di manutenzione ordinaria e arrivare a superare i mille euro per problematiche più serie, come un inverter da sostituire.
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