Come e quando potare il melograno?

Il melograno è uno degli alberi più apprezzati da chi possiede un giardino, sia per il suo aspetto estetico sia per i gustosi frutti che regala questa pianta, caratterizzati dal tipico colore rosso vermiglio e ricchi di proprietà nutritive ufficialmente riconosciute.

Ravvivandosi nella stagione autunnale, quando quasi tutti gli altri alberi si ritirano in riposo vegetativo, il melograno consente di mantenere vivi i colori di parchi e giardini anche in un periodo solitamente meno favorevole, un aspetto che rendere sempre più frequente la coltivazione del melograno in vaso e a terra.

Tuttavia, per godere appieno della bellezza di quest’albero è importante prendersene cura in modo adeguato, soprattutto per quanto riguarda la potatura del melograno. Ecco alcuni consigli utili per chi desidera sapere come e quando potare il melograno, dalle accortezze da considerare agli errori da evitare e al periodo migliore per intervenire.

• Potatura del melograno: il periodo migliore per eseguirla
• Come fare la potatura del melograno ad alberello
• La potatura del melograno a cespuglio
• Quali strumenti scegliere per potare il melograno?

Potatura del melograno: il periodo migliore per eseguirla

Il primo aspetto da considerare è il periodo della potatura del melograno. Poiché tale operazione ha lo scopo di aumentare la produttività dell’albero, sarebbe opportuno rispettare il periodo di riposo vegetativo del melograno potandolo in autunno tra ottobre e novembre, quindi dopo la raccolta dei frutti e prima dell’arrivo dell’inverno.

Nelle zone caratterizzate da inverni molto rigidi, con gelate frequenti e temperature particolarmente basse, è possibile attendere la fine della stagione invernale superando i mesi di gennaio e febbraio. In questi casi è consigliabile potare il melograno tra la fine di febbraio e il mese di marzo, per evitare che i rami tagliati siano esposti alle gelate.

Una seconda potatura, anche nota come potatura verde, può essere realizzata in estate, con l’obiettivo di alleggerire la pianta e far sì che tutta l’energia dell’albero di melograno sia destinata alla fruttificazione. Questa potatura aggiuntiva è un intervento più blando e poco invasivo, un’operazione di rifinitura che aiuta a migliorare la produttività dell’albero.

Come fare la potatura del melograno ad alberello

Premesso che ogni albero richiede cure specifiche, tenendo conto di una serie di fattori come il clima della zona, l’irradiazione solare, la temperatura e il terreno, è possibile seguire alcune indicazioni generali per effettuare una corretta potatura del melograno e far sì che la pianta si mantenga sempre in salute.

Innanzitutto bisogna scegliere la tecnica di potatura, ad ogni modo deve prevedere tagli netti, precisi e puliti in modo da proteggere la corteccia ed evitare le infezioni che favoriscono i parassiti delle piante. Inoltre, bisogna effettuare i tagli sui rami principali per controllarne la crescita, mentre quelli sui rami secondari con un angolo di circa 45° servono per creare simmetria della chioma, in modo che l’acqua non scorra lungo la parte recisa col rischio di far marcire il ramo.

La potatura del melograno deve essere equilibrata, quindi né scarsa né eccessiva, in quanto in entrambi i casi si produrrebbero anomalie nello sviluppo di frutti e foglie. È proprio questo uno degli errori più diffusi nella coltivazione del melograno. Nel primo caso, infatti, si avrebbe un’eccessiva fruttificazione, col rischio di stancare l’albero, mentre nel secondo una forte crescita vegetativa che potrebbe limitare la nascita dei frutti.

Ma come potare il melograno scegliendo i rami giusti da tagliare? Il consiglio è quello di scegliere i rami principali che dovranno costituire la struttura dell’albero, per poi eliminare i rami secchi o che si incrociano, compresi quelli che prendono direzioni diverse dagli altri o i rami che non danno frutto, come i polloni alla base della pianta che rischiano di sottrarre sostanze nutritive. I rami che hanno dato frutto nella stagione precedente vanno cimati per favorire la nascita di nuovi germogli, favorendo la crescita delle ramificazioni laterali dalle quali si otterranno i fiori e i frutti.

La potatura del melograno a cespuglio

In realtà il melograno non è un albero ma un cespuglio, tuttavia la forma ad alberello è quella più utilizzata per la produzione di frutti, in quanto sono più facili da raccogliere e la pianta vanta una maggiore fruttificazione. La potatura a cespuglio, invece, è un metodo utilizzato a scopo ornamentale, quando la pianta viene usata per decorare giardini e terrazzi mentre i frutti sono un elemento secondario.

In questo caso la potatura può avvenire con maggiore frequenza, a partire dall’intervento iniziale prima della primavera e della ripresa vegetativa della pianta, procedendo con l’eliminazione dei rami più grandi e legnosi e tagliando gli altri a seconda della forma desiderata. Una volta terminata la fioritura si effettua la pinzatura dei germogli, ovvero la rimozione dei germogli con le dita per favorire la crescita della chioma, una tecnica molto utilizzata per i melograni bonsai.

Quali strumenti scegliere per potare il melograno?

Un ultimo sguardo va dato agli strumenti da utilizzare per potare in maniera corretta un albero di melograno. Per ottenere i massimi risultati dall’operazione di potatura, i giardinieri consigliano di servirsi di utensili adatti, poiché rendono il lavoro più facile evitando che si possano rovinare i rami. Per effettuare la potatura del melograno, quindi, non devono mancare cesoie a manico lungo per raggiungere le parti più alte, forbici per i rami più piccoli e un segaccio.