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Innesto a spacco e a corona: come si eseguono?

Per far produrre gli alberi selvatici da frutto occorre innestarli: scopri qual è la differenza tra un innesto a spacco e a corona e come si eseguono.

10-02-2018 (Ultimo aggiornamento 09-06-2021)
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L’innesto è un metodo che si utilizza in agricoltura per cambiare le caratteristiche di una pianta. Le tecniche più utilizzate sono l’innesto a spacco e quello a corona: in base ai casi è meglio adottare l’una o l’altra tecnica, perché hanno caratteristiche molto diverse fra loro.

L’innesto si ottiene unendo una parte connessa con le radici ad una invece staccata e indipendente. Queste componenti prendono rispettivamente il nome di portainnesto e marza. Grazie a questa tecnica si può realizzare un individuo nuovo con precise specifiche: una pianta ad alto standard qualitativo per quanto riguarda robustezza e produzione, o che unisce le caratteristiche migliori di due esemplari etc.

In agricoltura solo alcune piante si prestano all’innesto, quali alcune tipologie di alberi da frutto come: melo, pero, nespolo, melograno, ciliegio, albicocco, susino, pesco, agrumi vari, vite e ulivo. In base al tipo di pianta va utilizzata preferibilmente una tecnica o un’altra.

Sei hai il pollice verde puoi eseguire un innesto fai-da-te seguendo le istruzioni che troverai di seguito; se lo preferisci, però, puoi comunque affidarti a un giardiniere professionista per far fare un lavoro a regola d’arte.

Principali tipologie: innesto a spacco e a corona

Le tipologie di innesto sono tante e diverse. Per gli alberi da frutto tuttavia si utilizzano principalmente due tipologie di innesto a marza:

– Innesto a spaccoL’ innesto a spacco comune consiste nel tagliare la base di un albero a un metro da terra orizzontalmente, facendo poi un taglio perpendicolare al primo sulla linea di diametro della corona. Per evitare che il tronco portainnesto si spacchi, si usa legare attorno alla circonferenza una corda ben stretta mentre si esegue il taglio. Definendo la punta delle marze con un coltello (da uno o due lati) che va inserita nello spacco, esse si inseriranno perfettamente nel tronco. I punti esatti di inserimento sono quelli più estremi del diametro, facendo in modo che la corteccia della marza combaci con quella del portainnesto.

– Innesto a coronaQuest’altra tecnica, che richiede meno precisione rispetto alla precedente, si esegue facendo un taglio verticale a livello della corteccia, facendo sì di riuscire ad aprire uno spazio fra essa e la zona cambiale. Le marze vanno inserite in questo spazio, dopo averle appuntite e affilate da un lato. La parte scortecciata della marza deve coincidere con il cambio del portainnesto.

Per assicurare queste tipologie di innesto va stretto intorno al tronco, a livello dello spacco, un nastro isolante o un filo di gomma. La superficie del legno vivo e l’innesto vanno invece ricoperti con abbondante mastice specifico per innesti.

Come innestare correttamente: tempi e modi

Gli innesti vanno eseguiti preferibilmente in luna calante. La cosa migliore sarebbe di prelevare le marze, cioè i rami della pianta da riprodurre, lo stesso giorno in cui si esegue la tecnica, altrimenti in alternativa esse vanno conservate in un luogo buio, fresco e con sufficiente umidità. Le marze, per produrre un giorno frutti, devono essere prelevate da piante sane e già produttive, essere sviluppate da almeno un anno e avere su di esse due o tre gemme. Se l’innesto a spacco o a corona che sia, ha avuto successo e le piante sono affini fra loro, in qualche settimana le marze saranno piene di boccioli pronti fiorire. Una corretta potatura farà il resto, assicurandoti una produzione di frutta regolare e di qualità.

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