Potatura susino: quando e come farla
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La potatura del susino in pochi semplici passi

La potatura del susino è un’operazione che non richiede grandi competenze botaniche e può essere eseguita anche da chi non possiede il “pollice verde”

Ultimo aggiornamento 22-09-2025
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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potatura piante e alberi

Il susino è presente in natura in numerose varietà, con origini sia europee che asiatiche (le varietà cino-giapponesi). Per questo motivo è un albero da frutto che si adatta a condizioni climatiche differenti, sebbene le varietà europee siano più tolleranti al freddo e quelle asiatiche più sensibili a gelate primaverili. Predilige però zone con clima temperato-mite, esposizione soleggiata e terreno ben drenato.

 

In questo articolo ti spiegheremo come potare il tuo susino passo dopo passo, illustrando le tecniche migliori, le differenze tra varietà, gli errori da evitare su cui spesso si inciampa, e i segreti per risultati abbondanti e duraturi. I miglioramenti nella produzione non tarderanno ad arrivare se la potatura è fatta con criterio.

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Caratteristiche principali del susino e varietà

Le forme europee (Prunus domestica) si sviluppano con portamento più compatto, fruttificano su legno di anni precedenti, spesso tramite “mazzetti di maggio” (piccoli gruppi di gemme fiorifere su rami corti). Le varietà asiatiche (Prunus salicina e affini) crescono più vigorose, producono frutti più precocemente su legno giovane o misto, ma sono più esposte al gelo primaverile. Il portainnesto, la vigoria della pianta, l’esposizione solare e il suolo sono tutti fattori determinanti per la scelta delle tecniche di potatura.

Potatura di allevamento

Questo intervento serve a plasmare la struttura della pianta nei primi anni, definire l’altezza del ramo portante, la forma della chioma (vaso, fusetto aperto, vaso modificato, ecc.). Generalmente si inizia dal secondo anno, quando la pianta è ben radicata.

 

Si pratica la cimatura dell’astone (o “taglio di impianto”) per fissare il primo livello di branche principali. L’altezza del taglio varia in base alla vigoria della varietà: per varietà più vigorose si può lasciare il primo ordine tra 50-70 cm, per varietà meno vigorose anche meno. Si lasciano pochi rami ben distribuiti, robusti, ben inclinati verso l’esterno.

Potatura di produzione

Quando la pianta è matura, l’obiettivo è ottimizzare la fruttificazione mantenendo l’equilibrio vegetativo. Si rinnovano i rami che hanno fruttificato in anni precedenti, si eliminano rami improduttivi o troppo densi, favorendo luce e ventilazione interna.

 

Le varietà asiatiche tendono a fruttificare su legno giovane o misto: quindi è utile mantenere ramificazioni fresche e tagliare il legno vecchio. Per le varietà europee, si valorizzano i “mazzetti” su rami corti, evitando tagli troppo aggressivi che sopprimono gemme fiorifere importanti.

Istruzioni pratiche per i tagli anno per anno

Prima di ogni intervento, assicurati di avere strumenti affilati e ben disinfettati. Ogni taglio deve essere netto, inclinato leggermente verso l’esterno (per favorire lo scolo dell’acqua) e mai lasciare monconi.

  • Anno 1: concentrati sulla scelta del fusto centrale, elimini rami concorrenti, scegli il portainnesto, imposti la forma. Evita altezze troppo elevate che rendono difficili potatura e raccolta.
  • Anno 2: consolidare le branche principali, ridurre la vegetazione interna, tagliare germogli mal posizionati o troppo ascendenti.
  • Anno 3 e seguenti: rinnovare rami ormai produttivi da molti anni, diradare gradualmente, mantenere l’altezza gestibile e la forma desiderata (vaso o fusetto), eliminare rami incrociati, secchi, polloni o succhioni che sottraggono energia.

Quando potare il susino

I periodi ideali sono due: durante il riposo vegetativo (inverno, quando la pianta è spoglia) per la potatura principale, strutturale e di produzione; e durante la stagione vegetativa (potatura verde, dopo la raccolta) per interventi leggeri, diradamento, contenimento vegetativo. Evita di intervenire in periodi di gelo o forte calura o stress idrico.

Potatura verde: definizione e vantaggi

La potatura verde o estiva consiste nell’eliminazione di germogli superflui, succhioni, foglie mal posizionate o frutti troppo ravvicinati, con l’obiettivo di favorire penetrazione luce, aerazione, ridurre rischio malattie. È leggera, evita tagli forti, ma efficace se fatta con regolarità dopo la raccolta e durante la stagione vegetativa.

Errori comuni da evitare

  • Potare senza conoscere la varietà, il vigor, il portainnesto della pianta
  • Intervenire con tagli troppo alti o lasciare rami deboli che poi si spezzano
  • Potare fuori tempo (troppo presto, o troppo tardi) rispetto al clima locale
  • Usare attrezzi non affilati o non disinfettati, lasciare monconi o tagli storpi
  • Rimuovere troppi rami in un solo intervento: meglio distribuire i tagli su più stagioni per evitare shock alla pianta

In definitiva, potare il susino non è un’operazione complicata se fatta con delicatezza, metodo e conoscenza. Se non ti senti sicuro, uno specialista in frutticoltura o un arboricoltore può aiutarti a impostare i primi anni e correggere eventuali errori, massimizzare la salute della pianta e la qualità dei frutti.

Domande frequenti:

  • Il susino si può potare a novembre?

    Il susino di solito si pota in inverno, a riposo vegetativo, preferibilmente tra fine gennaio e marzo. A novembre si può intervenire solo nelle zone con clima mite e senza rischio di gelate, dopo la caduta delle foglie. In climi freddi è meglio attendere l’inverno inoltrato.

  • Come potare un prugno vecchio?

    Per ringiovanire un prugno vecchio, effettua la potatura sul secco (in inverno), eliminando i rami secchi, malati o che si incrociano. Riduci gradualmente le branche più vecchie per stimolare la crescita di nuovi rami produttivi. Usa sempre strumenti affilati e disinfettati, evitando tagli troppo drastici nello stesso anno: meglio intervenire in più stagioni per non stressare la pianta.

  • Cosa significa potare al verde?

    La potatura verde (o potatura sul verde) è un intervento estivo che si esegue durante la stagione vegetativa, dopo la fioritura o la raccolta. Serve a eliminare i succhioni, ridurre i rami troppo vigorosi, migliorare la penetrazione della luce e l’aerazione della chioma. È una potatura più leggera rispetto a quella invernale e aiuta a mantenere la pianta equilibrata.

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