Bonus Barriere Architettoniche in scadenza: cosa succede?
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Bonus Barriere Architettoniche verso scadenza definitiva: cosa puoi fare fino al 2025 e cosa accadrà nel 2026

Il Bonus Barriere Architettoniche sta per scadere: non lasciarti scappare l'occasione di risparmiare fino al 75% sulla spesa totale e rendi accessibile la tua casa

16-09-2025
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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Il Bonus Barriere Architettoniche è tra i principali incentivi della Manovra 2025 e permette di rendere gli edifici più accessibili. Salvo proroghe nella Legge di Bilancio 2026, la maxi-detrazione fiscale del 75% non sarà riconfermata, perciò chi intende usufruire di questo importante sconto deve agire entro il 31 dicembre 2025. Ma quali sono gli interventi che copre e perché questa è l’ultima occasione per approfittarne. Scopriamolo subito.

Come funziona il Bonus Barriere Architettoniche 2026?

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Il Bonus barriere architettoniche è una detrazione fiscale del 75% che permette di recuperare gran parte delle spese sostenute per rendere un edificio più accessibile. Introdotto con la Legge di Bilancio 2022, è stato più volte prorogato e oggi è valido fino al 31 dicembre 2025. A differenza di altre agevolazioni, non è riservato esclusivamente a chi ha difficoltà motorie: chiunque decida di eliminare barriere architettoniche nella propria abitazione o nel proprio edificio può accedervi, purché rispetti le regole previste. La detrazione deve quindi essere inserita nella Dichiarazione dei Redditi e può essere fruita sotto forma di rimborso in 10 quote annuali di pari importo.

Quali sono i requisiti per avere il Bonus Barriere Architettoniche 2025?

Il bonus spetta ai proprietari, ai titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione) e anche agli inquilini che sostengono le spese. Non è necessario che tra i residenti ci siano persone con disabilità. Un altro requisito è che le spese siano sostenute con metodi tracciabili cioè tramite un bonifico parlante, in cui indicare causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA o codice fiscale dell’impresa che riceve il pagamento. Inoltre, è necessaria l’asseverazione tecnica cioè la certificazione di un tecnico abilitato che attesti la conformità degli interventi ai requisiti di accessibilità, visitabilità e adattabilità stabiliti dal DM 236/1989.

Cosa rientra nel bonus 75% barriere architettoniche?

Gli interventi ammessi sono quelli che rendono gli spazi più accessibili e sicuri. Tra i principali:

  • installazione di ascensori, montacarichi e piattaforme elevatrici
  • realizzazione di rampe di accesso
  • posa di servoscala e scale motorizzate
  • altri adeguamenti che rispettino i criteri di accessibilità stabiliti dalla normativa tecnica

Ricordiamo che nel 2025 porte e finestre non rientrano in questa iniziativa, ma esistono diversi metodi per poter sfruttare anche quest’anno il Bonus Infissi.

Chi vorrebbe effettuare uno di questi interventi deve anche stare attendo al limite di spesa che cambia in base al tipo di edificio:

  • fino a 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti
  • fino a 40.000 euro per edifici con massimo 8 unità immobiliari
  • fino a 30.000 euro per edifici con più di 8 unità

Come funziona per i condomini?

Il bonus può essere richiesto anche dai condomini tramite una delibera assembleare approvata dalla maggioranza dei presenti e che rappresenti almeno un terzo dei millesimi.
Un aspetto importante è che il condominio non può opporsi se un singolo proprietario decide, a proprie spese, di gestire un intervento ammesso a beneficio installando pedane, montascale o altri dispositivi necessari a superare le barriere. Quindi anche se l’assemblea non raggiunge il quorum per avviare i lavori, il singolo condomino può gestirli in autonomia sostenendo l’intera spesa senza alcun problema, anche in parti comuni dell’edificio.

Questo potrebbe capitare, per esempio, nel caso in cui un anziano con ridotte capacità motorie abiti al quinto piano senza ascensore. In questo caso, può decidere di installare un montascale per uso personale in modo da sentirsi più sicuro e autonomo.

Per i lavori condominiali, il tetto di spesa si calcola moltiplicando i limiti previsti per ciascuna unità immobiliare.

Quali sono le ultime notizie sul bonus 75% per le barriere architettoniche?

Il bonus barriere architettoniche è tra i bonus in scadenza nel 2025. Ciò significa che tutte le spese si possono sostenere entro il 31 dicembre di quest’anno e inserire nella Dichirazione dei Redditi del 2026 per avere il rimborso, ma l’anno prossimo non si potranno nè fare gli interventi nè sostenere le spese. Quindi gli interessati devono sostenere le spese e gestire correttamente la procedura entro tale date. Ma non si perdono ancora le speranze: l’agevolazione potrebbe essere rinnovata anche nel 2026 ma per saperlo occorre attendere la prossima Legge di Bilancio.

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