Come insonorizzare una camera da letto: soluzioni pratiche, materiali e consigli per dormire meglio
Vuoi insonorizzare la camera da letto? L'esperto spiega quali sono i migliori materiali da usare e come intervenire su soffitto, finestre e altre parti della camera

Ilario Zangari
Architetto
- Migliori materiali per isolamento acustico
- Come insonorizzare la parete della camera da letto
- Idee per l’insonorizzazione del soffitto
- Come insonorizzare le finestre della camera da letto
Insonorizzare una camera da letto non è solo una scelta legata al comfort, ma un vero e proprio investimento sulla qualità della vita. Il rumore, soprattutto se costante e incontrollato, è uno dei principali fattori che compromettono il riposo e alla lunga anche la salute in generale. Chi vive in zone trafficate, nei pressi di locali notturni o in condomini con scarsa tenuta acustica sa bene quanto possa essere difficile ottenere un sonno davvero rigenerante. Purtroppo, l’isolamento acustico è ancora oggi un aspetto spesso trascurato in fase di progettazione, ma può essere migliorato anche successivamente alla costruzione, magari durante una ristrutturazione complessa o un semplice rinnovamento grazie a soluzioni mirate e materiali efficaci. In questo articolo, esploreremo le migliori tecniche e materiali per insonorizzare una camera da letto, dagli interventi alle pareti fino alla corretta schermatura delle finestre.
Migliori materiali per isolamento acustico

Shutterstock
Per ottenere un buon risultato in termini di isolamento acustico è fondamentale scegliere materiali che abbiano buone proprietà fonoisolanti o fonoassorbenti. Questi ultimi, spesso confusi tra loro, hanno in realtà funzioni differenti: i materiali fonoisolanti impediscono la trasmissione del suono da un ambiente all’altro, mentre i fonoassorbenti riducono l’eco e il riverbero all’interno della stanza.
Se si abita in una zona trafficata e si vogliono ridurre i rumori provenienti dall’esterno bisogna puntare su materiali fonoisolanti, come pannelli in cartongesso accoppianti piombo o polietilene, ideali per pareti e soffitti.
Anche la lana di roccia e quella di vetro possono essere applicate con successo su pareti e controsoffitti garantendo ottime prestazioni per l’isolamento acustico e termico; mentre il sughero ad alta densità può essere usato anche per i pavimenti e diventa utile se si vive in condominio all’ultimo piano e si vogliono ridurre i rumori da o verso l’appartamento sottostante. Questa soluzione migliora anche l’isolamento termico.
Tra i materiali fonoassorbenti ideali per la camera da letto, magari di grandi dimensioni e spoglia, spiccano i pannelli in poliuretano espanso a forma piramidale, quelli classici usati negli studi di registrazione che aiutano a ridurre l’eco, ma che possono essere usati in modo originale in ambienti residenziali, dando personalità alle pareti. Per ridurre i rumori ci si può affidare anche a tende pesanti, un’ottima soluzione estetica per finestre e pareti divisorie.
Come insonorizzare la parete della camera da letto

Fonte foto: Shutterstock
Per creare un buon isolamento acustico si deve intervenire su tutte le superfici e in particolare sulle pareti perimetrali, che sono le principali responsabili dell’ingresso dei rumori esterni. Una delle soluzioni migliori, soprattutto per case e stanze ampie è quella di aggiungere una controparete composta da una struttura metallica e uno o più strati in cartongesso e materiale fonoisolante come la lana di roccia. Questo lavoro garantisce un ottimo risultato ma la criticità è che ruba centimetri alla stanza, ecco perché è sconsigliato in camere da letto piccole.
Per questo tipo di ambiente si può ricorrere a pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti con valenza decorativa, addirittura abbelliti da vetri e specchi che permettono di ampliare visivamente la camera da letto migliorandone acustica e isolamento. Esistono anche versioni rivestite in tessuto o legno che si integrano perfettamente in un ambiente domestico. In questo modo si uniscono funzionalità e impatto estetico.
Una soluzione pratica e veloce è quella di aggiungere un armadio o una libreria lungo la parete perimetrale della stanza o su quella più esposta ai rumori.
Idee per l’insonorizzazione del soffitto
Un altro punto critico quando si parla di isolamento acustico è il soffitto soprattutto in appartamenti esposti ai rumori dei piani superiori. Una soluzione molto valida è quella di aggiungere un controsoffitto in cartongesso, con intercapedine fonoisolante. Parliamo di una struttura ribassata con uno spazio vuoto che viene riempito con lana di roccia o altri materiali isolanti che, quindi, non solo riduce i rumori esterni e l’eco ma migliora anche l’isolamento termico. Questa soluzione, applicabile in qualsiasi tipo di stanza, è l’ideale per stanze con soffitti alti. Molto utilizzata per integrare un sistema di illuminazione con punti luce e faretti, che donano alla stanza da letto una valenza estetica molto interessante.
Un’altra soluzione, magari per un loft, è quella di inserire dei pannelli sospesi di design. È un’idea meno invasiva della precedente perché si installano direttamente sul soffitto esistente. Sono disponibili in tante forme e colori e si possono abbinare allo stile di arredamento.
Come insonorizzare le finestre della camera da letto
Gli infissi sono generalmente il punto debole della camera da letto, soprattutto se parliamo di una casa datata. Sono probabilmente l’elemento da cui partire per ridurre i rumori, perché è inutile pensare alle superfici se poi le finestre lasciano entrare con facilità fastidioso brusio esterno.
Il primo passo da fare è quindi installare finestre con doppio o triplo vetro a seconda delle necessità, in base alla consulenza di un architetto esperto. Il professionista offrirà un progetto che include la sostituzione degli infissi e altri interventi mirati, creando un progetto personalizzato in base alle esigenze del richiedente.
I vetri devono essere accoppiati con pellicole acustiche PVB (polivinilbutirrale), capaci di smorzare le vibrazioni sonore.
Se non è possibile sostituire l’intero serramento, un intervento “low cost” ma utile consiste nel migliorare le guarnizioni esistenti o installarne di nuove in silicone ad alta densità. Questo riduce notevolmente anche gli spifferi.