Cos'è una casa bioclimatica e come si costruisce
Una casa bioclimatica è confortevole e garantisce il risparmio energetico grazie allo sfruttamento delle energie rinnovabili e materiali naturale: come costruirla
Ilario Zangari
Architetto
- Cos’è una casa bioclimatica e quali sono le caratteristiche
- Come si progetta una casa bioclimatica
- Quali sono i vantaggi di una casa bioclimatica
- Cos’è una casa bioclimatica e quali sono le caratteristiche
- Come si progetta una casa bioclimatica
- Quali sono i vantaggi di una casa bioclimatica
Negli ultimi anni la sensibilità verso le tematiche ambientali è cresciuta in maniera significativa, influenzando le scelte dei consumatori e modificando il modo in cui si decide di vivere. Grazie a una maggiore diffusione delle informazioni e un incremento della consapevolezza, si è sempre di più alla ricerca di soluzioni sostenibili e a basso impatto ambientale, anche nel campo dell’edilizia. Ed è per questo motivo che sono in crescita il numero di persone o di famiglie che decidono di costruire o acquistare una casa bioclimatica.
Si tratta di una soluzione che garantisce un ottimo livello di comfort, pur senza rinunciare a vivere in armonia con l’ambiente. Le case bioclimatiche, infatti, vengono progettate con grande attenzione, in modo da permettergli di sfruttare le energie pulite, come il vento, il sole e il clima. Inoltre, c’è una selezione accurata dei materiali.
Scopriamo che cos’è una casa bioclimatica, le sue caratteristiche, quali sono i vantaggi che garantisce, quali materiali si possono usare per costruirla e come deve essere progettata.
Cos’è una casa bioclimatica e quali sono le caratteristiche
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Una casa bioclimatica è un’abitazione concepita per coniugare comfort abitativo e attenzione per l’ambiente. L’intero edificio, quindi, viene progettato in modo da poter sfruttare tutte le risorse naturali, come la luce, il sole, il vento e persino la vegetazione.
Attraverso una progettazione attenta, si costruisce un edificio sostenibile, che garantisce l’isolamento termico, acustico e ambientale. Si riduce al minimo la dipendenza energetica, puntando ad una completa autonomia, e si minimizza anche l’uso di impianti elettrici e meccanici e i costi di gestione.
Tra le caratteristiche principali, c’è l’orientamento strategico dell’abitazione. Questo viene stabilito in modo da ottimizzare l’ingresso della luce e del calore, sia in inverno che in estate, garantendo ambienti naturalmente riscaldate nei mesi freddi e una minore irradiazione in estate.
Si tiene conto anche delle correnti d’aria, in modo da ridurre la presenza di umidità e di mantenere sempre la casa naturalmente arieggiata, riducendo la necessità di impianti di areazione, come i condizionatori. Nella maggior parte dei casi, poi, vengono installati pannelli solari o altri sistemi per la produzione di energia pulita.
I materiali utilizzati sono esclusivamente materiali sostenibili. Si tratta di legno, argilla o pietra, generalmente di origine locale, o di materiali riciclati e di riuso, sempre di ottima qualità. Si tende a scegliere delle soluzioni che sono in grado di assorbire e trattenere il calore o attutire i rumori.
Si tende a pensare, erroneamente, che le case bioclimatiche siano costruibili solo in zone di campagna o in aperta natura. Tuttavia, è possibile progettare una casa confortevole e rispettosa dell’ambiente anche in città, anche se potrebbero essere presenti più ostacoli da affrontare.
Come si progetta una casa bioclimatica
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Progettare una casa bioclimatica significa fare attenzione a numerosi aspetti e analizzare l’intero contesto e, soprattutto, il clima. Questo perché vi è un legame tra il risultato finale che si ottiene e l’ambiente circostante. Si deve tener conto, ad esempio, dell’altitudine, della temperatura media e del livello di umidità.
E ancora, sulle scelte da prendere influisce l’inclinazione dei raggi solari durante l’intero anno, i venti dominanti nella zona in cui verrà realizzata la casa ed eventuali escursioni termiche.
Questo perché l’abitazione deve essere in grado di catturare il calore esterno e trattenerlo all’interno nei mesi invernali, e fare l’esatto opposto durante i mesi estivi. Per ottenere questo risultato, l’esposizione della casa deve essere ottimale e si devono usare, se necessario, delle schermature.
Il tutto deve essere progettato per sfruttare al massimo le fonti di energia naturali e rinnovabili, puntando all’autonomia energetica.
Quali sono i vantaggi di una casa bioclimatica
I vantaggi di vivere in una casa bioclimatica sono tanti, ma il più importante di tutti risiede nel ridurre il proprio impatto sull’ambiente, grazie ad uno stile di vita più sostenibile, a partire dalla propria abitazione. Il comfort abitativo è elevato e la qualità dell’aria risulta essere migliore.
Non mancano i benefici di natura economica. Una casa bioclimatica è una casa contemporanea: il suo valore è, generalmente, maggiore rispetto alle soluzioni simili costruite con metodi tradizionali. Diminuiscono, poi, i costi di gestione.
Si riducono anche i consumi, con una conseguente diminuzione dei costi in bolletta. Più ci si avvicina all’autonomia energetica, minori saranno i costi da sostenere.
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