Bonus barriere architettoniche 2026, cosa sappiamo sulla proroga
Vuoi migliorare l'accessibilità della tua casa? Scopri le novità del Bonus barriere architettoniche, cosa succede nel 2026 e quali sono le scadenze attuali.

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Il Bonus barriere architettoniche è confermato nel 2026?
- Come funziona il Bonus barriere architettoniche nel 2025
Ti stai chiedendo se nel 2026 potrai ancora beneficiare del Bonus barriere architettoniche per rendere la tua casa più accessibile?
La situazione attuale lascia spazio a diversi interrogativi. Mentre alcune agevolazioni edilizie hanno già ricevuto conferma per il prossimo anno, questo specifico incentivo si trova in una zona d’ombra che merita un approfondimento accurato. Vediamo insieme cosa sappiamo finora sulla possibile proroga e come funziona l’agevolazione ancora valida per il 2025.
Il Bonus barriere architettoniche è confermato nel 2026?
Al momento non esiste una proroga ufficiale del Bonus barriere architettoniche per il 2026. Questa incertezza contrasta con la maggiore chiarezza che caratterizza altre agevolazioni fiscali nel settore edilizio: sia il Bonus ristrutturazione che l’Ecobonus hanno infatti ricevuto conferme per il nuovo anno, mentre il bonus dedicato all’eliminazione degli ostacoli fisici resta in una situazione di stand-by legislativo.
L’assenza di notizie definitive non significa necessariamente che l’agevolazione sparirà, ma rappresenta un elemento di attenzione per chi sta valutando di intraprendere lavori di questo tipo. La Legge di Bilancio 2023 aveva prorogato il bonus fino al 31 dicembre 2025, e per il momento questa resta la scadenza ufficiale. Le prossime decisioni del Governo determineranno se questa importante misura di sostegno continuerà a essere disponibile o se subirà modifiche sostanziali.
Come funziona il Bonus barriere architettoniche nel 2025
Nel corso del 2025, il Bonus barriere architettoniche continua a offrire una detrazione fiscale del 75% per gli interventi finalizzati all’abbattimento degli ostacoli fisici.
La detrazione viene ripartita in cinque rate annuali di uguale importo, permettendoti di recuperare gradualmente l’investimento effettuato. I limiti massimi di spesa variano in base alla tipologia di immobile: per case unifamiliari o unità immobiliari indipendenti con ingresso autonomo puoi detrarre fino a 50.000 euro, mentre per edifici plurifamiliari composti da 2 a 8 unità il limite scende a 40.000 euro per ciascuna unità abitativa. Se invece il tuo condominio conta più di 8 unità, il tetto massimo si attesta a 30.000 euro per ogni appartamento.
È importante che tu tenga presente l’applicazione del cosiddetto “plafond familiare”, che introduce limiti alle spese detraibili per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro. Nei condomini, la spesa detraibile viene suddivisa tra i proprietari secondo i millesimi di proprietà o seguendo i criteri dell’articolo 1123 del Codice Civile, garantendo una ripartizione equa tra tutti i beneficiari.
Gli interventi ammessi nel 2025 includono la realizzazione di scale e rampe progettate per superare dislivelli, nonché l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Tuttavia, con l’entrata in vigore del D.L. 212/2023 dal 30 dicembre 2023, sono stati esclusi dalla detrazione lavori come la posa di nuovi infissi, il rifacimento di pavimenti, la realizzazione di nuovi servizi igienici e gli interventi di automazione degli impianti.
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