Nuovo Piano Casa nazionale: quali sono le proposte di Ance
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Nuovo Piano Casa nazionale: come funziona, quali sono le proposte e perché è importante

Dalla conferenza al MAXXI di Roma Ance propone un'idea sul nuovo Piano Casa nazionale: ecco in cosa consiste e come funzionerà

14-10-2025
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Content Manager, specializzata in strategia e produzione di contenuti editoriali. Dopo la laurea in letterature straniere e la specializzazione in editoria, si concentra sulla scrittura per il web. Da oltre tre anni si occupa del settore edilizio e immobiliare, con particolare riferimento a incentiv...
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L’emergenza abitativa è una problematica diffusa in Italia: si stima che oltre 1,5 milioni di famiglie vivono in condizioni di disagio a causa di affitti inaccessibili, edilizia pubblica insufficiente e un patrimonio immobiliare da rinnovare.

Da questa emergenza nasce la proposta del nuovo Piano Casa nazionale, un progetto pensato per creare strategie efficaci e incrementare gli incentivi per la casa, soprattutto quelli disponibili nel lungo periodo e capaci di sostenere le famiglie in crisi. L’annuncio della proposta arriva direttamente dalla conferenza “Città nel futuro 2030-2050, Piano Casa e rigenerazione urbana” organizzata da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) al MAXXI di Roma: tre giorni di confronto su temi che intrecciano urbanistica, transizione verde, innovazione digitale e politiche sociali. Vediamo in cosa consiste e perché il Governo potrebbe prendere in considerazione questa idea.

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Perché serve un nuovo Piano Casa in Italia

Il Governo Meloni ha già ammesso di voler lavorare su un nuovo Piano Casa nazionale. E durante la conferenza al MAXXI, Ance ha ribadito questa necessità. I motivi sono tanti, per esempio, oggigiorno i prezzi delle case sono considerati eccessivi e poche persone si possono permettere un mutuo o un affitto.

Inoltre, il patrimonio immobiliare esistente è obsoleto ed è necessario un rinnovo capillare. Purtroppo, tante famiglie non si possono permettere una ristrutturazione, perciò si dovrebbe lavorare anche per rendere più accessibili i lavori. Fortunatamente, i Bonus Casa sono stati prorogati nel 2026 con aliquota al 50% ma per avere la certezza occorre attendere la Manovra del prossimo anno.

Tra gli obiettivi principali che il Piano Casa dovrebbe raggiungere troviamo:

  • creare canoni calmierati per le giovani coppie e le famiglie a reddito medio;
  • favorire partenariati pubblico-privato per attrarre investimenti;
  • garantire regole chiare e tempi certi, con una semplificazione degli iter autorizzativi.

Proprio in base a questi tre parametri, Ance ha proposto una sua idea di Piano Casa.

Qual è la proposta dell’Ance per il Piano Casa

Secondo il documento elaborato da Ance, il nuovo Piano Casa si fonda su tre direttrici:

  1. Investimenti mirati: potenziamento dell’edilizia pubblica e sociale, controllo degli affitti brevi e aumento dell’offerta in locazione per ridurre la pressione sui canoni
  2. Collaborazione pubblico-privato: coinvolgimento dei capitali privati nella rigenerazione urbana
  3. Semplificazione normativa: una legge quadro per la rigenerazione e incentivi stabili che assicurino certezza del diritto e iter trasparenti

La rigenerazione urbana è il fulcro del progetto, che parla di “città spugna”, ovvero realtà urbane capaci di assorbire acqua e calore, adattandosi ai cambiamenti climatici. Oggi, secondo Ance, viviamo in città indifese che, a causa del maltempo e della poca lungimiranza e preparazione, vengono danneggiate. Il Piano Casa servirebbe anche per rispondere all’instabilità climatica, che negli ultimi anni sta colpendo tutte le città italiane, mettendo in pericolo le strade, le case e le persone. A tal fine, si è parlato della necessità di creare nuove infrastrutture anti-dissesto e sistemi di drenaggio urbano sostenibile, suoli permeabili e aree verdi, integrazioni dei criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e delle direttive EPBD europee per migliorare efficienza energetica e qualità degli spazi pubblici.

Il ruolo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale

Ma il Piano Casa immaginato da Ance prevede anche l’uso massiccio di nuove tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale, che avrebbe un ruolo cruciale nelle città del futuro. Le tecnologie BIM e GIS e i digital twin urbani permetteranno di progettare e gestire gli edifici in modo più efficiente, simulando scenari di rischio, consumo energetico e mobilità. Queste novità sono già impiegate da diversi studi e professionisti, ma ancora poco conosciute dai cittadini. In questo scenario, i Comuni sono il fulcro organizzativo: si dovranno occupare di gestire i bandi, i fondi europei e locali e dovranno immaginare piani pluriennali sostenibili e verificabili. Come ha ricordato Ance, l’obiettivo è chiaro: “Colmare il divario tra programmato e realizzato, costruendo case accessibili e quartieri sostenibili, in linea con gli obiettivi europei 2030-2050.”

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