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Essenze del pellet: quali scegliere per avere una casa profumata

I sacchi di pellet possono avere caratteristiche differenti: ecco come orientarsi verso i prodotti pellet più adatti alle proprie esigenze.

14-12-2017 (Ultimo aggiornamento 28-08-2018)
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Al giorno d’oggi numerosi consumatori hanno scelto il pellet come soluzione di riscaldamento sia per un fattore ecologico sia perché permette di ottenere un notevole risparmio energetico. Infatti, utilizzare una stufa a pellet piuttosto che una stufa a legna consente di ottenere maggiore calore mentre l’uso di una stufa a legna garantisce un rendimento minore.
Il pellet si fa apprezzare dal grande pubblico, oltre che per la sua economicità, anche per la sua reperibilità e la sua capacità di riscaldare non meno inferiore del legno. Come per il legno tuttavia, anche i sacchi di pellet si possono reperire in svariate tipologie, per questo motivo è importante essere ben informati sui vari tipi di essenze e scegliere quella più adatta ad ogni ambiente.

Vediamo dunque quali sono le essenze del pellet più richieste, le loro caratteristiche ed infine quando e come scegliere il tipo di pellet in base alla tipologia.

Essenze del pellet ovvero come profumare l’aria di casa naturalmente

Pellet di faggio, abete, austriaco… in commercio possiamo trovare queste e tantissime altre varietà, ciascuna delle quali con le sue specifiche caratteristiche e una sua particolare essenza che la contraddistingue.

Contrariamente da quanto si pensa, la capacità del pellet di diffondere delle essenze gradevoli nell’ambiente è tanto importante tanto quanto la sua capacità di riscaldare. Pensiamo infatti alla sensazione di accoglienza che sentiamo quando entriamo in casa: se ci pensiamo non è solo il calore che sentiamo, ma il profumo dolce del pellet dell’aria che ci fa sentire accolti e a nostro agio.

Tuttavia, non tutti gli ambienti sono uguali, così come i pellet disponibili in commercio, per cui è opportuno valutare attentamente cosa ci viene proposto al fine di trovare la soluzione più idonea che meglio soddisfare le vostre esigenze.

Come puoi scegliere il pellet migliore per il tuo ambiente? Guida pratica all’acquisto

Scegliere l’essenza migliore che ben si adatti agli ambienti di casa non è dunque un’operazione banale e le tantissime varietà disponibili molte volte possono farci sorgere dei dubbi non da poco non solo per quello che riguarda la profumazione, ma anche per il tipo di sistema e d’ambiente nel quale verrà utilizzato.

Ecco dunque che non resta che scoprire quali soluzioni offre il pellet italiano e optare per i sacchi di pellet più adatti alle proprie esigenze.

Essenze dure o dolci: principali differenze

Le essenze dei sacchi di pellet si contraddistinguono in essenze dure e in essenze dolci. Le prime fanno parte della categoria dei legni duri come il rovere, il faggio, il castagno, il carpino, l’acero, la betulla e l’olmo. Questi prodotti danno vita ad una combustione caratterizzata da fiamme poco estese e allo stesso tempo persistenti, rivelandosi una soluzione particolarmente consigliata per il riscaldamento. Al contrario delle essenze dolci come l’abete, il pino e il larice che provengono dalle conifere, questa tipologia di pellet è anche meno resinosa.

Per quanto riguarda le essenze dolci invece, queste comprendono anche il salice e il pioppo. La differenza di questa tipologia sta innanzitutto nella modalità di accensione: i legni dolci infatti tendono ad accendersi più velocemente rispetto ai legni duri. Inoltre garantiscono una potenza termica maggiore, ma allo stesso tempo la resa è minore poiché bruciano velocemente. In questo caso anche se le fiamme sono più grandi non durano a lungo. Infine tra le essenze dolci consigliate vi è sicuramente il ciliegio, che si rivela la soluzione ideale non solo per il riscaldamento ma anche per la cottura. Si tratta in definitiva di differenze importanti che non vanno sottovalutate per fare la scelta giusta ed ottenere i risultati migliori.

Quale pellet scegliere in base al tipo di legno

Tra i sacchi di pellet di qualità vi è senza ombra di dubbio il pellet di abete bianco. Tuttavia è bene tenere in considerazione che a differenza delle essenze più forti, questo prodotto tende a lasciare più residui di resina, pertanto se viene utilizzato per i camini o per le stufe bisognerà effettuare una pulizia più frequente.

Una tipologia di pellet sconsigliata per il riscaldamento è invece il pellet di cipresso: questa essenza, oltre a bruciare troppo velocemente lascia molti residui di cenere e carbone, di conseguenza si crea molta sporcizia lungo la canna fumaria e il calore non è particolarmente diffuso.

La scelta delle essenze svolge dunque un ruolo importante per un corretto rendimento del sistema di riscaldamento: si tratta di un materiale ricavato dalla segatura del legno puro, quindi né lavorato né verniciato.

Tuttavia, altri tipi di pellet che vale la pena menzionare sono il pellet austriaco e il pellet di abete rosso. Infine tra i pregi del pellet di abete, includiamo una attitudine ad accendersi rapidamente anche se non dura a lungo mentre le essenze di rovere richiedono più tempo per l’accensione ma sono più durevoli. Una via di mezzo sia per quanto riguarda l’accensione che la durata è sicuramente il pellet di faggio che si rivela uno dei prodotti migliori per ottenere i risultati desiderati.
Fatti consigliare da uno specialista e scegli l’essenza più adatta a te. Di sicuro troverà la soluzione migliore più adatta alle tue esigenze. Ricordati che un buon riscaldamento passa anche dalle sue prestazioni.

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