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Stazione di sollevamento delle acque nere: come sceglierla?

Per sollevare le acque di scarico che si trovano sotto il livello del collettore serve una stazione di sollevamento: ecco cos'è e come funziona.

04-08-2018 (Ultimo aggiornamento 06-03-2024)
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Domenico Ielo

Ingegnere Civile

Domenico Ielo si è laureato con lode in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Ha ottenuto il Dottorato in Ingegneria Geotecnica ed un Master di II livello In Ingegneria Ambientale Esperto in Difesa del Territorio. Ha maturato la propria esperienza profe...
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Una una stazione di sollevamento delle acque nere serve quando il deflusso delle acque reflue non può avvenire grazie alla forza di gravità, ovvero quando non c’è la pendenza minima necessaria della fognatura. Vediamo quando è necessaria, come funziona e quali sono le caratteristiche più importanti da considerare in fase di scelta.

Per sollevare le acque di scarico e convogliarle nella rete fognaria è necessario installare una stazione di sollevamento di acque nere. Deve essere adottata quando si presentano queste condizioni e a prescindere che l’edificio sia dotato di un sistema di depurazione autonomo:

  • quando i servizi sono collocati più in basso rispetto alla rete fognaria. Generalmente è il caso di piani interrati e tavernette, ma anche garage e laboratori posti sotto il livello della strada.
  • quando la rete fognaria è distante dall’abitazione e non è possibile collegare l’impianto domestico alla rete grazie alla forza di gravità.

Innanzitutto è necessario installare un pozzetto di accumulo dell’acqua e poi, attraverso una elettropompa dedicata, versare le acque nere nella rete.

Come funziona una stazione di sollevamento delle acque nere?

Il sistema di funzionamento dell’impianto di sollevamento delle acque reflue è piuttosto semplice. Le acque nere raggiungono il serbatoio. Quando il livello del liquido raggiunge una certa altezza la pompa (o le pompe) a immersione si azionano e direzionano l’acqua verso il punto di scarico.

É importante adeguare il volume del serbatoio e la potenza della pompa a immersione rispetto alla natura delle acque nere e al flusso dell’acqua da scaricare. I sistemi di regolazione e di controllo vanno impostati in base al flusso delle acque nere che arrivano nel serbatoio. Questo per garantire un funzionamento ottimale dell’impianto facendo lavorare la pompa il meno possibile e evitando di farla girare a vuoto. La vita media dell’intero sistema si allungherà e si eviterà l’usura precoce.

Come scegliere una stazione di sollevamento delle acque nere?

É bene scegliere l’impianto di sollevamento delle acqua nere in base alle proprie esigenze. Ogni componente del sistema è importante e per selezionarlo si devono considerare alcuni punti. Il primo è il tipo di acqua, fattore fondamentale per definire il modello di pompa. Oltre alla potenza e al flusso, il passaggio granulare (anche definito granulometria) è decisivo nella scelta. É un valore espresso in millimetri e indica la dimensione delle impurità che possono passare all’interno della pompa senza bloccarla o rompere i tubi.

Diversi tipi di acqua

  • Acque nere molto cariche: sono le acque più difficili da trattare in quanto contengono anche materiale solido come carta, salviette e altri rifiuti che possono essere gettati insieme alle acque nere. La pompa deve avere una granulometria grande, superiore ai 50 mm. É consigliato dotarsi di una pompa con trituratore per sminuzzare tutto il materiale di passaggio. La pompa viene posta all’uscita di un’abitazione, all’ingresso di una fossa biologica o prima di un impianto di depurazione.
  • Acque poco cariche: in piccola concentrazione potrebbero contenere del materiale di piccole dimensioni. La pompa più adatta è a granuolmetria media tra 20 e 50 mm. Solitamente viene installata all’uscita di una fossa biologica o di un impianto di pretrattamento.
  • Acque chiare: sono gestite come le acque trattate e possono passare senza problemi in una pompa da 5 a 20 mm. Questa generalmente si trova all’uscita di un sistema di depurazione individuale.

Ecco le principali caratteristiche da prendere in considerazione per la scelta della stazione di sollevamento più adatta alle proprie esigenze.

  • Flusso. É la prima caratteristica da prendere in considerazione e si esprime in litri al minuto. Il flusso è strettamente legato all’AMT (Altezza Manometrica Totale), che è espressa in metri.
  • Serbatoio o vasca. Sul mercato sono presenti varie tra cui scegliere in base allo spazio disponibile. Calcola che per un’abitazione media di 5 stanze sono necessari almeno 100 litri. Andranno aggiunti 25 litri per ogni stanza in più.

Se il sollevamento delle acque è limitato, cioè inferiore ai 3 metri, un serbatoio a colonna in polietilene è l’ideale. Troverai sistemi completi di serbatoio, pompa e dispositivo di regolazione. Il volume può variare dai 100 ai 35o litri.

Se il sollevamento delle acque è medio, quindi superiore ai 3 metri, dovrai installare una vasca. Di solito sono poste a terra. La dimensione parte dai 100 litri per arrivare ai modelli più grandi che possono contenerne migliaia.

  • Regolazione. La regolazione è il cuore dell’intero impianto. Può essere composta da galleggianti a pera o da sonde piezometriche. Le sonde piezometriche sono molto precise e devono essere abbinate a un terminale automatico. Per regolarle sono necessarie competenze specifiche. I galleggianti a pera sono più semplici da regolare e da sostituire. Possono sporcarsi più velocemente (a seconda del tipo di acqua). Questo causa problemi di galleggiamento e la conseguente difficoltà nello stabilire il reale livello dell’acqua. La pompa non deve mai girare a vuoto per evitare il surriscaldamento, il grippaggio e lo spegnimento.

Alcuni consigli per la manutenzione di una stazione di sollevamento delle acque nere

  • Proteggi il sistema di pompe di sollevamento delle acque nere: fai installare delle valvole anti ritorno sulla tubatura di uscita in modo che non si spenga.
  • Fai ventilare il serbatoio di ritenzione: quando le acque di scarto vengono lavorate e immagazzinate, si formano naturalmente dei gas.
  • Verifica i cablaggi: controlla tutti i collegamenti elettrici e i cavi. Dovranno essere stagni in modo da non venire a contatto con l’acqua che sale nel serbatoio.
  • Installa un allarme luminoso o sonoro: segnalerà un’anomalia nell’impianto.
  • Fai una manutenzione periodica: l’impianto dovrebbe essere posto periodicamente a controlli. Pulisci (o fai pulire) i rilevatori del livello e verifica i cavi elettrici. Una volta all’anno stacca la pompa dal sistema e puliscila.

Per dormire sonni tranquilli ti consiglio di rivolgerti a un esperto spurghi. Saprà indicarti la soluzione migliore per l’installazione e verificherà periodicamente che la stazione di sollevamento delle acque nere funzioni a dovere.

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