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Rifare l'intonaco della facciata: servono permessi?

Rifare l'intonaco della facciata è spesso necessario ma molti si chiedono: servono permessi o fa parte dell'edilizia libera? Scopri la risposta e rinnova la tua casa

15-09-2021 (Ultimo aggiornamento 19-02-2024)

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Prendersi cura della propria abitazione significa badare all’arredamento, eseguire piccoli interventi di manutenzione ordinaria ma anche curare la facciata, il biglietto da visita dell’edificio. Ma come si può avere una superficie esterna perfetta, senza crepe, macchie o scrostamenti? Tra i diversi lavori da fare spicca sicuramente il rifacimento dell’intonaco, che richiede esperienza e competenza, ma che porta anche enormi risultati. Prima di cercare e contattare la ditta di ristrutturazioni e affidargli il lavoro occorre chiarire una questione importante: per rifare l’intonaco della facciata occorrono permessi? Facciamo chiarezza.

Rifacimento dell’intonaco: in cosa consiste e come ripartire le spese

Il rifacimento dell’intonaco della facciata è necessario quando un muro è scrostato oppure presenta fastidiosi rigonfiamenti o, ancora, è rovinato da crepe e macchie. Ma spesso si provvede al rifacimento semplicemente per dare una rinfrescata alla facciata e rinnovarla. Si tratta di un intervento che viene eseguito su tutta la superficie esterna di un edificio. Nei condomini composti da tante unità immobiliari le spese per rifare l’intonaco esterno devono essere ripartite tra tutti i condomini in base alle quote millesimali, dopo aver approvato la decisione alla riunione condominiale.

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Rifacimento intonaco esterno: permessi necessari

I lavori della facciata in alcuni casi rientrano nella manutenzione ordinaria, quindi non sono necessarie autorizzazioni. Ed è proprio questo il caso del semplice rifacimento dell’intonaco. L’intervento è caratterizzato da diverse fasi:

Questi lavori rientrano nell’edilizia libera, quindi non bisogna inoltrare alcun permesso o altre comunicazioni al Comune. Naturalmente i lavori si devono sempre limitare al rifacimento dell’intonaco e non devono modificare in modo consistente la facciata dell’edificio. A tal proposito, citiamo una sentenza del Tar Campania che ha ritenuto illegittima la richiesta per cui un Comune ha ordinato la demolizione dell’intonaco esterno di un edificio per il quale non erano state presentate le autorizzazioni, ritenute abusive. In realtà, gli interventi si potevano eseguire senza richiedere alcun permesso proprio perchè avevano carattere manutentivo dell’immobile.

Rifacimento intonaco facciata: quando è necessaria l’autorizzazione

In quali casi serve un’autorizzazione in seguito al rifacimento dell’intonaco esterno? Nei casi in cui questo intervento viene eseguito insieme ad altri lavori di ristrutturazione. In questi casi si parla di manutenzione straordinaria: ciò avviene quando si modifica la volumetria e si mette mano ai prospetti dell’edificio. In poche parole, oltre a rifare l’intonaco vengono realizzate nuove opere, cambiate le caratteristiche dell’edificio oppure si cambia la destinazione d’uso. In tal caso, possono essere necessari specifici documenti come:

Inoltre, se per il rifacimento dell’intonaco è necessario posizionare un ponteggio o altre strutture all’esterno, è necessario inviare al Comune di riferimento la CILCILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) realizzata da un tecnico abilitato, ovvero un geometra, ingegnere e simili.

Ora che si hanno tutte le informazioni necessarie, è il momento di contattare le imprese di ristrutturazione della propria zona per capire meglio come svolgere e quanto costa l’intervento. Con Pagine Gialle Casa puoi ricevere in modo semplice e veloce preventivi dalle ditte della tua zona.

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