Potatura acero: come e quando farla
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Potatura acero: come e quando va effettuata

L'acero è uno degli alberi più amati e diffusi al mondo. Come ogni albero, necessita di essere potato. Scopri quando e come va fatto

Ultimo aggiornamento 25-09-2025
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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L’acero è uno degli alberi più diffusi al mondo, con oltre duecento specie e numerosi ibridi. Le sue origini spaziano tra Europa, America e Asia, e molte varietà sono diventate celebri per bellezza e adattabilità. Gli aceri decorano sia giardini privati che parchi pubblici e viali alberati, grazie all’effetto cromatico che le foglie assumono in autunno: oro, arancio, porpora e rosso acceso trasformano gli acereti in scenari incantevoli.

 

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Ogni varietà ha le sue caratteristiche e le sue esigenze, e per mantenerla sana e rigogliosa occorrono cure specifiche. Uno degli interventi più importanti è la potatura, poiché gli aceri sviluppano molti rami secondari che, se non segati con criterio, possono disturbare l’armonia della chioma. Su PG Casa è possibile trovare guide su come potare aceri rossi o giapponesi, a seconda delle caratteristiche e del periodo ideale per intervenire.

Caratteristiche degli aceri

L’acero è apprezzato per la sua versatilità: riesce ad adattarsi a suoli vari, resiste a periodi di caldo o freddo — pur con limiti — e molte specie prosperano in climi temperati con stagioni definite. Il tratto distintivo del genere è la chioma: ogni autunno esplode in una tavolozza di colori che va dal giallo brillante all’arancio, dal bronzo al porpora intenso.

 

Il fenomeno del foliage rende gli aceri vere attrazioni naturali: negli Stati Uniti e in Giappone migliaia di turisti visitano gli albereti per ammirare queste sfumature. In Italia gli aceri sono ampiamente presenti, con specie locali e cultivar importati: tra i più comuni troviamo l’acero campestre, l’acero negundo (o canadese) e l’acero palmato (spesso chiamato “giapponese”).

 

Tra le cultivar più apprezzate spicca l’acero rosso, noto per le foglie che mutano in tonalità rosse intense, e l’acero rosso a ombrello, con rami arcuati che formano una cupola elegante. Questo portamento cespuglioso richiede potature più frequenti per mantenere l’equilibrio e la forma desiderata.

Perché è importante potare l’acero

Gli aceri tendono a produrre molti ricacci o succhioni che sottraggono linfa e luce al resto dell’albero. Una potatura regolare serve a contenere le dimensioni, eliminare i rami superflui e favorire il rinnovo vegetativo. Riducendo la chioma si migliora l’accesso della luce e dell’aria a ogni ramo interno, contrastando la proliferazione di funghi e insetti. È importante non eccedere: asportare più del 20-25 % della chioma in una sola stagione può stressare l’albero.

Quando potare l’acero e come intervenire

Il periodo migliore per potare è durante il riposo vegetativo: da inizio novembre fino a fine febbraio, quando l’albero è dormiente. In zone dal clima mite si può anticipare tra dicembre e gennaio. Evita giornate gelide o con rischio di gelata tardiva, che rallenterebbero la cicatrizzazione.

 

In climi caldi è consentita una potatura verde leggera in estate (giugno-luglio) per rimuovere succhioni, ma senza tagliare rami grandi. Per piante in vaso giovani, è preferibile intervenire solo se strettamente necessario.

 

Durante la potatura, elimina rami secchi, incrociati o mal diretti. Utilizza tagli netti, vicini al collare, evitando monconi. Se la lamina è delicata, agisci con strumenti ben affilati e disinfettati. I tagli di ritorno e il diradamento sono tecniche consigliate rispetto a riduzioni aggressive.

Costi, materiali e suggerimenti pratici

Il restauro e la manutenzione di un acero (potatura, riparazioni, finitura) possono comportare costi variabili. Per potature semplici su alberi di piccola taglia, la spesa può partire da 50-80 €. Per alberi di medio-grande dimensione con potature complesse, il prezzo può variare tra 150 e 500 €. In casi di alberi monumentali o interventi specializzati, i costi possono superare 1.000 €.

 

La potatura dell’acero non è un’attività da improvvisare: spesso è preferibile rivolgersi a un arboricoltore esperto che conosca le tecniche per ogni varietà. Un esperto potrà valutare la struttura, proporre interventi mirati e assicurare una buona estetica a lungo termine.

 

Per preservare il benessere dell’albero, si consiglia di applicare pacciamatura intorno al colletto, mantenere il terreno umido ma ben drenato, concimare in primavera con sostanza organica e controllare eventuali parassiti come afidi o cocciniglie.

 

Con le cure giuste, l’acero diventa un elemento scenico nel giardino, regalando spettacoli cromatici e eleganza per molti anni.

Domande frequenti:

  • Quando potare l'acer negundo?

    L’acer negundo, conosciuto anche come acero americano, va potato lontano dal periodo vegetativo. Nelle zone con clima mite l’intervento ideale è a inizio inverno, quando la pianta ha perso le foglie e non è ancora in fase di ripresa vegetativa. In alternativa, la potatura può essere effettuata verso la fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, purché le nuove gemme non abbiano iniziato a gonfiarsi. In questo modo l’albero non subisce stress e i tagli cicatrizzano meglio.

  • Quando potare l'acero?

    In generale, l’acero si pota nel periodo di riposo vegetativo, quindi tra l’autunno e l’inverno, quando la chioma è spoglia e l’albero ha perso tutta la sua attività vegetativa. Il momento migliore è compreso tra novembre e fine febbraio, evitando però i giorni di gelo intenso. Questa finestra permette di eseguire tagli puliti senza compromettere la futura fioritura e lo sviluppo delle gemme.

  • Come potare l'acero?

    La potatura dell’acero deve essere eseguita con attenzione, privilegiando interventi leggeri e mirati. È fondamentale eliminare i rami secchi, danneggiati o malati, e recidere quelli che crescono verso l’interno della chioma o si incrociano con le diramazioni principali, poiché impediscono una corretta circolazione dell’aria e della luce. Nei casi di varietà ornamentali come l’acero giapponese, occorre prestare particolare attenzione a mantenere la forma naturale della chioma, limitando i tagli drastici e preferendo interventi di diradamento e di ritorno.

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