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Come prendersi cura delle orchidee in casa

Ti hanno regalato un'orchidea e non sai come prendertene cura? Ecco tutto quello che c'è da sapere su varietà, cura, temperatura, innaffiatura e luce

13-09-2022 (Ultimo aggiornamento 16-09-2022)
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Chi ama la floricoltura e si avvicina per la prima volta a questa pianta ha spesso molti dubbi su come curare le orchidee nel modo giusto. Questo perché le orchidee sono fiori tanto affascinanti quanto delicati, che richiedono molte attenzioni e cure precise per crescere e mostrarsi in tutto il loro splendore.

Le orchidee provenendo da zone caratterizzate da un clima tropicale quali Asia, America Centrale e Sudamerica, quindi è necessario ricreare il loro habitat naturale affinché possano vivere al meglio e offrire le loro celebri fioriture.

Occorre dunque conoscere le necessità di questo fiore, in particolare il terreno giusto da utilizzare, la quantità corretta di luce e acqua da ricevere, ma anche la temperatura e l’umidità ideali da mantenere.

In questo approfondimento vedremo come si curano le orchidee con una serie di consigli utili, tuttavia bisogna sempre rispettare le esigenze specifiche delle varie specie di orchidea, tra cui quelle più comuni sono:

  • Phalaenopsis, è l’orchidea più comune e prende il suo nome dalla tipologia di farfalla alla quale assomiglia;
  • Cymbidium, predilige i climi caldi e offre ricche fioriture, con un nome derivato alla particolare forma del labello;
  • Vanda, è una varietà che necessita di molta luce e può essere coltivata anche in vetro o appesa.

Orchidee: cura e innaffiatura

Quando si parla di come curare le orchidee in casa occorre sempre tenere a mente alcune loro peculiarità: la prima è rappresentata dall’assenza di pseudobulbi, per cui le foglie sono l’unico elemento attraverso il quale la pianta assorbe acqua.

Ma quanta ne serve? Secondo i giardinieri più esperti, l’acqua deve essere somministrata una volta a settimana in estate, mentre nei mesi invernali bastano una o due volte al mese, utilizzando la tecnica dell’immersione del vaso in una bacinella d’acqua, meglio ancora se piovana.

In secondo luogo, le orchidee hanno radici grosse e forti, ma devono essere trattate con la massima delicatezza al momento del rinvaso per non danneggiare la pianta. Per favorirne lo sviluppo si consiglia di utilizzare un vaso trasparente, in modo che possano godere della luce esattamente come le foglie e sia possibile controllare eventuali parti marce o secche.

Il terzo aspetto peculiare delle orchidee è senza dubbio la loro necessità di luce: l’ideale è collocarle in un luogo luminoso, ma non sotto la luce diretta in quanto potrebbe danneggiare le foglie dell’orchidea e al riparo da correnti d’aria. La soluzione migliore è sistemare le orchidee in una serra o vicino una finestra schermata.

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Come coltivare le orchidee: terreno, temperatura e umidità

Le orchidee sono piante fiorite da interno, quindi solitamente vengono piantate in vaso, utilizzando un terreno composto da corteccia di pino alla quale vengono aggiunti pezzetti di sughero, polistirolo, argilla espansa e carbone (al quale aggiungere del fertilizzante specifico per orchidee).

Se le orchidee non sono troppo grandi si possono anche utilizzare delle zattere in sughero o in legno. Si può anche immergere la zattera nell’acqua, ad esempio se non si ha la possibilità di nebulizzare spesso la pianta, per non sottrarle la giusta quantità di idratazione quotidiana e garantire un corretto apporto idrico all’orchidea.

Parlando di cura delle orchidee, però, è necessario controllare anche la temperatura e l’umidità che bisogna assicurare alle piante. La temperatura dev’essere mantenuta tra i 18°C e i 22°C, con un tasso di umidità piuttosto elevato fino al 50%. Per questo è necessario nebulizzare spesso le piante oltre che innaffiarle, oppure in alternativa usare delle palline di argilla espansa e acqua inserite nel sottovaso.

Come curare le orchidee in casa nel tempo

Come accade per tante piante, soprattutto da fiore e da frutto, anche le orchidee devono ricevere cure costanti nel tempo. Ad esempio, bisogna fare attenzione a spostare strategicamente l’orchidea durante tutto l’anno, specialmente nei mesi più caldi, evitando che venga colpita dai raggi solari diretti o che sia esposta a un freddo eccessivo o a delle correnti d’aria.

Per quanto riguarda invece il concime, l’orchidea va nutrita almeno una volta ogni 15-20 giorni nel periodo vegetativo. In questo caso è opportuno usare il concime specifico per piante con fiori o per orchidee, possibilmente un fertilizzante idrosolubile da nebulizzare sulla pianta. Molto importante: se hai sbagliato la dose del concime svasa la pianta, sostituisci il terriccio e lava accuratamente foglie e radici per evitare che il troppo nutrimento la faccia morire.

Si può indurre la fioritura dell’orchidea? Una volta che la pianta è sfiorita dopo l’acquisto, viene voglia di vederla mentre fa sbocciare altri fiori. In questa circostanza è possibile esporla a una temperatura relativamente bassa durante la notte, circa 13 gradi, infatti lo sbalzo termico può favorire la ripresa vegetativa e la cacciata dei boccioli.

La potatura invece si fa nel momento in cui la pianta ha perso tutti i fiori, avendo cura di disinfettare le forbici per evitare di contaminare l’orchidea. Tuttavia, la rimozione dello stelo deve essere effettuata soltanto con alcune specie di orchidee che trovano giovamento da questa pratica, tra cui le Cymbidium, Cambria e Dendrobium.

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Le malattie dell’orchidea e come curarle

Le orchidee, come tutte le piante, possono ammalarsi, infatti i loro nemici principali sono:

  • cocciniglia;
  • ragno rosso;

Come curare le orchidee dai parassiti? Per la cocciniglia, che si manifesta con macchie brune sulle foglie, è possibile usare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol da passare sulle foglie con delicatezza. Per gli afidi, invece, occorre utilizzare degli antiparassitari specifici.

Se l’orchidea è attaccata dal ragnetto rosso delle piante è possibile trattare la pianta in modo naturale, utilizzando un composto di acqua e sapone neutro. Altrimenti dei rimedi efficaci sono anche l’aglio, il sapone di Marsiglia, l’olio essenziale di rosmarino o nei casi più estremi la rimozione delle foglie danneggiate.

Anche un’eccessiva o scarsa irrigazione o luminosità possono compromettere la salute della pianta. Il consiglio in questi casi è di seguire scrupolosamente le indicazioni fornite per una corretta coltivazione delle orchidee, osservandole sempre con attenzione per intervenire in maniera tempestiva al minimo problema.

Domande frequenti:

  • Come si mantiene l’orchidea in casa?

    L’orchidea in casa si mantiene posizionandola in una zona soleggiata, evitando però l’esposizione diretta ai raggi del sole o la vicinanza con fonti di calore come i termosifoni.

  • Cosa fare quando cadono i fiori di orchidea?

    Quando cadono i fiori di orchidea bisogna recidere lo stelo per favorire la fioritura successiva, ma dipende dalla varietà in quanto non tutte le specie di orchidea richiedono il taglio dello stelo.

  • Come capire se l’orchidea ha bisogno di acqua?

    Per capire se l’orchidea ha bisogno di acqua basta infilare un dito nel terreno, evitando di danneggiare le radici della pianta, per verificare se il terriccio è umido o secco.

  • Come si innaffiano le orchidee in vaso?

    Le orchidee in vaso si innaffiano immergendo il vaso in un contenitore più grande colmo d’acqua, lasciandolo in ammollo per circa 10 minuti prima di toglierlo e rimuovendo tutta l’acqua in eccesso.

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