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Idrosemina: cos'è, come funziona e perché conviene

Hai un terreno arido e incolto? Sogni un prato verde e rigoglioso ma non hai tempo o voglia di faticare? L'idrosemina potrebbe essere la soluzione perfetta per te!

22-08-2022 (Ultimo aggiornamento 12-03-2024)
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Susanna Rigutti

Coltivatore diretto

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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Avete sentito parlare di idrosemina e vi state chiedendo che cos’è e come funziona? Ecco, se la risposta a questa domanda è “sì”, allora dovreste sapere che l’idrosemina è uno dei metodi più utilizzati nell’industria paesaggistica per creare o ricreare paesaggi anche in condizioni di terreno poco favorevoli

Solo per fare un esempio: l’idrosemina è un metodo utilizzato per riparare le aree in cui il tappeto erboso è stato precedentemente distrutto. Se tutto questo è riuscito ad incuriosirvi, scoprite di più sull’idrosemina leggendo questo articolo di PG Casa.

Cos’è l’idrosemina

Come brevemente accennato, l’idrosemina è un metodo di semina veloce, sicuro ed efficace per rinvigorire erba o colture varie su un terreno di vaste dimensioni in breve tempo. Il processo di idrosemina consiste nello spargimento ad ampio raggio di sementi (di qualsiasi genere) e fertilizzanti in una sospensione a base d’acqua. Si tratta di un metodo semplice e a basso costo per la creazione di tappeti erbosi su terreni incolti, motivo per cui l’idrosemina viene spesso utilizzata per la realizzazione di campi da golf o anche semplicemente per creare nuovi prati su pendenze elevate, dove la semina convenzionale sarebbe difficile o impossibile.

A differenza di altri metodi di semina del tappeto erboso, l’idrosemina consente di spargere grandi quantità di semi in un’unica passata su un’area di vaste dimensioni. Le idroseminatrici – i macchinari agricoli preposti all’idrosemina – sono in grado di applicare fino a 680 kg di sementi per acro, a un tasso di 3 kg per quasi 100 metri quadrati. Una singola idroseminatrice può quindi coprire un’area che, con metodo di seminazione diversa, richiederebbe diversi giorni di intenso lavoro.

Per un’idrosemina efficace

La componente chiave di qualsiasi operazione di idrosemina è – lo dice la parola “idro” stessa – la quantità di umidità (parte acquosa) presente nel miscuglio al momento dell’applicazione.

Se c’è troppa acqua nel miscuglio che viene versato sul prato, i semi galleggeranno o verranno lavati via prima di germinare. Se l’acqua presente nel miscuglio al momento dell’applicazione è insufficiente, la miscela non si distribuisce in modo uniforme e può asciugarsi rapidamente dopo l’applicazione, uccidendo molti dei semi appena piantati prima ancora che possano germogliare.

Quali sono le varie tipologie di idrosemina

A seconda dei componenti adoperati e della loro quantità si possono distinguere varie tipologie di idrosemina:

L’idrosemina normale utilizza elementi quali semi, fertilizzante e collante combinati insieme. Questo tipo di idrosemina è da preferire nel momento in cui si ha a che fare con un terreno poco scosceso e con una fertilità ridotta. L’idrosemina rinforzata è invece da adottare nel momento in cui abbiamo a che vedere con gli stessi fattori per cui si utilizza l’idrosemina normale (terreno poco scosceso e fertilità ridotta) con l’unica aggiunta della paglia sminuzzata atta a rendere il terreno più idoneo alla germinazione. L’idrosemina potenziata è da adottare ogni qualvolta il processo di semina tradizionale non riesce a generare risultati. Con questo particolare tipo di idrosemina, il terreno viene cosparso con una sostanza idrobituminosa diluita assieme a dell’acqua. L’idrosemina con mulch è invece un metodo adeguato a trattare terreni molto scoscesi e poco fertili. Per generare un microclima idoneo e far sì che il manto erboso si sviluppi efficacemente, alla classica miscela verrà aggiunta una quantità di fibre di legno, detta anche mulch. Infine, l’idrosemina a matrice di fibre legate si adotta in presenza di un clima particolarmente avverso. È infatti composta da miscela antierosiva e che consente una maggiore aderenza e copertura.

I vantaggi dell’idrosemina

Numerosi sono i vantaggi dell’idrosemina:

  • Non è necessaria alcuna lavorazione del terreno dopo l’applicazione dell’idrosemina.
  • È possibile creare tappeti erbosi su pendii ripidi o in altri siti difficili dove i metodi di semina convenzionali non hanno successo.
  • È possibile spargere grandi quantità di sementi utilizzando attrezzature specializzate ad alta velocità. Ciò contribuisce a ridurre il costo per acro rispetto ai metodi di semina tradizionali.

Come avviene il processo di idrosemina

L’idrosemina è un processo che prevede alcuni step successivi affinché sia effettivamente efficace.

In primis, è necessaria un’adeguata preparazione anticipata del terreno. Ciò consiste – nei periodi che intercorrono tra la metà del mese di settembre e quella di novembre oppure tra la metà di febbraio e la fine di aprile – nel lasciar crescere liberamente le erbe infestanti. In questo modo, il successivo impiego del diserbante sarà molto più efficace.

Terminata quest’operazione, il terreno dovrà essere innaffiato abbondantemente e uniformemente per circa una settimana, così che risulti ben idratato. Dopodiché si può procedere a smuovere l’area e a concimare con del concime organico e dell’apposita sabbia.

Dopo aver appianato la superficie, si potrà finalmente procedere all’operazione di idrosemina, accorciando l’erba solo dopo qualche settimana, in modo tale da poter godere di uno strato erboso sia stabile che sano nell’arco di circa due mesi.

Il costo dell’idrosemina varia a seconda di diversi fattori, come la dimensione dell’area da seminare, il tipo di terreno, la miscela di semi e fertilizzanti utilizzata e la manodopera. In generale, si può stimare un costo di circa 2-4 euro al metro quadrato. Il costo può essere influenzato da diversi fattori come la dimensione dell’area da seminare, il tipo di terreno, la miscela di semi e fertilizzanti e la manodopera.

Tuttavia, è importante richiedere un preventivo personalizzato ad un professionista per avere una stima precisa del costo per ogni caso specifico.

Domande frequenti:

  • Come si fa a seminare il prato?

    Dopo aver eliminato le erbacce e fresato il terreno, si procede con lo spargimento di terriccio e concime. Quindi si spargono i semi, si concima nuovamente e si mantiene umido il terreno.

  • Come e quando seminare il prato?

    Il periodo più indicato in cui seminare è tra marzo e aprile, ma è possibile farlo anche tra settembre e ottobre.

  • Quali sono le tecniche di semina?

    Si può seminare a mano, ma bisogna farlo nel modo più uniforme possibile. Con l’uso di una seminatrice professionale sarà più semplice seminare, per poi rullare: si passa un rullo sul terreno per compattarlo.

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