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Biennale Architettura 2023: i progetti del Padiglione Italia

La Biennale Architettura 2023 celebra l'eccellenza dell'architettura italiana con ben 9 progetti: scopri gli appuntamenti imperdibili del Padiglione Italia

14-04-2023 (Ultimo aggiornamento 13-10-2023)
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architettura di interni

L’attesissima Biennale Architettura 2023 si prepara a stupirci con un’ampia gamma di progetti intriganti e stimolanti presentati nel Padiglione Italia. Quest’anno, il padiglione mette in mostra una selezione di lavori audaci e visionari che esplorano nuovi confini nel campo dell’architettura e del design.

Attraverso una serie di progetti affascinanti, il Padiglione Italia celebra la ricchezza e la diversità del nostro paese, evidenziando gli sforzi per reinventare il nostro rapporto con l’ambiente, la tecnologia e la comunità. Scopriamo insieme gli appuntamenti imperdibili della Biennale Architettura 2023.

Biennale Architettura 2023: date e biglietti

La Biennale Architettura 2023 si terrà dal 20 maggio al 26 novembre 2023, con orari diversi per i Giardini e l’Arsenale:

  • dal 20 maggio al 30 settembre, entrambe le sedi saranno aperte dalle ore 11:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:45);
  • dal 1 ottobre al 26 novembre gli orari saranno dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:45);
  • solo per la sede dell’Arsenale, il venerdì e il sabato fino al 30 settembre, l’apertura sarà prolungata fino alle 20:00 (ultimo ingresso alle 19:45).

La mostra sarà chiusa il lunedì, con alcune eccezioni: 22 maggio, 14 agosto, 4 settembre, 16 ottobre, 30 ottobre e 20 novembre 2023. I biglietti e le visite guidate sono disponibili esclusivamente online, con diverse opzioni di ingresso unico.

Il biglietto intero costa 25 euro e permette un solo ingresso in ciascuna sede espositiva, sia l’Arsenale che i Giardini, che possono essere visitati anche in giorni diversi. Esistono inoltre riduzioni:

  • 20 euro per over 65 e residenti del Comune di Venezia (con verifica di un documento di identità valido agli ingressi);
  • 16 euro per studenti e/o under 26 (con verifica di un documento di identità valido agli ingressi).

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PostDisaster Rooftops EP04

Il nuovo appuntamento della serie PostDisaster Rooftops, ideato da Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, pone una domanda intrigante: è possibile interpretare il disastro come punto di partenza per una deriva felice? La ricerca si concentra sui tetti della Città Vecchia di Taranto, esplorandoli come spazi urbani non convenzionali, al confine tra pubblico e privato.

In questo contesto, gli autori cercano di immaginare futuri alternativi, guardando sia alla realtà che alle possibilità. Coinvolgendo artisti e ricercatori in un dialogo con la città, il progetto mira a trasformare i luoghi di intervento in palcoscenici performativi, affrontando temi urbani contemporanei e stimolando la riflessione su come architetti e progettisti possano confrontarsi con il disastro in maniera concreta.

La Terra delle Sirene

In risposta al declino dell’antropocentrismo e alla necessità di rinnovare il legame tra uomo e natura, il progetto di BB e Terraforma si rivolge alla Baia di Ieranto, all’estremità della penisola sorrentina, leggendaria dimora delle sirene.

Tra mitologia e tecnologia, l’intervento mira a creare un dispositivo architettonico ispirato alla morfologia degli elementi marini, rivelando lo stato ambientale del fondo marino e promuovendo nuove forme di aggregazione rituale.

Sot Glas

In un’epoca in cui muri vengono eretti per proteggere confini fisici e i limiti si dissolvono nel digitale, il progetto di Giuditta Vendrame e Ana Shamataj, intitolato Sot Glas, esplora la complessità del confine tra Italia e Slovenia.

L’installazione riporta in vita i tunnel sotterranei del Rifugio Antiaereo Kleine Berlin a Trieste, costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale e attualmente invasi dalla natura.

La grotta naturale carsica, con stalattiti, stalagmiti e pavimenti non cementati, diventa il palcoscenico per indagare il senso di appartenenza e ridefinire i limiti di un Paese e della sua comunità.

Uccellaccio

L’approccio di decostruzione e smontaggio selettivo, proposto da Fosbury Architecture, offre un’alternativa sostenibile e rigenerativa all’architettura tradizionale.

Questa idea è al centro del progetto di HPO e Claudia Durastanti, che si concentra su “Uccellaccio”, l’ecomostro abruzzese a Ripa Teatina, iniziato negli anni ’70 come residenza sanitaria per anziani ma mai completato.

Il progetto si propone di riattivare l’edificio attraverso un processo partecipativo, adottando una visione ottimistica e fiabesca per trasformare questa struttura ingombrante in una risorsa per la comunità.

Concrete Jungle

Il progetto si concentra sulla visione della città come “Concrete Jungle”, emblema dell’ambiguo rapporto tra artificiale e naturale nell’interazione uomo-natura. Marghera, situata tra la laguna e un’immensa area portuale e industriale, è identificata come un territorio emblematico di questa dualità.

Fosbury Architecture sottolinea che il tempo libero si organizza per gruppi sociali, culturali ed etnici, e crede che il design possa essere uno strumento potente per contrastare discriminazioni latenti in attività spesso più divisive che ricreative.

Il gruppo formato da Parasite 2.0 ed Elia Fornari sviluppa questa idea attraverso lo sport dell’arrampicata, simbolo della sfida tra il corpo umano e la parete da scalare, rappresentando così il rapporto tra uomo e ambiente ostile.

Sea Changes: Trasformazioni possibili

“Sea Changes: Trasformazioni possibili” si concentra sui sistemi di produzione e consumo alimentare, esplorando la relazione tra prodotti tradizionali locali e filiere contemporanee nell’area tra Montiferru e la penisola del Sinis.

L’obiettivo è riconoscere e mettere in discussione l’importanza culturale delle abitudini alimentari in relazione a paesaggio, ambiente, economia e patrimonio architettonico.

Il progetto, suddiviso in tre atti, prevede allestimenti performativi in collaborazione con Cabudanne de sos poetas e il Royal College of Arts, mescolando filiere alimentari, poesia e architettura.

La Casa Tappeto

Il progetto, sviluppato da Studio Ossidiana e Adelita Husni-Bey, è situato nel parco “fantasma” del quartiere catanese di Librino, concepito come una città satellite modello ma che ha incontrato disagio sociale e degrado.

Il progetto si presenta come un padiglione mobile e temporaneo, simbolo di ombra, protezione e leggerezza, con l’obiettivo di proporre una pedagogia alternativa e transgenerazionale. In linea con la filosofia di Fosbury Architecture, la Casa Tappeto esplora modi gentili per combinare il benessere termico e climatico con quello sociale, utilizzando materiali tessili e una versione siciliana di terrazzo realizzata con conchiglie del Mediterraneo e pietra pozzolana del vulcano Etna.

Tracce di BelMondo

“Tracce di BelMondo” è un progetto nato dalla collaborazione tra il collettivo Orizzontale, il ricercatore Bruno Zamborlin e La Rivoluzione delle Seppie, con lo scopo di riattivare uno spazio in disuso nel giardino dell’antico castello di Belmonte Calabro e restituire alla comunità un luogo di grande valore.

Il progetto prevede un intervento architettonico leggero, basato sull’autocostruzione e l’uso di nuove tecnologie, promuovendo processi di rigenerazione a lungo termine. L’obiettivo è trasformare il borgo del centro storico in un’ “architettura vivente“, capace di adattarsi alle esigenze collettive e ai bisogni sociali emergenti, offrendo spazi ibridi fruibili.

Belvedere RN-M-G-M/G-Clt UNI EN 13163:2013

Il progetto si concentra sulla Piana di Firenze-Prato-Pistoia, con l’intento di esplorare e rivelare le mille sfaccettature della realtà pastorale locale, andando oltre l’immagine commerciale della Toscana “da cartolina” per favorire una maggiore consapevolezza del territorio.

Il progetto si sviluppa in due atti: il primo riguarda l’occupazione dei grandi distretti vivaistici come paesaggi ricreativi, immaginandoli come “foreste totali”; il secondo utilizza la tecnologia per raccontarne l’essenza. Fosbury Architecture sottolinea l’importanza di abbandonare la retorica e operare secondo una sostenibilità laica per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Se sei un appassionato di architettura d’interni e desideri rinnovare la tua casa, la Biennale di Architettura è una fonte inesauribile di ispirazione. E, se vuoi trasformare il tuo progetto in realtà, PagineGialle Casa ti mette a disposizione i migliori professionisti del settore. Con pochi clic, puoi trovare gli esperti più qualificati e confrontare diversi preventivi per scegliere l’offerta più adatta a te.

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