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Topi nella casa in affitto: a chi spetta pagare derattizzazione

Chi paga la derattizzazione in una casa in affitto: il proprietario o l'inquilino? Ecco la risposta ad una questione annosa

30-07-2021 (Ultimo aggiornamento 29-02-2024)
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Dal 2013 mi occupo di Pest Control, dando seguito all’attività di mio papà e prima ancora di mio nonno, cercando di fidelizzare e rafforzare i rapporti con i clienti storici e portando l’esperienza decennale nel mondo del Pest Management anche ai nuovi clienti, non trascurando innovazioni e po...
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DISINFESTAZIONE

Aiuto, ho visto un topo! Spesso i drammi legati all’infestazione di roditori iniziano proprio con questa esclamazione. Dopo la paura iniziale, magari conclusasi con l’eliminazione dell’invasore, arriva il momento di riflettere e soprattutto arrivano domande come le seguenti: ci saranno altri ratti in casa? Come capirlo e soprattutto chi paga la derattizzazione se si è in affitto? La pulizia e disinfestazione è disciplinata dalla Legge. Ecco quali sono le responsabilità da rispettare.

Derattizzazione in casa in affitto: prevenzione in condominio

Solitamente le case in affitto sono inserite all’interno di un condominio. In questo caso spetta all’amministratore di condominio gestire le attività di disinfestazione e derattizzazione, in modo da evitare pericoli per i condomini. Infatti, è suo il compito di assicurare igiene e decoro al plesso. Pertanto ha l’obbligo di programmare un’attività affidandosi a una ditta di derattizzazione accreditata.

Se un inquilino vede un ratto in casa deve allertare subito l’amministratore che è tenuto ad organizzare subito la disinfestazione e sanificazione degli ambienti comuni. Inoltre, questa figura deve occuparsi di mantenere pulite anche eventuali aree verdi, balconi e terrazzi condominiali, luoghi in cui è più facile la proliferazione di scarafaggi, insetti o ratti. Deve assicurarsi che piante e alberi siano regolarmente potati. Per esempio, se una siepe condominiale invade la strada si rischia una sanzione salata e si agevola l’entrata di pericolosi animali. Allo stesso tempo, è cruciale che i condomini non depongano rifiuti nelle aree comuni e che smaltiscano correttamente la spazzatura: questo è un altro veicolo di infestazione. Quindi l’igiene del condominio è sicuramente il primo passo per evitare l’arrivo di ratti.

Oltre alla prevenzione, è importante programmare la disinfestazione annuale. Anche in questo caso l’amministratore è tenuto a pianificare l’intervento almeno una volta all’anno suddividendo la spesa tra condomini. A questa si può aggiungere la derattizzazione straordinaria, nel caso si rilevi la presenza di topi nelle aree comuni o in un’abitazione. Se una persona trova un topo presso la sua abitazione è l’amministratore che deve provvedere alla derattizzazione in modo che il problema non si espanda. Un altro caso in cui l’amministratore deve gestire subito la derattizzazione è in seguito a un’ordinanza comunale.

Topi in casa in affitto: chi paga

Se l’amministratore deve organizzare e realizzare la derattizzazione, la questione delle spese deve essere gestita tra proprietario e inquilino di eventuali immobili in affitto. Le spese relative alla derattizzazione sono inserite all’interno del bilancio annuale condominiale, che viene presentato alla fine dell’anno e comunicato a tutti i condomini. Ogni nucleo dovrà pagare in base ai millesimi di proprietà. Alla luce di ciò, è l’inquilino a dover pagare la derattizzazione, perché è colui che usufruisce del servizio.

Questo è quanto afferma il Codice Civile e art. 9 della legge n. 392/78 la suddivisione delle spese condominiali relative a conservazione e godimento di parti comuni devono essere sostenute dai condomini in proporzione al valore della proprietà detenuta, salvo diverso accordo. Quindi è il conduttore (la persone che vive in affitto) a dover gestire non solo questa spesa, ma anche quelle relative al servizio di pulizia, ma anche quello di manutenzione di eventuale ascensore, energia elettrica, riscaldamento centralizzato, spurgo pozzi e altri servizi comuni. Naturalmente, la regola è valida in via generale, ma può essere cambiata se nel contratto di affitto viene specificato che il proprietario si occuperà delle spese condominiali.

Alla luce di ciò, se si nota un topo in casa in affitto si dovrà subito provvedere a contattare l’amministratore di condominio, se si vive in una casa singola invece bisogna avvertire il proprietario. In ogni caso, il pagamento della derattizzazione spetta al conduttore. In questo contesto, è importante prevenire e gestire immediatamente l’emergenza avendo pronto il contatto di una affidabile ditta di disinfestazione. Su Pagine Gialle Casa è possibile avere quanti più preventivi possibile dai professionisti della propria zona.

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